Capitolo 8

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La luce penetra dalla finestra della mia camera e ricade dritta sul mio viso dandomi terribilmente fastidio.
Mi alzo dal letto e oggi devo andare a scuola, sono sveglia dieci minuti prima che suoni la sveglia. Wow che grande record!
Vado in bagno,faccio un bagno veloce e corro a truccarmi e vestirmi.
Mi trucco come al solito e indosso una maglia corta da sopra l'ombelico che mette in risalto il mio seno ben proporzionato,abbianata con un jeans nero rotto un pò ovunque,ma non esageratamente, e metto le converse nere basse.
Scendo giù e sono tutti a fare colazione,ovviamente il signorino Dallas è uscito in anticipo. 《Buongiorno!》esclamo una volta fatto ingresso in cucina,tutti mi sorridono e ricambiano.
Facciamo colazione in un silenzio piacevole e dopo poco tutti abbiamo finito,usciamo di casa e ci dirigiamo a scuola.

Arriviamo davanti alla scuola e trovo la coppietta felice a mangiarsi la faccia come cannibali. Che orrore! 《Sam stai bene? Hai gli occhi lucidi.》mi richiama Matt distogliendomi dai miei pensieri. Cazzo stavo anche per piangere! Respingo dentro quelle piccole lacrime che insistevano a scendere e mostro uno dei mie sorrisi più falsi e credibile che io riesca a fare.
Continuiamo a parlare del più e del meno finchè non sento qualcuno pronunciare il mio nome. 《Ciao Sam.》mi giro e vedo Jacob che mi saluta con un cenno della mano e un sorriso seguito dai suoi amici.(?) Ma che cazzo... 《Ciao Jacob.》lo saluta anche io tra lo scioccato e il sorpreso. Mi rivolge un ultimo sorriso e si incammina dentro la scuola. 《Ma siamo sicuri che quello sia Jacob? C'è ti ha sorriso,ti ha salutato e ti ha perfino chiamata con il tuo nome, e non con quei stupidi nomignoli che utilizzava prima.》interviene Allison stupita. Ora che ci penso anche l'altra volta si è comportato "gentilmente" con me. Strano,molto strano. 《Allison non so cosa dirti. Non ho la più pallida idea di cosa stia succedendo ultimamente.》dico per poi girare i tacchi ed abbiarmi nella mia classe,essendo suonata la campanella.

Sono fuori i corridoio come al solito e decido di andarmene in bagno per vedere se trovo qualcuno di interessante.
All'improvviso sento strattonarmi i capelli con violenza,facendomi gridare di più per lo spavento che per il dolore. 《È lei!》grida una voce femminile che riconoscerei tra mille. Lidia. Vedo cinque uomini adulti intorno a me,alti e muscolosi che mi guardano con occhi di fuoco. 《Sapete cosa fare.》dice l'oca per poi andarsene via. 《Cosa cazzo volete?》 Non finisco neanche di parlare che mi arriva un pugno allo stomaco,seguito da calci e pugni,in ogni direzione, fortunatamente non mi colpiscono al petto grazie al fatto che mi sto proteggendo con le braccia.
Dopo un buon tempo di pugni e calci si fermano e se ne vanno via senza dire una parola.
Sono a pezzi,striscio fino al bagno anche perchè non riesco a reggermi in piedi per tutto le botte che ho ricevuto.
Quando arrivo al bagno fortunatamente non c'è nessuno,mi guardo allo specchio e davanti a quella scena devo tappparmi la bocca con una mano per non gridare. Il naso e il labbro sono spaccati,ho un occhio nero, lividi da capo a piedi e i capelli tutti spettinati.
Inizio a piangere,ho bisogno di tagliarmi,fortunatamente ho il mio zaino quindi ho quello che mi occorre.
Prendo la lametta e come al solito inizio ad incidere dei tagli sulle mie braccia fino a perdere il conto.
Finito mi lavo le braccia,e decido di sistemarmi il trucco sperando che riesca a coprire almeno l'occhio nero, esco dal bagno anche perchè è suonata la campanella.
Che giornata di merda.
Che vita di merda.

Torment IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora