Capitolo 33.

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CAMERON'S POV.

Dove diamine è finita? Perché non è qui? Austin è uscito dallo spogliatoio quindi avevo dato per scontato il fatto che l'avesse lasciata qui, da qualche parte, nello sgabuzzino. Sarebbe stato il posto ideale per farle del male... Ma allora dov'è? 

Continuo a guardarmi attorno e cerco di captare con lo sguardo qualsiasi cosa che possa anche lontanamente assomigliare al corpo di Cris. 

<< Cam, muoviti. Rischi di non tornare più indietro se resti là dentro ancora di più >> tossicchia Nash in lontananza. 

Non posso andarmene via senza di lei. E se fosse qui da qualche parte? Se fosse svenuta e con tutto questo fumo non fossi in grado di vederla?

<< Cam, Cris non è qui, andiamocene>> sento la voce di Sam.

Non l'hanno trovata. Cosa faccio? Il mio corpo è paralizzato in questo momento. Le mie gambe sembrano incollate al pavimento, il mio corpo irrigidito e la mia testa non riesce a connettere i pensieri che mi stanno invadendo. La sola idea di lei, che scompare per sempre dalla mia vita, mi manda in tilt. 

' Cris, dove sei?' è l'unica cosa che la mia testa riesce a pensare. 

Sono pronto ad andarmene, a lasciare questo posto e vivere con il senso di colpa per il resto della mia vita per essermene andato senza prima aver controllato ogni singolo centimetro di questa stanza. Ma posso fare qualcosa di più? Posso continuare a mettere a rischio la mia vita?

La risposta arriva subito quando il mio sguardo riesce a vedere tra le fiamme,e che ormai stanno circondando la stanza, Cris. Il suo corpo giace per terra. Non so se sia ferita o altro... So solo che devo andare a salvarla. 

Corro nella sua direzione con la sola intenzione di portarla via da qui, e appena arrivo davanti a lei, osservo per qualche secondo il suo volto ferito e la prendo in braccio. Cerco di allontanarmi il più velocemente possibile da questo posto, prima me ne vado e prima è sicuro che Cris starà meglio.

<< Cameron>> esulta Cloe quando mi vede uscire dallo spogliatoio.

<< Avanti, muoviamoci ad andare via da qui... >> dice subito Taylor.

Tenere in braccio Cris e correre cercando di inspirare il meno possibile tutto il fumo che ci circonda sono due imprese che mi sento di portare a termine.Non posso mollare, devo farcela.

Quando mi vedo sano e salvo fuori dalla scuola, e il suono delle sirene dell'ambulanza cominciano a farsi sentire sempre di più, tiro un sospiro di sollievo. Non smetto di correre, ma anzi, aumento il passo per raggiungere un medico e dirgli che la ragazza tra le mie braccia ha bisogno di aiuto. Un'altra volta.

<< La porti in ospedale, la prego, il prima possibile. Ha bisogno di essere curata>> avverto il medico, ma vedo dalla faccia che ha che sa benissimo ciò che deve fare.

<< Non si preoccupi>> mi dice e prende Cris. 

<< La scuola... La mia scuola>> si sente la voce della preside. 

Quando mi volto, noto la parte destra dell'edificio completamente sommersa dalle fiamme. La palestra e soprattutto i dormitori saranno inaccessibili per tantissimo tempo. L'unica parte intatta sarà quella delle aule, se i vigili del fuoco riusciranno a frenare l'avanzata del fuoco. 

Vedere quella che io consideravo 'una prigione' andare in fiamme, non mi dà così tanta soddisfazione come immaginavo. D'altronde, la scuola è un po' come un album di ricordi. Ciascuna classe mi ricorderà sempre qualcosa.

<< Ce la siamo cavata per un pelo>> sussurra Cloe accanto a me.

<< Saremmo diventati dei giganteschi pop corn>> commenta Taylor, e adesso è impossibile non girarsi nella sua direzione per fargli capire che non è il momento adatto per le sue battutine.

<< Come facevi a sapere che Cris fosse là? Abbiamo guardato bene, eppure non abbiamo visto nulla>> chiede Nash.

<< Me lo sentivo... >> sussurro, ripensando al momento in cui pensavo di voler mollare tutto.

<< Austin... Ma come diamine è possibile che dopo tutto questo tempo sia ancora così determinato nel voler uccidere Cris? Pensavo che una volta tornato, le cose sarebbero cambiate>> dice Sam.

<< Vedi Sam, certe persone non cambiano mai. Hanno sempre le stesse stupide idea in testa. In questo caso, Austin vuole solamente mettere fine alla sua stupida storia con Carly>> suggerisce Cloe. 

<< Sì, ma perché continuare dopo tutto questo tempo? E se Cris non fosse stata qui? Sarebbe andato in giro per il mondo a cercarla?>> domanda Sam.

<< Vuole uccidere Cris per ferire me. In quel caso l'avrebbe lasciata stare e sarebbe passato a qualcun altro>> intervengo. 

Mi capita spesso di pensare che, se non fosse stato per me, Cris non si sarebbe mai trovata ad affrontare tutti questi problemi. Molte delle cose che sono successe, sono per colpa mia e questa non me la perdonerò mai. 

<< Cosa facciamo adesso? Cris sta tornando in ospedale e noi non abbiamo risolto proprio nulla>> dice Taylor, e ha effettivamente ragione. Non abbiamo ancora concluso nulla e la cosa mi turba non poco. Ho ancora qualche settimana a disposizione prima di dover tornare a New York e, non appena ci penso, nella mia testa è come se si stesse attivando un orologio che a ogni singolo secondo mi ricorda che il tempo sta scadendo e che io mi devo dare da fare.

<< La raggiungiamo in ospedale, mi sembra ovvio. Non possiamo starcene qui, con le mani in mano. Dobbiamo in tutti i modi cercare di farle recuperare la memoria>> rispondo.

Non posso arrendermi, no. 


N/A: 

Primo aggiornamento della serata ❤️

Tra poco, il secondo 😌

MY DILEMMA IS YOU 4 (+ Cam's Pov)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora