"Niko lei è Clarke, l'amore della mia vita...".

Finisci la frase e il mio cuore perde un battito, il mio sguardo torna su di te, e subito gli occhi mi si inumidiscono. L'amore della tua vita... quelle parole riecheggiano nella mia testa e rimango lì, imbambolata come uno stoccafisso, per qualche istante senza riuscire a dire niente. Mi ci vuole un po', ma alla fine riesco a riprendermi dallo scossone emotivo che mi hai appena regalato.

"Piacere Niko... avrei veramente voluto conoscerti...", dico titubante riconcentrandomi sulla vostra foto.

"Lo so che non mi conosci, ma puoi star tranquillo... non devi preoccuparti per Lexa, ci penso io a lei... credimi se ti dico che la amo con tutta me stessa... e ti giuro che per nulla al mondo la lascerò o le farò mai del male, lei è l'aria per me... è il mio tutto", sussurro continuando a guardare i vostri volti sorridenti, come se stessi veramente parlando con tuo fratello.

Ti vedo fissarmi con la coda dell'occhio, e quando una lacrima ti riga il volto mi affretto ad abbracciarti stretta.

"Ti amo, Clarke...".

"Anche io amore mio, anche io".

Rimaniamo in quella posizione per una manciata di minuti, giusto il tempo necessario per rilassare i nostri corpi, ancora provati dall'emozione intensa appena vissuta. Dopo qualche bacio distratto, la mia mente comincia a rimuginare a vanvera.

"Mi ha fatto piacere incontrare tuo fratello, sai?", affermo cercando di fare conversazione, evitando pensieri strani.

"Sono sicura che a Niko saresti piaciuta, siete molto simili...", sospiri cercando di sorridere.

"Clarke, non ti ho portato qui solo per farti conoscere mio fratello... ecco... vedi... per me il ballo è ancora importante... e sempre se ti va... vorrei ballare con te... sì... qualcosa di nuovo...", balbetti distogliendo lo sguardo sempre più imbarazzato.

Sei veramente adorabile... Lexa, non potrei proprio amarti di più di così. Ho ancora le braccia allacciate al tuo collo e, pur non volendo, la mia testa comincia a fare strani pensieri. La tua idea mi intriga e non poco. Considerando tutte le emozioni travolgenti che ho provato dopo il nostro ultimo ballo insieme, mi vengono in mente mille idee, tutte decisamente poco caste, ma non mi sembra proprio il caso di assecondarle. Sospiro cercando di scacciarle.

"Interessante! Che cosa avevi in mente?", ti invito a continuare.

"Diciamo che è un ballo poco conosciuto da queste parti, si chiama Kizomba... è una danza tradizionale dell'Angola...", alzo un sopracciglio sempre più curiosa.

"In pratica, è un ballo che deriva dalla samba, ma di recente è stato influenzato dal tango e dal merengue. Ovviamente è un ballo di coppia, ha un ritmo lento, insistente, un po' duro, ma sensuale... estremamente sensuale. Permette di creare con il partner una complicità quasi simbiotica. Il ritmo dei passi ti coinvolge con dolcezza, lentamente, in modo elegante e sinuoso, senza forzature né rigidità...".

"Ehm... scusa Clarke... l'insegnate che in me si sta facendo prendere un po' troppo...", mi dici con un sorriso e abbassando lo sguardo.

Ti guardo rapita da quel entusiasmo travolgente ed il cuore comincia a battermi impazzito, sembra volermi uscire dal petto.

"Adoro ascoltarti, Lexa... e poi mi stai veramente incuriosendo".

"Non sai in che guaio ti stai cacciando piccola...".

Oddio, adoro quando mi chiami così.

"Ok, cominciamo. Ti spiego brevemente come funziona. Ci sono frequenti rotazioni simultanee dell'anca e del bacino coordinate tra i partner di ballo, in particolare nei ritornelli più tranquilli della musica. Facciamo un esempio pratico io ti abbraccio con il braccio destro, mentre tu mi metti quello sinistro attorno al collo, appoggiando poi la tua testa su di me. Il mio braccio sinistro ti tiene il destro bloccandoti il torso, proprio in questo modo. Durante il ballo ti guiderò principalmente attraverso il busto, ma anche con le braccia e i fianchi. Nella kizomba, i passi e le figure realizzate sono abbastanza semplici, soprattutto per chi, come te, conosce già il tango, il merengue, e la rumba. La cadenza dei movimenti è lenta e segue il ritmo della batida, ossia delle percussioni del musica. Così facendo cerco di farti fare i passi in modo più rilassato possibile, ed è più facile fare le variazione di ritmo. Mi rendo conto che, detta così, non suona per niente divertente, ma fidati di me, se ti lasci coinvolgere dalla musica e dai movimenti provi dalle emozioni uniche".

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