Capitolo Sesto.

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Anne non aveva avuto bisogno di questa visita a Uppercross per rendersi conto che l'abbandono di una cerchia di amici per un'altra, anche se entro la distanza di sole tre miglia, implica sovente un totale cambiamento di conversazione, opinioni e idee. Non vi era mai stata prima senza esserne colpita o senza desiderare che altri Elliot avessero, come lei, il vantaggio di vedere quanto fossero ignorate le faccende che a Kellynch Hall erano considerate di grande interesse e di dominio pubblico. Tuttavia, grazie a questa esperienza, riteneva che ora dovesse rassegnarsi a imparare una nuova lezione nell'arte di riconoscere la nostra insignificanza al di la di fuori dalla cerchia in cui viviamo. Di certo, essendovi giunta col cuore pieno di argomenti che avevano occupato le due case a Kellynch per molte settimane, si era aspettata maggior curiosità e simpatia di quella che aveva trovato nelle domande che, separatamente, le avevano fatto Mr. e Mrs. Musgrove: <<Allora, Miss Anne, Sir Walter e sua sorella sono partiti? E in che zona di Bath crede si stabiliranno?>>, e tutto questo senza aspettare una risposta; o nell'ulteriore osservazione delle sorelle Musgrove: <<Spero che anche noi passeremo l'inverno a Bath; ma ricorda, babbo, se ci andiamo, dobbiamo sistemarci in una bella casa... per noi le tue Queen Square non vanno bene!>>; o nell'ulteriore, preoccupato commento di Mary: <<Parola mia, starò benissimo quando tutti voi sarete tutti felicemente partiti per Bath!>>

Non le restava che proporsi di evitare in futuro una simile delusione, e pensava con enorme gratitudine quale straordinaria benedizione fosse avere un'amica così affezionata e fedele come Lady Russell.

I Musgrove padre e figlio dovevano accudire e poi uccidere la loro selvaggina, dovevano occuparsi dei cavalli, dei cani e dei giornali; le donne erano prese da tutti gli altri consueti interessi quali la cura della casa, i vicini, i balli e la musica. Stimava che fosse molto giusto che ogni piccola congrega sociale dettasse i propri argomenti di conversazione, e dal quel momento prese a sperare che sarebbe divenuta un non indegno membro di quella in cui era stata trapiantata. Co la prospettiva di trascorrere almeno due mesi a Uppercross, era indispensabile per lei adattare quanto più possibile la sua immaginazione, i suoi ricordi e tutte le sue idee all'atmosfera di Uppercross.

Non la spaventava l'idea di trascorrervi due mesi. Mary non era una sorella così fastidiosa e oostile come Elizabeth, nè del tutto inaccessibile alla sua influenza, e tra gli altri membri della famiglia non c'era nessuno che potesse rendersi antipatico. Con il cognato era in buoni rapporti d'amicizia, e nei bambini, che l'amavano quasi come una madre e forse la rispettavano assai di più, trovav un motivo d'interesse, di divertimento e di sana attività.

Charles Musgrove era cortese e piacevole; la sua indole e il suo giudizio erano indubbiamente superiori a quelli della moglie, ma la sua intelligenza, la conversazione, la finezza non erano tali da rendere minimamente pericolosa la contemplazione del passato che li aveva visti uniti. Eppure, allo stesso tempo, Anne pensava, come Lady Russell, che un matrimonio più equilibrato, forse, lo avrebbe reso assai migliore; e che una donna più intelligente avrebbe probabilmente rafforzato il suo carattere, e avrebbe potuto dar maggiore utilità, razionalità ed eleganza alle sue abitudini e a i suoi interessi. Però Charles poneva zelo solo nella caccia e sprecava il resto del suo tempo senza cercar di trarre beneficio dalla lettura o da qualsiasi altra cosa. aveva un carattere allegro che raramente pareva subire l'influenza dell'occasionale depressione della moglie, sopportava le sue irragionevolezze suscitando talvolta l'ammirazione di Anne, e nel complesso, benchè frequenti fossero i momenti di disaccordo (in occasione dei quali ogni tanto, suo malgrado, Anne era chiamata dalle due parti a fungere da arbitro) poteva passare per una coppia felice. Era sempre d'accordo nel riconoscere che il denaro non era sufficiente, e condividevano la forte speranza che il padre di lui facesse loro una bella elargizione. Ma in questo caso, come nella maggior parte delle questioni, Charles dimostrava la sua superiorità, giacchè, mentre Mary stimava un fatto davvero vergognoso che un tale regalo non fosse ancora stato fatto, egli sosteneva che suo padre aveva altri modi per utilizzare il suo denaro e il diritto di spenderlo come gli piaceva.

Persuasione_Jane AustenWhere stories live. Discover now