Capitolo 37.

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CRIS'S POV.

<<Ora hai il permesso di uscire. Cos'hai intenzione di fare?>> domanda mio papà.

Ho passato l'intera notte chiusa dentro questo ospedale a sperare che mi si presentasse una soluzione alla decisione che devo prendere, ossia se uscire veramente con Cameron oppure no. Il mio cuore non fa altro che dirmi di sì, sa bene che solo lui sarà in grado di sostenerlo e di conservarlo in un piccolo cassetto al sicuro dal resto del mondo. Come faccio a pensarlo dopo tutto quello che abbiamo passato? Cameron è cresciuto, ha imparato dai propri errori. Sicuramente non ragiona più come un ragazzino e forse le cose per noi potrebbero andare decisamente meglio.

Poi però c'è la mia testa, che come sempre fa scattare un'allarme nella mia testa. Mi avverte del fatto che mi sono fidata così tante volte che non è detto che questa volta non si ripetano gli stessi sbagli da parte di entrambi.

<< Cris, allora?>> insiste papà.

<< Ho bisogno di uno o due giorni per sistemare delle cose con alcune persone. Non posso tornare immediatamente a Los Angeles, altrimenti rischierei di pentirmene>> rispondo guardando nel vuoto e cercare di riflettere in contemporanea alle cose da dire a Cameron.

<< Certo tesoro, non ti preoccupare. Abbiamo la stanza in hotel per altri quattro giorni. Poi però vieni via con noi. Non mi fido a farti andare in giro da sola se sei in queste condizioni.>> si preoccupa mia mamma.

<< Va bene>> sussurro, e aspetto che i miei genitori escano dalla stanza per andarsi a prendere un caffè. Sono rimasti qui per tutta la notte perché avevano paura che potesse succedere di nuovo qualcosa di grave.

L'unica che resta con me nella stanza è Kate, che sta seduta sulla poltrona accanto al mio letto con gli occhi che lentamente si chiudono. Faccio un piccolo sforzo per scendere dal lettino e comincio a preparare le mie cose, ovvero a mettermi addosso i vestiti che mi hanno portato.

<< Come mai vuoi tornare a Los Angeles? Voglio dire, perché non resti con i tuoi amici o Cameron?>> domanda Kate all'improvviso.

<<Se me ne vado a Los Angeles questo non vuol dire che dirò per sempre ai miei amici. Ci terremo sicuramente in contatto in qualche modo>> rispondo.

<< Sono stati davvero gentili a starti accanto in tutto questo casino! Sai, non me lo sarei aspettata. Almeno, non dopo tutto questo tempo. Pensavo che il tempo fosse in grado di distruggere le amicizie, invece ha fatto esattamente il contrario, le ha mantenute intatte. E non mi stupisco nemmeno tanto della cosa visto tutto quello che avete passato insieme>> parla.

Effettivamente è stato davvero bello rivederli tutti insieme qui con me, dopo tutto questo tempo. Si sono riuniti per cercare di aiutarmi, mettendo per un attimo le loro vite da parte ed è una cosa che apprezzo molto. Non vedo l'ora di vederli per poterli ringraziare.

<< Hai ragione Kate>> dico. << Dai su, muoviamoci a uscire da qui. Sono stata così tante volte in questo posto che non ce la faccio nemmeno più a vederlo.>>

Raccolgo le mie cose, sistemo le coperte sul lettino ed esco da questa stanza. Il corridoio oggi è praticamente vuoto, non c'è nessuno e la cosa mi sorprende un po'.

<< I ragazzi se ne sono andati?>> chiedo a Kate.

<< Sì. Dopo che Cameron li ha avvertiti del fatto che stessi bene, hanno tirato un sospiro di sollievo e sono andati a riposarsi... Cameron no. Lui è rimasto qui in ospedale insieme a Trevor, ma non ho idea di che fine abbiano fatto>> si guarda attorno.

Non riesco ad immaginare Cameron e Trevor che passano una notte intera in ospedale per di più l'uno vicino all'altro. Tra loro non c'è mai stata una grandissima amicizia, anzi, sono sempre stati in conflitto!

Attraversiamo il corridoio di uscita dall'ospedale e quando sono fuori vedo le macchine di Trevor e Cameron, entrambi sono dentro la propria auto con i sedili abbassati che stanno dormendo. La scena che si presenta davanti mi fa sorridere perché sinceramente non mi aspettavo una cosa del genere, sono davvero teneri.

<< Trovati>> sussurra Kate sorridendo.

<< Cris... >> mi chiama qualcuno dietro di me. <<...Sta meglio!>>

Quando mi volto vedo Ben, che con fiatone di ferma davanti a me per cercare di capire se io sia reale o no. Assomiglia gli occhi per mettermi a fuoco e dopo qualche secondo mi abbraccia, come se non fosse successo assolutamente nulla.

Sentire il suo profumo mi fa venire la nausea, se non si allontana in pochi secondi giuro che rischio di prenderlo a schiaffi. Mi ha tradita, l'ho trovato a letto con un'altra ragazza, una mia ex compagnia di università tra l'altro, e la sua stupida scusa è stata "Posso spiegare". Ma cosa ci sarebbe mai da spiegare in una situazione del genere?! Assolutamente nulla, se non il fatto che tutto ciò che mi aveva detto e promesso erano solo parole buttate al vento.

<< Che cosa stai facendo?>> domando, vedendolo ancora attaccato a me. << Allontanati immediatamente.>>

<< Ma amore, cosa ti prende? Adesso stai meglio, giusto? Non ti ricordi che mi hai perdonato?>> chiede con uno strano luccichio nei suoi occhi.

Ma pensa veramente che io sia così tanto stupida da credergli? Qualcuno l'ha avvisato del fatto che ho recuperato interamente la memoria e che so benissimo che quelle parole non sono mai uscite dalla mia bocca?

<< E quando l'avrei fatto? >> la domanda mi sembra più che lecita, ma non ricevo una risposta perché a quanto pare lui preferisce cambiare argomento.

<< Cris, so di aver sbagliato e di aver fatto il coglione...>> comincia, ma io lo blocco subito.

<< L'hai fatto eccome. Tre anni di tradimento. TRE. Te ne rendi conto? Ma non ti senti una persona schifosa dopo tutto quello che hai fatto? Dove hai anche solo trovato il coraggio di presentarti qua e di addirittura riuscire a guardarmi negli occhi? >> Dico. << E menomale che la volta in cui mi avevi proposto di sposarti ho rifiutato, altrimenti non so come avrei affrontato tutto questo>>

<< L'avremmo affrontato allo stesso modo. Chiarendo le cose e tornando ad essere la splendida coppia di prima>>

<< Per coppia intendi una coppia da tre? E chiarendo la situazione? C'è veramente qualcosa da chiarire a questo punto? Perché a me la situazione sembra più che chiara: non voglio più vederti. Sparisci dalla mia vita e non farti mai più rivedere. >> alzo la voce.

Sta zitto e non dice più nulla. Si limita a guardarmi e a cercare di capire i miei pensieri, come se fossero così tanti folli. Il vero pazzo in questo caso è lui, che tenta in tutti i modi di convincermi a tornare con lui quando sa benissimo che non ne sarei capace visto il casino che ha combinato.

<< Tanto ne sono sicuro che ci rivedremo e che cambierai idea su tante cose. In tal caso, sai bene dove trovarmi. Io sarò lì ad aspettarti>> la sua risposta mi stupisce. Non mi aspettavo che ragionasse in questo modo.

<< Certo, saprò dove trovarti. Ma in tanto resta lì, lontano dalla mia vita>> solo le ultime parole che mi sente pronunciare prima di voltarsi e di andarsene via da qui.

Resto in silenzio, ancora scossa dalla conversazione inverosimile che ho appena avuto. Non me l'aspettavo da lui.

<< Hai fatto bene Cris. Quello che ha fatto ha solo confermato il fatto che è sempre stato un verme. Hai solo perso tempo con lui. Ora sta a te recuperarlo con una persona migliore>> suggerisce mia sorella.

N/A:

Non vedo l'ora di vedervi oggiii 💘
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MY DILEMMA IS YOU 4 (+ Cam's Pov)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora