16 - Rei (non corretto)

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*** Attenzione: onde evitare che le lettrici inizino a mandarmi a quel paese durante la lettura di questo capitolo, o di mandare a quel paese i miei personaggi, preciso nessuno di essi è razzista. Ci tengo a chiarire fin da subito, inoltre, che in questo capitolo tratto dell'Irlanda e dell'Inghilterra, due Stati che AMO profondamente e che ho intenzione di visitare molto presto - tipo a Ottobre (。♥‿♥。) - ergo lo scambio di battute qui contenute ha finalità differenti da quelle di "smerdare" le due controparti irlandesi e inglesi. Grazie ***

«Aspetta, aspetta, ASPETTA» urla Sid tornando verso la camera. Dopo il pianto liberatorio e lo sfogo della mia migliore amica mi sono detta che era decisamente meglio uscire che restarsene crogiolate in casa a rimuginare sull'accaduto tra lei e Greg.

Così le ho proposto di uscire, ho chiamato Beth e ci siamo date appuntamento di nuovo al Temple Bar, il Pub in cui mi sono ubriacata l'ultima volta. E anche questa volta conto di fare la stessa cosa, ma non voglio assolutamente l'aiuto del poliziotto stasera.

Sidney riaffiora con addosso una delle mie giacche di pelle e mi sorride soddisfatta: «Ora sono pronta» afferma. Usciamo dall'appartamento e non appena richiudo la porta quella di Kayn si apre. Ne esce fuori la stessa ragazza che ho intravisto l'ultima volta, subito seguita dal poliziotto.

«Ciao» mormora la ragazza rivolgendomi un sorriso gentile. Alle sue spalle Kayn mi scocca uno sguardo di sufficienza e saluta Sidney con un'alzata della mano. «Ciao...» saluto entrambi e restiamo tutti fermi a fissarci.

«Per caso è uno di quei giochi in cui il primo che parla o sbatte le palpebre vince qualcosa?» domanda Sid facendo voltare lo sguardo a tutti verso di lei «In quel caso vorrei che il mio premio fosse un abbonamento a Mr. Pettorali e Manette 2017» conclude facendo l'occhiolino a Kayn.

La ragazza dai lineamenti simili a quelli della mia migliore amica scoppia in una fragorosa risata e Kayn scuote la testa incredulo. «Sid...» la ammonisco a denti stretti lanciandole un'occhiata che dovrebbe rimmetterla al suo posto. «Oddio, le tue vicine di casa sono uno spasso! Dovresti proprio presentare loro Alice» prorompe sempre la tizia asciugandosi le lacrime dagli occhi.

Se non erro Kayn ha detto che questa è sua sorella, ma momentaneamente mi sfugge il nome. «Alice? È l'amante segreta di Kayn?» domanda sfacciatamente Sidney avvicinandosi alla ragazza.

«Amante?» domanda confusa quest'ultima e lancia un'occhiata strana a suo fratello. «Alice non è l'amante di mio fratello. Oddio, sarebbe osceno!» esclama arricciando il naso in una smorfia disgustata. «Lei è-»

«Basta così Holly, non è importante che sappiano chi sia. Certa gente ha delle convinzioni che sono difficili da contraddire» la blocca Kayn e si avvia verso le porte del vecchio ascensore in legno e vetro: «Andiamo» ordina a sua sorella che lo fissa con gli occhi sbarrati, ma non protesta e lo segue. Prima che le porte possano rischiudersi sulle due figure sento un «....dirglielo...capirà» mormorato dalla ragazza fasciata in un paio di pantaloni di pelle.

«Questa Alice inizia a starmi sul cazzo» asserisce Sidney senza mai distogliere lo sguardo dall'ascensore. Si volta verso di me e mi rivolge uno sguardo strano «E tu non puoi essere tanto cieca da non renderti conto di come ti mangerebbe viva quel fusto che ti ritrovi come vicino se tu glielo permettessi. Per l'amor di Patrizio, vedi di tornare in te e dare una possibilità a quest'uomo!» esclama scuotendo il capo e senza darmi il tempo di ribattere si fionda giù per le scale.

«A proposito, ora ho capito come fai ad avere un culo della Madonna» aggiunge bloccandosi e girandosi verso di me: «Tutte queste scale portano benefici miracolosi. Da oggi in poi mi impegnerò anche io a non usare più gli ascensori» conclude con una strizzata d'occhio.

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