If I could Fly

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If I could fly I'd be coming right back home to you

  I think I might give up everything, just ask me to



È passata una settimana e Federico sta già per fare una stronzata, almeno secondo Ed. È passata una settimana in cui il biondo non ha fatto altro che starsene sdraiato sul letto o sul divano, con addosso la felpa di Benjamin, quella che ha preso di nascosto dal suo armadio prima di andare via perchè aveva necessità di portare con sè qualcosa di suo, qualcosa con il suo odore. Eleanor pare abbia preso residenza a casa loro, visto che è sempre lì con una scusa o un'altra, mentre Ed cerca in tutti i modi di distrarlo, invitandolo ad uscire o proponendo di guardare qualche film, il tutto con scarsissimo successo. Federico non fa altro che osservare il disegno che gli ha fatto Benjamin, ormai ridotto piuttosto male, o ascoltare musica che inevitabilmente lo fa piangere.

La stronzata che sta per fare riguarda il fatto che tra poco meno di un'ora uscirà con Tom. Ha raccontato ai suoi amici tutto quanto la sera in cui Ed gli ha chiesto spiegazioni, una serata decisamente da dimenticare, sono andati entrambi su tutte le furie e hanno minacciato di chiamare la polizia, ma Federico alla fine è riuscito a calmarli dicendo che ci avrebbe pensato lui. Ecco, la sua soluzione è stata quella di chiamare il ragazzo e proporgli di vedersi per chiarire le cose, ovvero intende dirgli che non è interessato e non ha la minima intenzione di vederlo ancora. Ovviamente, i suoi amici gli hanno detto che era pazzo se pensava che lo avrebbero lasciato uscire da solo con quello psicopatico, ma alla fine li ha convinti anche in questo, promettendo di restare in zona e a portata di telefono.

"Continuo a non essere d'accordo" borbotta Ed entrando in salotto, dove Federico sta...bè sta semplicemente seduto sul divano come al solito.

"Ecco neppure io" coglie l'occasione Eleanor, che si sta mettendo lo smalto nero, cosa che ha allarmato Federico non poco, ma non le ha detto nulla.

"Sentite" sbuffa "gli dirò solo che deve piantarla di cercarmi, non succederà nulla, andremo allo Starbucks all'angolo, non c'è nulla di cui preoccuparsi"

"Se non torni entro mezz'ora chiamo la polizia" decreta la mora soffiando sopra le unghie smaltate di fresco.

"Esagerata" commenta il biondo, ma proprio in quel momento suona il campanello e la ragazza non ha modo di ribattere, Federico si alza svogliatamente dal divano e alza il citofono "si, scendo subito"

"Bè almeno fallo aspettare qualche minuto" esclama Eleanor "ma devo proprio insegnarti tutto" scuote la testa scioccata, ma il biondo non le dà ascolto, afferra un giubbetto di jeans visto che il tempo non pare dei migliori ed esce facendo un cenno di saluto ai due.

Non appena mette piede fuori dal portone una ventata d'aria fredda lo fa rabbrividire leggermente, si volta scostandosi i capelli che gli sono finiti sugli occhi e vede Tom in piedi accanto a lui, con le mani in tasca e l'espressione leggermente colpevole.

"Ciao Fede" alza una mano in segno di saluto, ma non osa fare altro. Federico lo osserva, i capelli sono più lunghi di come li ricordava e i ricci risultano più marcati, gli occhi chiari sono belli esattamente come prima e per il resto nulla è cambiato, indossa dei jeans blu scuro abbastanza aderenti e un giacchetta color ocra, sopra un maglioncino leggero panna. È sempre piacevole da guardare, ma quella sensazione di ammirazione e il fascino che trasmetteva ora sono completamente spariti per Federico.

"Ciao" replica in tono piatto "andiamo a bere un caffè" decide avviandosi lungo il marciapiede con passo lento.

"Allora...ehm...Ed mi ha detto che eri via quest'estate...hai fatto una bella vacanza?" cerca di iniziare una conversazione dopo aver ordinato per entrambi e aver preso posto ad un tavolino appartato.

Driving down the 101 - [Fenji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora