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Punto di vista dell'autrice

Era già passata la mezzanotte e Jimin non riusciva a chiudere occhio. Passava dall'appallottolarsi nelle coperte come un burrito, al gettarle via a calci con sospiri e sbuffi annoiati. Semplicemente non riusciva a smettere di pensare a cosa cavolo stesse combinando con Jungkook. Gli sembrava tutto sbagliato, e per non poche ragioni:

Punto primo; lo conosceva da una settimana, ed era un periodo troppo breve. I suoi genitori ad esempio erano stati amici per tre anni prima di iniziare ad uscire insieme, e Jimin credeva che fosse assolutamente normale, e che un qualcosa come l'attrazione immediata non esistesse, negando allo stesso tempo il fatto che c'era subito stata scintilla da parte sua verso Jungkook, e apparentemente, viceversa.

Secondo punto; credeva che Jungkook fosse troppo per uno come lui.
Terzo; Stava andando tutto troppo in fretta.
Quarto; il suo migliore amico non approvava.

E questa era una delle ragioni principali, lui e Yoongi non bisticciavano mai su nulla, e se questo invece era il caso, probabilmente non era un buon affare.

Sesto; Jimin non riusciva  a porre un freno alle situazioni e alle proprie emozioni. Nonostante si dicesse di calmare le acque, ogni volta che si vedevano riusciva a malapena a non saltargli al collo, e non avere il controllo di se stesso lo intimidiva e non poco.

Ed in cima alla lista la numero sette:

Jimin si sentiva già cedere al fascino di Jungkook, e non sapeva cosa pensare. Non credeva di essere tanto facile, eppure Jungkook riusciva a risolverlo come un cubo di rubik, esperto, capace di intuire qualsiasi cosa Jimin stesse per dire o fare. Al contrario, Jimin non capiva mai cosa frullasse in testa di quel bel ragazzo. A dir poco frustrante.

La parte peggiore per Jimin era che lui sapeva di sapere tutto ciò, ma nonostante questo non poteva che sentirsi attratto dall'aura di Jungkook, dalle situazioni che riusciva a combinare dal nulla, l'atmosfera che cambiava quando lui gli era attorno, a frenare le sue fantasie. Per Jimin queste erano tutte sensazioni nuovissime, scoprire come gradisse quando Jungkook lo accarezzava e lo ricopriva di baci. Si sentiva al sicuro ed al tempo stesso in pericolo con lui, ed era meraviglioso sentirsi così, l'adrenaline era sempre al massimo quando si trovava con l'altro.

I brividi corsero sulla sua schiena al ricordo dei baci scambiati, seduti sulla panchina del parco, la propria confusione venir curata dalla quasi innocente naturalezza con cui Jungkook lo guidava e gli insegnava. Non aveva mai provato nulla del genere, era così appassionato ma pur sempre dolce. Jungkook riusciva a fare della mente di Jimin una massa piena di contraddizioni, e quest'ultimo non si rendeva neanche conto di quanto tutto questo gli piacesse, quanto lasciarsi condurre, lasciarsi andare, gli fosse gradevole.

Per non parlare del modo in cui Jungkook lo fissava. Dio, Jimin amava ed odiava quei suoi sguardi penetranti, quel desiderio negli occhi dell'altro che lo faceva star scomodo nel suo stesso corpo, seppur sentirsi attraente e desiderato si fosse rivelato essere altrettanto piacevole.

Il ragazzo sbuffò, rigirandosi per l'ottantesima volta nel letto, occhi sul soffitto. Prese il cellulare in preda alla noia e al troppo rimuginare, aprendo Instagram e controllando le sue notifiche. Una in particolare attirò la sua attenzione ''@Koooks_ ti ha menzionato nella sua foto''.

Jimin, incuriosito, attese che la suddetta immagine si caricasse, e trattenne il respiro due secondi quando questa finalmente gli fu rivelata: lui che dormiva stravaccato sull'autobus, mentre Jungkook sorrideva con un braccio attorno alle sue spalle, con un'espressione divertita. La descrizione leggeva ''@Chimnamon95 Un micio assonnato con la sciarpa''.

TENDER TOUCH - JiKook/KookMin (Italian)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon