•Annabeth // Salti temporali

Začít od začátku
                                    

Non vedevo Thalia dal matrimonio di Jason e Piper (più di un anno prima), ed il nostro ricongiungimento fu tra i più rumorosi che la storia potesse ricordare. Mi abbracciò con così tanta foga da farmi perdere l'equilibro, e poi si mise ad urlare gli inni del ghetto con Percy, per poi scapigliare i capelli già gonfi di Alexa, che la guardava con occhi pieni di ammirazione.
<<Così questo è il vostro nido, colombelle.>> commentò Thalia, gettando il suo unico borsone sul tavolo del mio salotto.
<<Oh, no, solo io ed Alexa abitiamo qui. Percy, Luke, ed un loro cugino, Nico, abitano nell'appartamento qui di fianco.>> spiegai, indicando attraverso la porta ancora aperta l'appartamento dei ragazzi.
Quei tre rimbambiti stavano ancora cercando di cambiare casa, ma non erano stati in grado di trovarne una graziosa ad un prezzo ragionevole. Di questo gioivo, perché avere Percy a due metri mi faceva davvero poco. L'unico problema era che raramente uno di noi due riusciva ad avere completamente libero il proprio appartamento, e passare un po' di tempo da soli era un'impresa quasi impossibile.
Comunque, a sentir nominare il suo amico di vecchia data, Thalia sorrise.
<<Oh, Luke! Vado a salutarlo!>>
Prima che potesse sgattailore fuori dalla porta, Percy le diede un avvertimento.
<<Se ti apre un tizio con i capelli ricci e gli occhi rossi è Grover, il nostro coinquilino, se invece ti ritrovi un nano con due maglioni di lana è mio cugino Nico.>> disse, e Thalia uscì annuendo. Probabilmente non l'aveva neanche ascoltato, vista l'impazienza che aveva di vedere Luke.
<<Chissà...>> mormorai io, rimanendo vaga.
<<Secondo te come andrà a finire?>> mi chiese Percy, avviandosi verso la stanza dei libri con il borsone di Thalia in spalle.
<<Mi piacerebbe vederli sistemarsi, ma non credo funzionerà. Voglio dire, se io fossi Luke avrei già perso le speranze da tempo.>>
<<...Per fortuna tu sei Annabeth, e non Luke. Dovresti conoscerlo, lui vive di pura illusione da quando l'ha conosciuta.>> rispose Percy, alzando gli occhi al cielo. <<Anche se ho notato che Grace sembra divertirsi a dargli qualche attenzione per poi sparire nel nulla... Ho paura che lo faccia di proposito.>> notò il ragazzo, socchiudendo la porta.
<<Thalia sa benissimo che Luke stravede per lei, ma non lo farebbe mai. Anche lei gli vuole bene.>> dissi, stringendo le spalle.
<<Lo spero Annie. Luke non ha guardato nessun'altra ragazza dal quinto anno di liceo, diceva che avrebbe aspettato Thalia, oppure sarebbe rimasto da solo. Neanche una piccola relazione, un piccolo flirt, niente. Ha la mente totalmente annebbiata.>> narrò Percy, e non potei non provare tenerezza per Luke, una volta tanto.
Thalia aveva lasciando alle spalle la sua vecchia vita per crearsi una carriera, e Luke, senza sicurezza alcuna, aveva continuato a pensare a lei dall'Italia, senza che lei lo sapesse, in aggiunta. Aveva dimostrato una fedeltà che non avevo visto in nessun altro, forse neanche nel mio ragazzo, e per questo Luke era solo da apprezzare.
Sperai con tutto il cuore che Thalia gli desse una gioia.
<<La sua vita sessuale dev'essere stata molto triste, e lo sarà ancora per molto, visto che Thalia non sembra voler fare nulla di concreto.>> commentai, visto ch'era la prima cosa ad essermi venuta in mente, ed il grado di confidenza che ormai avevo con Percy faceva sì che potessi parlargli di qualsiasi cosa senza imbarazzo.
Percy rise sotto i baffi. <<Non che la tua fosse molto più attiva di quella di Luke, fino a nove mesi fa.>>
Afferrai un cuscino dal divano e glielo lanciai contro, mancandolo.
<<Ti denuncio per violenza domestica.>> ironizzò Percy.
<<Avevo appena messo a posto il divano!>> debuttò Alexa, entrando dalla porta e guardando il cuscino dalla fodera appena lavata gettato lì, per terra. Fulminò entrambi con lo sguardo, poi sfrecciò verso il cuscino, appoggiandolo con delicatezza sul divano.
<<Com'è andata a lavoro?>> chiesi a mia sorella, che mi rispose sbuffando: <<Lo sai, le vacanze di Natale sono vicine, quindi non viene più nessuno. Ma stiamo già ricevendo gli anticipi per gennaio, e fidati, sono molti.>>
Alexa già da mesi aveva trovato un modesto impiego come personal trainer in una palestra in centro, ed allo stesso tempo portava avanti gli studi all'Università di legge. Gli esami che le mancavano per la laura erano davvero pochi, tanto che si pensava che verso aprile si sarebbe laureata.
<<Comunque Thalia è arrivata, ora è a casa mia per salutare Luke.>> le disse Percy, ed Alexa corse subito verso l'appartamento dei ragazzi. L'affetto che provava per Thalia era qualcosa che aveva stupito anche me, in passato; anche se, col senno di poi, trovai naturale che le due personalità più scoppiettanti della combriccola legassero.

Dopo cena;
<<Andiamo a fare una passeggiata?>> mi propose Percy, dopo aver finito il vassoio di roccocò che la madre di Nico aveva mandato dall'Italia.
<<Cosa? Con questo freddo?>> sbottai io, alzando un sopracciglio.
Percy mi guardò con lo sguardo più tenero che potesse fare.
<<Dai! Così faremo conoscere a Thalia la nostra zona!>> l'aiutò Luke, improvvisamente entusiasta. Nico guardava i suoi due cugini come se avessero perso il senno.
<<Vi beccherete una polmonite anche solo a mettere un piede fuori dalla porta!>> fece notare Nico, scuotendo la testa ripetutamente.
Thalia annuì. <<Nico ha ragione! Prima sono uscita sul balcone per fumare una sigaretta ed ho ancora le dita congelate.>>
<<Avresti potuto mettere i guanti.>> disse Luke, sentendosi intelligente per il consiglio dato. Thalia sorrise. <<Certo, fumare una sigaretta con guanti di lana sintetica è la cosa migliore da fare, Castellan.>>
Alexa scoppiò a ridere nel vedere Luke diventare sempre più rosso.
Percy, nel frattempo, non si era arreso. A quanto pare era deciso ad uscire di casa durante la notte di Natale, e niente l'avrebbe distratto dal suo obiettivo.
<<Scusa, ma Thalia non ha già visto la zona ieri?>> gli chiesi, ricordando che, durante il mio turno pomeridiano Percy aveva portato Thalia ad "esplorare la zona". Allora perché voleva che tutti scendessero a fare una passeggiata?
Percy sbuffò. <<Annabeth, non ti si può dire nulla. Okay, cercavo solo di essere delicato, ma la vuoi la verità? Abbiamo finito i preservativi e dobbiamo comprarli a meno che tu non voglia rimanere incinta.>> disse, tutto d'un fiato.
<<Percy!>> lo sgridai. Lui mi sorrise.
<<Colpa tua, mi hai costretto a dirlo.>>
Alexa si tappò le orecchie, guardando nel vuoto.
<<Faccio finta di non aver sentito.>> disse mia sorella. Mi trovavo nella situazione più imbarazzante che potesse succedere durante il Natale, ma con Percy come ragazzo, non c'era niente che non potesse accadere.
<<Guarda, fratello, ti accompagno soltanto perché sei stato sincero.>> rise Luke, battendo il cinque a Percy. Due idioti.
<<Dai, Annie, vieni anche tu.>> mi incitò Percy, strofinando il naso contro la mia guancia. Avevo un'espressione gelida, ma non avevo voglia di litigare.
<<Puoi prenderli da solo, tesoro.>> gli risposi, sottolineando l'ultima parola.
<<Uuuuh, c'è tensione.>> scherzò Thalia, passando uno stuzzicadenti tra gli incisivi.
<<Va bene, andiamo.>> mi arresi per l'ennesima volta davanti agli occhioni di Percy. Non si poteva resistere ai suoi sguardi in nessun caso. Così, io, Percy e Luke ci alzammo dal tavolo.
Mettemmo i cappotti, sciarpe, guanti e capello e ci avviammo verso il distributore, a meno di un isolato da casa nostra.

Non avremmo mai immaginato che, dopo quella breve uscita,  due di noi tre non sarebbero più tornati a casa.

Percabeth•{Amnesia}• ITAKde žijí příběhy. Začni objevovat