Capitolo 25 - Una visita inaspettata

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<<Ho capito! È successo qualcosa tra lei e Angelica!>> dice con entusiasmo la mia segretaria portandosi una mano sulla bocca in segno di stupore.

<<Da cosa lo dedurrebbe?>> domando a Chiara con aria incuriosita, alzando gli occhi dai giornali che sto fingendo di leggere.

<<Dal fatto che lei molto raramente chiama la sua praticante per nome, oltre che dal suo volto che sprizza gioia da tutti i pori!>> risponde Chiara indicando il mio viso.

Io torno a sfogliare i quotidiani, cercando di simulare noncuranza.

<<Chiara, lei ha sempre avuto una vivace immaginazione>> ribatto con un sorriso sghembo.

<<Sì, come no! Guardi che non mi inganna! Ormai la conosco da troppo tempo!>> prosegue la mia segretaria, avvicinandosi a me e chiudendo il giornale che ho sotto il naso per attirare la mia attenzione. Io fingo un'aria sorpresa, trattenendo a stento una risata.

<<Comunque Angelica non è ancora arrivata. Stamattina è in Tribunale>> chiarisce la mia segretaria. Annuisco e con il sorriso ancora stampato sulle labbra lascio Chiara in segreteria senza appagare la sua curiosità, per chiudermi nella mia stanza.

Accendo il pc e cerco di concentrarmi sulla memoria che devo assolutamente terminare entro domani. Sto fissando da circa cinque minuti lo schermo del mio computer con un sorriso idiota stampato sul volto, quando vengo interrotto dall'interfono.

Rispondo e la mia segretaria mi avvisa che ho una visita inaspettata.

<<Avvocato, c'è la signora Veronica. Vorrebbe vederla>> mi informa Chiara in tono monocorde.

<<Veronica?>> domando piuttosto perplesso. Cosa ci fa qui Veronica? Da quando ci siamo lasciati non è più passata a trovarmi in studio, neppure per accompagnare Marco. Ora che ci penso l'ultima volta che l'ho vista mi è sembrata molto strana. Che sia successo qualcosa?

<<La faccia pure entrare>> dico a Chiara prima di riagganciare il ricevitore.

Sento bussare e quando la porta si apre vedo Veronica sulla soglia con il volto scuro e gli occhiali da sole ben calzati sul viso.

<<Entra. Non stare lì sulla soglia>> dico alla mia ex che ha una cera tremenda.

Lei entra con passo incerto e si siede davanti a me alla scrivania senza dire una parola.

Comincio ad essere seriamente preoccupato. Che sia accaduto qualcosa a Marco? L'euforia che mi accompagna da quando mi sono alzato dal letto stamattina scompare in un istante, e sento il panico farsi strada nella mia testa e nel mio stomaco.

<<Veronica, mi stai spaventando. Marco sta bene?>> domando con tono di voce agitato. Lei annuisce e poi inizia a piangere. Gli occhiali da sole le coprono ancora gli occhi, ma i singhiozzi sono evidenti.

<<Veronica, vuoi dirmi cosa succede, per favore? Perché stai piangendo?>> la incalzo, non riuscendo a comprendere il suo strano comportamento.

Veronica alza lentamente un braccio e con la mano che trema visibilmente si sfila gli occhiali. Non appena la guardo mi si gela il sangue. Mentre fissa un punto nel vuoto con sguardo spento, noto che ha un occhio cerchiato di viola e una palpebra gonfia.

<<Merda! Chi è stato?>> domando con tono di voce alterato, alzandomi di scatto dalla poltrona.

Veronica punta i suoi occhi pieni di lacrime nei miei e finalmente comincia a parlare.

<<Ti ho raccontato che sto uscendo con un uomo da qualche tempo. All'inizio era premuroso. Mi riempiva di attenzioni come tu non hai mai fatto>> si interrompe per asciugarsi una lacrima scesa sulla guancia, per poi riprendere il suo racconto. Io mi risiedo, faccio un profondo respiro e chiudo per un istante gli occhi per cercare di contenere la rabbia che inizia a montarmi dentro, avendo già intuito cosa sta per dirmi la mia ex compagna.

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