41. Lydia è una spacciatrice di preservativi

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Merda, merda, merda. No, non l'ho fatto. Non posso averlo fatto. È stato tutto uno stupido sogno perché ieri ho letto fanfiction stupide fino a tardi. È stato tutto un incubo agrodolce: orribile e mozzafiato al tempo stesso. Questo era quello che mi ripetevo in testa da più di un'ora e da più di un'ora stavo evitando Stiles con successo.

Stavo attraversando le cinque fasi del dolore perché avevo appena rovinato la nostra amicizia: ora sarebbe stato tutto imbarazzante.

"Non posso averlo fatto!" Fase 1: negazione della realtà ed isolamento. "E' stato sicuramente un incubo, specialmente la parte in cui quelle labbra così morbide, al gusto di pizza, hanno premuto contro le mie...NO! Sicuramente la parte peggiore è stata quando gli ho urlato che mi piaceva, per poi insultarlo. Perché diavolo gli ho detto che era un cretino?!"

Beh si, è un cretino: dopo tutti questi anni non lo ha nemmeno sospettato!

"Sì, ma non è questo il punto!" Dissi ad alta voce nel bel mezzo dei corridoi. Stavo andando in palestra: fortunatamente a quell'ora avevo ginnastica e, anche se io e Stiles eravamo nella stessa palestra, il coach di solito separava i maschi dalle femmine per fargli fare cose diverse.

Entrai nello spogliatoio mentre tutte le ragazze mi guardavano impaurite. Certo, se entri facendo le facce più strane possibili e parlando da sola, per forza poi hanno paura di te!

"O mio Dio, voglio uccidere qualcuno." Ecco, è anche per questo che adesso si sono allontanate da te. Rose fai un respiro profondo e calmati.

"Non posso calmarmi! Sono così arrabbiata con me stessa: cosa mi era saltato in mente? Bacialo e digli che ti piace, è sicuramente una buona idea, oh ma vai al diavolo subconscio!" borbottai tra i denti, tirando un calcio contro l'anta di un armadietto, chiudendolo di scatto. Fase due: rabbia.

Entrai in palestra e con mio grande piacere, quel giorno avremmo fatto boxe ed avremmo imparato l'auto difesa. Perfetto.

Il coach ci mise 5 file, davanti ai sacchi. "Chanson, comincia te. Devi tirare prima un destro e poi un sinistro. Colpisci il sacco con tutta la forza e rabbia che puoi." Oh, con molto piacere coach!

Iniziai a colpire il sacco più forte che potevo, mentre mi immaginavo la testa di Stiles al suo posto. Sembravo indemoniata.

È tutta colpa di Stiles, se avesse capito prima i miei sentimenti, adesso non starei qui a picchiare un sacco pensando che fosse tutta colpa sua! Quel dannato! Lo odio, lo odio, lo odio!

"Okay, Chanson può bastare...Chanson basta!" Il coach mi afferrò per le spalle, allontanandomi dal sacco. Ero così presa da me stessa che non mi ero accorta della fila che si era creata dietro di me. "Hai mai pensato ad unirti al club di boxe? Con la rabbia con cui stavi distruggendo il sacco direi che ti servirebbe. Sicura di stare bene?"

"No prof, oggi sono solo un pochino arrabbiata."

Il coach si guardò in torno, sghignazzando. "Okay...Chanson vatti a cambiare, hai fatto abbastanza."


Finita l'ora avevo disperato bisogno di parlare con qualcuno, dovevo sfogarmi perché stavo impazzendo. Era in momenti come quelli che avrei voluto uno sportello di ascolto a scuola.

"Non è giusto. Dio so che mi senti. Se mi togli da questi casini prometto che sarò una brava bambina ed imparerò ad usare i miei poteri. Anzi, se mi aiuti ti prometto che ridarò tutte le cose che ho preso in prestito a zia Meg e farò la brava nipote!" Fase quattro: contrattazione.

Iniziai a pensare che cosa ne sarebbe stato della mia vita fino a che non incontrai Lydia vagare per i corridoi come un'anima in pena. Perfetto, finalmente ho qualcuno di intelligente con cui parlare! 

Touch || Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora