Capitolo 6

560 54 2
                                    

Capitolo 6 - Mrs Styles 4

Finalmente raggiunsi la macchina. Elsie era ancora in stato di shock, così l'adagiai delicatamente sul sedile del passeggero e chiusi lo sportello. Feci un sospiro di sollievo, lei era lì adesso e al sicuro. Poi toccò a me entrare, misi subito in moto l'auto e partii. Non sapevo bene dove andare, ma non mi importò. Dovevamo allontanarci da lì, immediatamente. Non volevo che la polizia potesse risalire a noi e soprattutto non volevo mettere nei guai Elsie. Così scelsi di fermarmi in un posto isolato, dove nessuno avrebbe potuto trovarci. Lei fissava ancora il vuoto quando accostai. Aveva smesso di tremare, questo mi fece piacere. Significava che adesso si sentiva al sicuro con me.
- "Elsie?" - la chiamai mentre la mia mano si posizionò sulla sua spalla per confortarla. Era ancora troppo presto per un contatto fisico ma mi sembrava di conoscerla da una vita. Quindi non mi sembrò strano essere affettuoso verso di lei, anzi sentivo uno strano senso di protezione nei suoi confronti.
- "Elsie, ti prego!" - le scossi il corpo ma lei continuò a non rispondermi. Così mi allarmai, non ero bravo con queste cose. Sapevo solo procurare piacere ad una donna, nient'altro.
- "Elsie, ritorna da me." - Ma Elsie non c'era, non era lì con me. Entrai in panico, non sapevo che fare, come riportarla da me. Era entrata in un mondo tutto suo dove la realtà non era ammessa. Così feci l'unica cosa che potessi fare, una cosa in cui ero molto bravo, tutte lo dicevano. Speravo solo che fosse servito a qualcosa. Mi girai verso di Elsie e mi avvicinai sempre di più. Presi il suo viso tra le mani e la guardai negli occhi rossi. Uno sguardo perso e triste, senza scampo. Le sue labbra invece erano carnose e gonfie per il pianto. Mi passai la lingua tra le mie perché volevo assaggiare il suo sapore e farla mia. Continuai a mordicchiare il mio labbro inferiore, indeciso se dar fine subito al mio tormento o farmi del male ancora.  Allora un po' timoroso tagliai ogni distanza tra di noi e la baciai. Fu più forte di me, desideravo baciarla più di ogni altra cosa. Le diedi dei baci a stampo ma poi la frenesia si impossessò del mio corpo e continuai a baciarla in modo più profondo. Era così bello perdersi in lei. Elsie sembrò tornare alla realtà ed iniziò a ricambiare quei baci dolci. Così si strinse a me talmente tanto da soffocarmi. Ma a me non importò, lasciai che facesse del mio corpo il suo porto sicuro e la sua àncora di salvataggio. Si mise a cavalcioni su di me e continuò a baciarmi fino a quando entrambi ormai senza fiato ci staccammo. Fu il bacio più bello di tutta la mia esistenza.
- "Sei ritornata da me. Credevo di averti persa." - Lei mi abbracciò, nascondendo il viso nell'incavo del mio collo. Io ricambiai l'abbraccio, volevo stringerla ancora di più. Il suo corpo aveva smesso di tremare e la sentii respirare in maniera tranquilla e pacata. Magari dopo tutto quello che le era successo, aveva solo bisogno di qualcuno che la confortasse.
- "Sono qui." - Elsie smise di respirare sul mio collo e adesso stava di fronte a me, guardandomi con quegli occhi grigi che mi mettevano in confusione. Era arrossita e la sua timidezza mi eccitò molto. Fissai le sue labbra, ancora rosse per il bacio e mi venne voglia di assaggiarle ancora. Erano droga per me. Addirittura le pretendevo. Lei non era come tutte le ragazze che avevo avuto. Era pura ed io l'avevo già contaminata inconsapevolmente. Ero sicuro che se non si fosse trovata in quella situazione non mi avrebbe baciato né avrebbe cercato un contatto con il mio corpo. Era molto impacciata rispetto a tutte le ragazze che erano state con me, quindi dedussi che lei fosse ancora alle prime armi. Non so perché​, ma questo mi riempì di gioia. Non riuscivo ad immaginarla con nessun altro.
- "Mi hai fatto spaventare." - le dissi, accarezzandole alcune ciocche di capelli.
- "Anche tu. Ho avuto paura, Harry. Quando ho visto che stavi perdendo..." - le venne di nuovo da piangere e si bloccò dal confessarmi qualsiasi cosa. - "...perdevi sangue, io..i-io..volevo salvarti. Non volevo scappare, perché tu eri lì per proteggermi e non volevo prendessi le botte per me." -
- "Volevo salvarti anche io. Adesso siamo pari no? Ma volevo tu scappassi da lì." - Elsie nascose di nuovo il suo volto nell'incavo del mio collo ed io ripresi a parlare. Era la cosa più bella che qualcuno potesse dirmi. Nonostante fossi uno sconosciuto per lei, era rimasta per difendermi. Aveva un cuore grande come suo fratello Holder.
- "Non nasconderti da me, non ti faccio nulla." -
- " Harry non siamo pari. Se la matematica non fosse un'opinione, tu mi avresti salvata 2 volte, io una sola."-
-"Be’, io non sono mai stato bravo in matematica, quindi mi fido di te. Allora ti tocca ospitarmi per la notte."- lei mi guardò sorpresa.
-"Pe-perché?"- borbottò arrossendo. Così le lasciai un umido bacio sulle labbra e cercai una buona scusa per restare da lei. Non mi andava di lasciarla da sola dopo tutto quello che era successo, non ora che l'avevo trovata.
- "Il mio amico Louis ha fatto conquiste e vuole portarla a casa mia, perché la sua è occupata. Mi tocca dormire in macchina, con questo freddo e solo."- sperai di farle tenerezza. Perché se non mi avesse ospitato, sarei rimasto in macchina sotto casa sua per tutta la notte e giorni interi. Volevo far parte della sua vita. Chiamatemi egoista, ma non mi importava di tutta la merda che avevo mangiato, vissuto e fatto. E non mi importò neppure di Holder. Lui era chissà dove e chissà quanto lontano. Nella realtà di Elsie lui era morto e volevo guadagnarmi un posto nel suo cuore. Nessuno mi avrebbe fermato.
- "D'accordo." - accettò in fine, Elsie. Allora la baciai ancora e mi venne in mente di stuzzicarla.
- "Non vorrai restare tutta la notte a cavalcioni su di me, in macchina? Sai, non mi dispiacerebbe, però ci sono modi più comodi...per..capisci?"- Elsie arrossì immediatamente e questo mi fece ridere. Era così bella quando le sue guance​ si tingevano di rosso per me. Per provocarla ancora di più feci dei cerchi invisibili con le dita sul suo collo per poi soffiarci sopra. La sentii rabbrividire al mio tocco.
-"Harry!" - mi ammonì divertita. Finalmente rise e i battiti del mio cuore continuarono ad accelerare. Era così bella.
- "Rilassati, non ho intenzione di farti nulla. Ma capisci, sono un uomo, tu una donna. E poi mi piace quando le tue guance  diventano rosse per l'imbarazzo, mi piace l'effetto che ho su di te." - feci per baciarla ma lei stavolta si scansò.
- "Ci conosciamo solo da qualche ora, non è presto per dirmi queste cose?" - Lei si spostò, tornò a sedersi accanto a me. Ma non sapeva che io la conoscevo già da mesi e che l'avevo cercata ovunque.
-"Mi sei piaciuta dal primo momento che ti ho visto, Elsie. Non mi importa se ti desidero già, io sono stato colpito da un fulmine in pieno petto."- ed era vero, quando l'avevo vista con Holder quel giorno, mi aveva già incasinato la vita.
- "Potrei dire la stessa cosa, Harry. Con te mi sento come a casa, e quella sensazione mi manca da mesi ormai. Da quando mio fratello non c'è. È tutto così strano e surreale."-
- "No, non lo è, credimi. Sono qui, e ti aiuterò. Non ti libererai facilmente di me!" -

Tutto quello che non vi ho mai detto 4 | MRS STYLES SERIES Where stories live. Discover now