Capitolo 36.

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CRIS'S POV.

<< Cris, prendi la palla>> mi disse Cass...

Sono più che consapevole che questo sia soltanto un sogno, ma che preannuncia la mia morte o che semplicemente mi fa tornare in mente ricordi del passato?

Non ero brava a giocare a pallone, ma con Cass e Trevor era praticamente l'unica cosa che potevamo fare, perché giocare a scacchi a loro non piaceva. Di conseguenza, la maggioranza vinceva, quindi mi toccava adattarmi a qualsiasi cosa volessero quei due.

La palla veniva nella mia direzione, ma a differenza di come ricordavo io, questa volta sfiorò le mie mani e finì dritta sul mio petto, facendomi mancare il respiro. Cass non aveva una forza eccezionale, ma quello era un sogno e di conseguenza sarebbe potuta capitare qualsiasi cosa.

Non caddi subito a terra, il mio corpo stava volteggiando in aria come se fosse leggero leggero, e ci mise davvero tanto a toccare terra. Ma quando lo fece, mi sentii mancare il respiro una seconda volta.

Chiusi gli occhi, e quando li riaprii mi trovai in un parco. Attorno a me c'erano i miei amici, Cloe, Sam, Nash, Cameron, insomma tutti. Ma nei loro sguardi non si leggeva alcun tipo di emozione positiva, solo tristezza e sensi di colpa.

Ricordo quel giorno; mi avevano detto del piano che stavano portando avanti da molto tempo. Ma perché la mia testa vorrebbe mai ricordarmi una cosa del genere? Perché dovrei rivivere uno dei momenti più brutti della mia vita? Forse per avvertirmi del fatto che, se mai avessi aperto gli occhi, sarei dovuta stare attenta a quelle persone.

Le loro labbra si muovevano, a rallentatore, ma non sentivo alcun suono provenire dalla loro bocca. Ero circondata dal silenzio. Eppure mi sembrava di capire comunque qualcosa, altrimenti non mi sarei alzata in piedi e non me ne sarei andata via con il respiro che mancava per la terza volta.

<< Cris...>> sentii sussurrare il mio nome. Quando mi voltai vidi la mia migliore amica Cass. Mi venne incontro e mi strinse in un caloroso abbraccio. Non riuscivo a crederci, ma lei sembrava davvero reale. << Fidati di me, andrà tutto bene>> sussurrò.

Ed è così che mi ritrovo ad aprire gli occhi e ad accorgermi del fatto di essere finita in ospedale di nuovo in pochissimo tempo. Austin... È ancora libero, circola per la città come se niente fosse.

<< Eccoti, finalmente>> sussurra accanto a me un infermiere. Il forte mal di testa che mi ha accompagnata per buona parte della mia permanenza qui sembra essere finalmente sparito ed è un grandissimo sollievo.

<< Sono a Miami?>> domando, per accertarmi che magari sia tutto uno scherzo. Almeno, io lo spero. Vorrei davvero che non fosse successo nulla e che Ben si fosse rivelato il ragazzo che avevo pensato potesse essere.

<<Si>> dopo questa risposta spariscono quasi tutte le mie speranze. Allora è tutto vero, e io sono qui con Cameron  e i ragazzi, che sicuramente saranno fuori da questa stanza in attesa di avere qualche risposta da parte dell'infermiere. << Vuoi che faccia entrare qualcuno? I tuoi genitori stanno arrivando, saranno qui tra poco. Ma intanto ci sono alcuni tuoi amici>>

Non faccio nemmeno in tempo ad aprire bocca perché vengo interrotta da Matt che entra nella stanza e tira un sospiro di sollievo:<< Menomale>> si avvicina a me:<< Come stai? Va tutto bene? Ti ricordi chi sono?>>

<< Certo Matt... Ricordo tutto...>> dico.

<< Tutto? Anche la tua vita qui, a Miami, durante il liceo?>> domanda.

MY DILEMMA IS YOU 4 (+ Cam's Pov)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora