Capitolo 33

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Capitolo 33

Stare abbracciati così, per minuti interi, ecco cos'era la pace.
La mia Elsie stretta al mio corpo, mentre le facevo le coccole e mi prendevo cura di lei dopo il casino che aveva combinato mia sorella Sara.
Lo so, non dovevo dubitare minimamente di Elsie, ma la persona che si era fatta male, era sempre sangue del mio sangue.
Sara era sempre stata così, un po' bugiarda, un po' egocentrica. Quando qualcosa non era nei suoi piani, faceva di tutto per distruggerla. Dovevo immaginare che nel corso degli anni non fosse cambiata, ma tuttalpiù ci speravo.
-Harry, apri. Sono la mamma. -
Mi girai verso la porta, mentre quel suono minaccioso che era uscito dalla bocca di mia madre mi fece venire i brividi. Non era nulla di buono.
A quel punto non potei fare altro che andarle ad aprire, lasciando con molta riluttanza Elsie e la pace che avevamo trovato dopo molto tempo.
- Tu! Brutta stronza! Come hai potuto? - esordì minacciosa.
Avete presente una furia?
Ecco, mia madre era esattamente così. Prima che potessi dire o fare qualcosa, si avventò su di Elsie con aria violenta.
Non capivo più nulla e non ebbi neppure il tempo di fermarla, perché uno schiaffo in pieno viso colpì la mia amata.
Ero talmente arrabbiato che mi gettai come un leone su mia madre, allontanandola da Elsie.
- Non farlo mai più, cazzo! Non è stata Elsie, mamma. - Lasciai che si rilassasse tra le mie braccia e poi continuai - Sara ha messo in scena tutto questo bel teatrino solo per metterci tutti contro Elsie. -
Ma mia madre era testarda, scosse la testa violentemente perché non credeva alle mie parole. Eppure quella verità l'aveva accettata, era come un uragano dentro di lei. Sapeva chi avesse ragione e chi avesse torto, non voleva ammetterlo a sé stessa.
- Sara mi ha raccontato tutto piangendo, come puoi credere a lei e non a tua sorella, Harry! Ti sta manipolando! Ma la vedi? Con quel visino puro e innocente potrebbe ingannare chiunque.-
Elsie le lanciò uno sguardo supplichevole, nonostante tutto la mia amata aveva capito le dinamiche del gioco.
- Sappiamo com'è Sara, mamma. Lo sai anche tu, cerca di... -
- Lascia stare, Harry. È inutile spiegare come stanno le cose, una madre è sempre dalla parte del figlio, che abbia ragione o meno.- Elsie intervenne con parole buone, ma stavolta non avrei potuto lasciar andare così in fretta questa storia.
- No, Elsie. Non lascio stare! Anche io sono suo figlio, e stavolta ho ragione io. Tu non hai fatto nulla, e ti difenderò fino alla morte, anche a costo di perdere ciò che ne rimane di mia madre.-
Feci qualche passo, raggiungendo Elsie. Mia madre si accasciò a terra, piangendo e singhiozzando ma non riuscii ad andare da lei e confortarla. Doveva capire che Sara aveva bisogno di aiuto e così facendo non l'avrebbe di certo aiutata a guarire.
- Sara ha bisogno di una mano, mamma. Non può continuare a ferire la gente che non le ha fatto nulla.-
- Sara va già da uno psicologo. La sua unica cura sei tu, Harry. Ti capirò se vorrai andartene, ma ti prego di restare ad aiutarla.- confessò alzando lo sguardo verso di noi.
- Noi vorremo trovare una casa qui a Londra. È troppo pericoloso stare tutti sotto lo stesso tetto, sia per la mia famiglia che per Sara. Potrebbe farsi del male ancora. - Questo significava che restavo, anzi restavamo, non avevamo altra scelta.
- Quindi vuoi rimanere? -
Elsie rispose per me.
- Sì, Annie. Aiuteremo Sara, te lo prometto.- Mia moglie lasciò il suo posto al mio fianco e si sedette a terra insieme a mia madre. - Però dovrai capire che è meglio per Travis abitare in un'altra casa, non voglio mettere in pericolo la vita di nostro figlio. Verremo tutti i giorni, la porteremo fuori a mangiare una pizza, al bowling, ovunque. Ma la aiuteremo, puoi stare tranquilla.- Si abbracciarono, forte.
- Grazie mille, Elsie. Tu sei davvero una persona speciale, scusa per lo schiaffo.-
- Fa nulla, ti capisco.- le sorrise, dolcemente.
- Comunque potete stare a casa del nonno fino a quando non trovate un'altra sistemazione. È chiusa da 3 anni ormai, Travis l'aveva lasciata ad Harry dopo la sua morte. Sapeva quanto lui ci tenesse, e poi è a 10 minuti da qui. Posso accompagnarvi domani mattina, così potrete utilizzare tutte le macchine che collezionava. -
La casa di nonno Travis e le sue macchine d'epoca, una delizia.
- Sì, è un'ottima soluzione. - annuii in accordo.
- Adesso però vado a letto, è tardi. Mi dispiace tanto per la cena, volete ordinare qualcosa prima di andare a dormire? -
- Solo le chiavi della macchina, abbiamo bisogno di uscire un po' io ed Elsie.-
- Lo capisco. Sono appese all'ingresso. Buona notte.-

Tutto quello che non vi ho mai detto 4 | MRS STYLES SERIES Where stories live. Discover now