Tutto quello che non vi ho mai detto 4 | MRS STYLES SERIES

Capitolo 19

Capitolo 19 - Mrs Styles 4

-"Dovresti andare, secondo me. Tu non sei un tipo che lascia andare queste cose. Tu ci tieni ancora."- Era difficile stare dietro a Jess, parlava così tanto che a volte mi dava fastidio. Era una fastidiosa bionda che mi ronzava intorno senza mai stancarsi, a lei importava stare nel mio letto e nuotare nei miei soldi.
-"Se ci tengo? Hai sbagliato strada. Non mi importa di lei e tanto meno del bambino."- Risposi, acido.
-"Smettila, Harry. Non negare l'evidenza. Sai meglio di me che lei è ancora nel tuo cuore."- A quel punto scattai sull'attenti e mi alzai dal mio divano, mettendomi di fronte a lei.
-"Elsie sarà sempre nel mio cuore. Chi mi scopo è un'altra storia."- dissi, volendo ferire i suoi sentimenti. - "Ho amato solo una donna nella mia vita, Jess."- Il suo sguardo divenne teso e vidi tra i suoi occhi un barlume di tristezza. Avevo colpito nel segno.
-"Io ti amo, Harry. Di certo non ho paura dei tuoi sentimenti per lei."- fece una pausa ed io attesi senza fiato quello che ancora aveva da dirmi. Ma la mia bocca non tacque.
-"Dovresti averne invece. Sono grandi. Più di quanto tu immagini."- Lei si alzò, posizionandosi accanto a me, con il volto rivolto verso la porta.
-"Vedrai, un giorno ti farò dimenticare di lei."- E così dicendo andò via.

*********

Elsie sta per avere il bambino, se ci tieni ancora a lei, vieni. Ha bisogno di te. Louis xx

Stavo andando con Jess in un pub, dove ci aspettavano degli amici. Ma quel messaggio mi fece cambiare rotta, fu una deviazione spontanea.

Mio figlio stava per venire al mondo, questo mondo tremendo. Era mio dovere renderlo un posto migliore per lui.

Ecco, la nascita di un nuovo angelo, quello che porterà avanti la discendenza.

Era mio figlio. Mio figlio, e Jess, quella rompipalle, per una volta aveva avuto ragione. Non mi sarei perso per nulla al mondo questo momento così bello.

Avevo preso la mano ad Elsie, le ero stato vicino, l'avevo persino baciata dalla forte emozione. E per un attimo mi sembrò di essere tornato indietro, a quei momenti dolci passati con lei, agli attimi in cui mi aveva salvato e cambiato in meglio.

Avevo preso la mia decisione. Ci sarei stato, per lei, per il bambino. La mia casa era la loro, tutto era loro, anche il mio cuore.

Poi mi aveva detto di volerlo adottare e il mondo mi ero crollato addosso. Comprendevo la sua scelta. Quel bambino ero più simile a me di quanto io immaginassi. Occhi verdi, sorriso adorabile. Era il frutto della nostra unione eterna.

Da un lato ero sollevato di non prendermi cura di lui perché la paura e le responsabilità mi stavano divorando. Ma poi ci avevo riflettuto su' e avevo capito che non sarei riuscito a vivere un giorno in più senza di lui.

Qualche angelo, lassù, in cielo fece cambiare idea ad Elsie. Felice e orgoglioso della sua forza, li presi e li portai a casa con me.

Avevano bisogno d'amore. Io avevo bisogno d'amore, e sapevo che Travis ed Elsie erano gli unici a potermi dare ciò di cui avevo necessariamente bisogno.

Finalmente eravamo in macchina, diretti versi casa mia, casa nostra. Elsie e il piccolo dormivano beati nel sedile posteriore, alla mia destra invece c'era Louis che aveva insistito tanto per venire con noi. Il viaggio era piuttosto lungo, l'ospedale dove era stata ricoverata Elsie distava da casa mia circa 2 ore in auto. Guidavo con prudenza perché avevo delle responsabilità che portavo con me, ma nonostante ciò ero molto stanco. Erano due notti che dormivo poco, quella notte infatti, avevo riposato in camera con Elsie e Travis che ogni due ore circa si svegliava e voleva mangiare. Credevo di avere due occhiaie nere sotto gli occhi. Io e lei proprio non avevamo chiuso occhio e non avevamo neppure più parlato. Ci sono silenzi che fanno rumore più delle parole. Mi soffermai a guardali dallo specchietto retrovisore. Elsie e Travis erano la mia famiglia, da quel momento ed erano proprio adorabili. Quel bambino mi aveva cambiato dal momento in cui i nostri occhi si erano cercati e riconosciuti, gli stessi occhi verdi che avevo io.