♥Underwater Love 2♥: The Rescure (♂Yaoi♂)

Una nuova specie marina

Era ormai giorno e Makoto pian piano si svegliò. Cercò ancora di pensare a cosa poteva fare per salvare Haru, gli venne poi un lampo di genio "E se chiedessi a Rei e Nagisa? Loro sono a terra, sicuramente possono agire più liberamente di me e cercare informazioni" così si ricordò di avere nascosto nella grotta tempo addietro, un piccolo auricolare resistente all'acqua con cui poteva comunicare con loro in caso di necessità e quella era una situazione di estrema necessità. Tornò con il cucciolo nella grotta, lo accese e per fortuna qualcuno rispose " Pronto! Chi è?" Era Nagisa e Makoto fece un sospiro di sollievo "Sono Makoto, c'è un problema, un grosso problema, Haru è stato catturato da dei pescatori e non sono riuscito a salvarlo, ora non so dove sia, come sta e non posso fare nulla qui, in mare, con Eien. Per favore aiutatemi!" Al tritone stavano venendo gli occhi lucidi, era disperato "Haru-chan è stato catturato? Dobbiamo fare subito qualcosa! Ma io, non so cosa potrei fare, Rei-chan potrebbe aiutarti ma è dovuto andare via per lavoro... Ha accennato qualcosa sul ritrovo di una nuova specie marina" Makoto sbiancò " U-una nuova specie marina? N-non sarà che..." - "Cosa c'è Mako-chan?" -" No nulla, Nagisa, appena puoi contatta Rei e fammi sapere se può fare qualcosa" - "Ricevuto!" Makoto chiuse la telefonata e da quel momento non poté fare altro che aspettare aggiornamenti da parte degli amici e intanto, continuare a badare a Eien, da solo.

Il tritone corvino si era appisolato sul fondo della vasca ma una luce accecante lo svegliò. Due figure davanti a lui gli stavano puntando un faro addosso, quel luogo non era molto luminoso e per questo usavano dei fari per illuminare l'enorme magazzino. Haru nuotò quanto più lontano poteva, spaventato, e vide i due uomini prendere degli appunti. Si guardò attorno e vide altri animali dentro delle vasche: colorati pesci tropicali, tartarughe e perfino dei delfini che erano stati ricoverati per qualche ferita. Poi da una porta entrarono altri uomini, tutti vestiti con un camice bianco e tra di loro un viso familiare: Rei! Haru si avvicinò alla parete della vasca guardando il ragazzo con gli occhiali e anche lui lo riconobbe. Rei ebbe un fremito che gli fece perdere l'equilibrio. Fortunatamente gli altri scienziati pensarono che il tutto fosse dovuto all'emozione di vedere una creatura tanto strana. Il gruppo iniziò poi a studiare Haru osservandolo nella vasca e tentando di capire cosa preferiva mangiare, provarono anche a prendergli del sangue e qualche squama ma lui li allontanò usando la coda e quelli si arresero, almeno per quel giorno.

Passò un altro giorno e Makoto cercava di distrarre Eien dalla mancanza della seconda figura paterna. Ad un certo punto ricevette una chiamata "Pronto" rispose "Makoto - senpai sono Rei, Nagisa - kun mi ha avvisato dell'accaduto, anche se già lo sapevo" disse Rei con tono grave "Lo sapevi? Come? Cosa intendi dire? " - "Ecco... Nagisa - kun ti ha detto che sono via per lavoro, no? Beh, il lavoro si tratta dello studio di una nuova specie marina..." - "Si lo so me lo ha detto, cosa centra con Haru? " - "L-la nuova creatura è Haruka - senpai! " - "Cosa? Allora è come avevo pensato! Salvalo ti prego! " - "Non è così semplice! Io non posso portarlo fuori, pesa troppo per me e Nagisa-kun non può entrare in questa zona dell'acquario, poi il mare è piuttosto distante, anche se fossimo in due saremmo troppo in vista con un tritone sulle spalle. " Makoto assunse un'espressione cupa, capiva che la situazione per il salvataggio non era delle migliori " Ma, allora, Haru... Chan... " Rei cercò di tirarlo su "Non buttarti giù Makoto – senpai! Qualcosa riusciremo a fare no? Magari lo vogliono studiare e poi lo libereranno. Dammi un po' di tempo per prendere informazioni e nel caso elaborare una strategia, quando saprò ti ricontatterò, ok? " - "Va bene, grazie Rei" disse un po' titubante il tritone, poi i due si salutarono e impotente di fronte a tutto quello che stava accadendo, Makoto continuò ad aspettare.