Chapter 29.

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Ecco il tanto atteso capitolo 29, spero di non aver deluso le vostre aspettative :)

Se vi va passate dalla storia che sto traducendo, si intitola Poison, probabilmente qualcuna di voi la conosce. Vi lascio il link: http://www.wattpad.com/story/13292792-poison-traduzione-italian

Buona lettura.





Chapter 29.



Audrey lasciò la macchina nel parcheggio di un vecchio bed & breakfast diroccato.

Scese lentamente dal veicolo cominciando a guardarsi intorno per controllare se c'era qualcuno.

Il vento le spostava i capelli chiari contro il viso comprendo per piccolo tratti la sua visuale, con un gesto secco li rispostò a lato posizionandoli dietro le orecchie.

Il cielo chiaro indicava che a poco sarebbe di nuovo ricominciato a nevicare ed il freddo della neve che aveva ricoperto il terreno le faceva gelare i piedi, ricoperti solamente dai suoi amati anfibi neri.

Dopo pochi secondi si avviò per i campi della pianura Inglese alla ricerca della sua meta ancora non ben precisa.

Si immerse nel vigneto abbandonato infiltrandosi fra le viti morte per il gelido freddo della stagione invernale.

Una volta uscita dal vigneto si trovò da sola nel bel mezzo di un campo isolato. Notò più in là il cottage nascosto da alcuni rampicanti e corse verso la piccola casa in legno.

Quando si avvicinò alla finestra trovò la casa vuota. Salì sul davanzale approfittandone della finestra semi aperta.

Il caldo della stufa l'avvolse facendole sparire i brividi di freddo e la pelle d'oca che si era sistemata sul suo corpo infreddolito.

Richiuse la finestra in modo che nessuno si sarebbe accorto della sua presenza in casa fino al momento preciso in cui lei sarebbe sgattaiolata fuori ed avrebbe ucciso Sam Coff una volta per tutte.

Con la pistola in una mano si avviò lungo il corridoio posando l'orecchio destro su ogni stanza per sentire i rumori.

Non sentì nulla.

Raggiunta la seconda porta si accorse che il rumore cigolante dell'entrata si stava propagando per tutto il corridoio dove lei era appostata .

Lentamente raggiunse il salotto e prima che Sam Coff potesse svoltare l'angolo, lei lo bloccò portando un coltello ad altezza della gola.

« Ti ho trovato.» sussurrò.

La paura negli occhi dell'uomo era indecifrabile. Indietreggiò lanciando un vaso contro la mano della ragazza che per il dolore dell'impatto fece cadere a terra la pistola che scivolò più in là.

Audrey imprecò riportando lo sguardo fisso su quello dell'uomo che l'aveva ferita.

Coff non perse tempo e cominciò a bloccarle la strada spostando i mobili del salotto lungo il suo cammino.

Shadow dovette correre dalla parte opposta per cercare la sua pistola che era finita sotto ad un mobile appena spostato.

Si lanciò a terra infilando un braccio sotto di esso provando a prendere la pistola, stava perdendo tempo.

Si rialzò avanzando verso l'uomo che era riuscito a procurarsi ciò che la ragazza aveva perso.

Shadow schivò le pallottole che minacciavano più volte di penetrare nel suo petto e farla finita.

Si abbassò gattonando dietro i mobili che le facevano da barriera e in una manciata di secondi si allontanò dall'uomo armato.

Quando raggiunse la cucina si munì di un coltello, lasciato incustodito sull'asse di legno, e svelta lo prese cercando di mirare Sam Coff.

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