♥Underwater Love 2♥: The Rescure (♂Yaoi♂)

Di nuovo a casa

Quando Nagisa aveva svoltato rapidamente il piccolo Eien si era spaventato e ora Haru lo coccolava per calmarlo. Era così bello poterlo stringere di nuovo e sentire la sua voce e le manine che si stringevano sulla sua pelle. Avrebbe voluto allattarlo ma il suo corpo stava tornando alla normalità quindi decise di riempire il pancino del piccolo di baci e difatti funzionò. Makoto lo guardava con uno sguardo misto tra tenerezza e felicità così Haruka ricambiò con un sorriso e gli si appoggiò contro per poter finalmente sentire il suo amato. Nagisa svoltò nuovamente ma in modo più delicato e in poco tempo arrivarono alla casa dove abitava Makoto prima che si trasferisse in mare con il tritone.

Rapidamente Makoto e Rei portarono di peso Haruka e Eien in casa mentre Nagisa li seguì a ruota controllando che non ci fosse nessuno nei paraggi. Entrati si sedettero tutti, chi sul divano chi sulle sedie della cucina e si sentì un sospiro di sollievo collettivo " Ora dovremmo essere al sicuro per un po', giusto Rei?" Chiese Makoto " Ehm, ecco, si, credo di sì" Non sembrava molto convinto ma almeno c'era la possibilità di stare tranquilli anche se per poco, dato che le ricerche non sarebbero partite subito. Makoto portò Haruka nella vasca isieme ad Eien così che almeno potesse stare al bagnato mentre rei e Nagisa preparavano i futon, non potevano andare in giro a tarda notte con quello che era successo, avrebbero rischiato grosso, quindi sarebbero rimasti tutti insieme per quella notte.

Haru era distrutto ma almeno ora era in salvo. Strinse a sé il piccolo coccolandolo e questo ricambiava ridendo. Lo lasciò scivolare in acqua e il piccolo spruzzò il tritone con la coda per poi risalire e accoccolarsi vicino al padre. Dopo un po Makoto entrò in bagno per vedere come stavano "è strano tornare qui, dove tutto è iniziato" disse Haru guardando il ragazzo "E...ti sono tornate le gambe" aggiunse un po' malinconico. Makoto si chinò su di lui per baciarlo e il tritone gli passò una mano tra i capelli. Quanto gli era mancato, il poter sentire il suo sapore e il suo profumo, non riusciva a credere che erano di nuovo assieme.

"Pensa solo a riposare ora, non hai un bell'aspetto... Buonanotte Haru, buonanotte Eien" Makoto diede un bacio sulla fronte al tritone e ad Eien, per poi avviarsi verso la sua vecchia stanza. Molti pensieri invasero la mente del ragazzo che intanto sistemava le lenzuola del suo letto "Ora siamo al punto di partenza, cosa posso fare? Se anche riuscissimo a tornare tutti insieme nel mare il rischio che qualcuno venga catturato è alto... AAAA DANNAZIONE. Sono stanco, è meglio che vada a dormire anche io, ci penseremo insieme domani" così, Makoto si stese sotto le coperte e cercò di scacciare quei pensieri che al momento lo tormentavano, sperando di riuscire ad addormentarsi il più presto possibile.

Haruka era parecchio stanco ma si era appena ricongiunto al suo amato e al suo compagno. Era rimasto segregato in una vasca lontano da loro per settimane ed ora era di nuovo in una vasca anche se di quella aveva bei ricordi. Uscì come aveva imparato a fare tempo prima e poi prese Eien mettendoselo sulle spalle. Il piccolo si aggrappò forte e il tritone si mise ad avanzare verso la camera di Makoto, una volta arrivato bussò alla porta trovandola chiusa e sperando che il ragazzo non si fosse già addormentato.

Makoto, mentre si rigirava continuamente nel letto, sentì qualcuno bussare "chi sarà a quest'ora...?" Si alzò di malavoglia, e andò ad aprire la porta "H-Haru? Eien? Avete bisogno di qualcosa? " chiese preoccupato il ragazzo chinandosi verso i due tritoni.

Haru si sedette con in braccio Eien "sono appena tornato con te Makoto, non voglio rimanere nella vasca...da solo".

Makoto si sentì un po' in colpa sentendo quelle parole "Mi dispiace Haru..." Si alzò, e andò a prendere lui e Eien, appoggiandoli con delicatezza sul suo letto e abbracciandoli "Sono felice che tu sia di nuovo qui con me" Disse infine. Il tritone lo guardò non potendo fare a meno di sorridere e si portò più vicino all'amato per baciarlo con passione. Con la lingua fece pressione sulle labbra di Makoto che le dischiuse per permettere il contatto. Gli era mancato tremendamente. Improvvisamente la manina di Eien li colpì entrambi e questi si staccarono guardandolo stupiti. Il piccolo aveva sorriso e aveva battuto le manine un paio di volte "Papà, Papà" aveva detto poi sbadigliando. Haru gli accarezzò la testa e poi si voltò di nuovo verso il ragazzo "Makoto..." disse nella speranza che l'altro capisse le sue intenzioni e sul fatto che Eien aveva bisogno di dormire senza essere disturbato. Makoto accarezzò a sua volta il viso del piccolo tritone "E' ora di andare a nanna" disse, poi guardò Haru facendogli intendere che aveva capito. Prese in braccio Eien e lo portò in bagno appoggiandolo nella vasca con della sabbia nel fondo, così che stesse comodo. Per fortuna non ci volle molto perché si addormentasse e Makoto uscì dalla stanza. Si mise quindi a cercare ciò che gli sarebbe servito poi in camera "Qui non ci sono... perché non riesco a trovarli?" Ed iniziò ad agitarsi "Stai cercando qualcosa Mako-chan?" Il ragazzo dagli occhi verdi sentì un brivido scendergli lungo la schiena "N-Nagisa come mai ancora sveglio?" - "Ho sentito dei rumori e sono venuto a controllare" - "Mi dispiace di averti svegliato" - "Tranquillo nessun problema, maaaaaa allora? Cosa stavi cercando?" Makoto iniziò a sudare freddo " Eh? Ecco, niente non importa ora me ne torno a dormire" Il castano stava per andarsene quando Nagisa lo prese per il braccio e gli mise in mano una scatola "Li avevamo presi in prestito scusa, quindi te ne ho preso una scatola nuova. Divertiti con Haru-chan!" Disse facendo l'occhiolino. Makoto non riuscì a parlare dall'imbarazzo e il viso in fiamme era a dir poco evidente, con uno sforzo gli fece un cenno positivo e lentamente si avviò verso la camera dove Haruka lo stava aspettando. Appena sentì Makoto entrare, il tritone si rimise seduto "Allora? Si è addormentato senza problemi?" chiese e l'altro annuì. Haru rivide quella famosa scatola ma capì che era necessario usarla. Il ragazzo si sedette vicino a lui, immobile. Haru attese. Niente.