Moments

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"Abbiamo passato tutto il pomeriggio al mare, la sabbia era così bollente che abbiamo dovuto saltellare fino all'acqua o ci saremmo bruciati i piedi ed era trasparente e chiara, come un cristallo azzurro e sentivamo gli spruzzi sulla nostra pelle accaldata. Ti ho detto che non volevo entrare, ma mi hai guardato e hai sorriso e ho capito che ero fregato. Mi hai spinto dentro e hai riso, era fredda, ma poi è diventata piacevole e rinfrescante e il sole brillava nel cielo riflettendosi sulla superficie in giochi divertenti. Ti sei buttato e abbiamo giocato, siamo andati sott'acqua per vedere i pesci, gli occhi bruciavano, siamo tornati su ridendo con il fastidio del sale sulle labbra e sulla pelle. Hai provato a buttarmi sotto con la testa ma io ero più forte e ho provato a buttarti sotto con la testa e ci sono riuscito, ti sei arrabbiato ridendo e mi hai schizzato tanto. Abbiamo riso. Il sole era bollente e mi hai portato un gelato alla fragola e non so come facevi a sapere che volevo proprio quello, le labbra erano rosse e gli occhi ancora più chiari tanto forte era la luce. Erano le cinque e dormivi, i capelli sul viso e una mano appoggiata sulla pancia, è rimasto il segno e io volevo spostarla, ma non sapevo se potevo toccarti e sono  solo rimasto a guardare. Avevi un piccolo sorriso sulle labbra e anche io. Mi hai chiesto cosa c'era secondo me dopo l'orizzonte e io ci ho pensato e ti ho detto che probabilmente c'era il Giappone, ma lontano o forse qualche isola in mezzo, una di quelle dove non c'è niente, solo la sabbia, le piante e il mare blu, ti sei messo a ridere, non era quello che intendevi e l'avevo capito, ma non era facile rispondere siamo stati in silenzio. L'orizzonte. Forse è dove non puoi arrivare. Forse è da dove non puoi più tornare indietro. Forse dipende dai punti di vista."

Il sole è ancora alto nel cielo, ma sta scendendo sempre più verso la linea dell'orizzonte proiettando sulla sabbia dorata ombre via via più lunghe. Il mare azzurro scuro è calmo e piatto, quasi uno specchio color acquamarina, se non fosse per le leggere spruzzate di bianco causate dalle barche che procedono lentamente verso il largo e dai pochi bagnanti rimasti che si stanno ancora divertendo in acqua. Su due teli colorati due ragazzi sono stesi al sole, ancora con i residui di una recente nuotata, alcune goccioline, poche visto il caldo insistente, scivolano sui loro petti nudi seguendo i muscoli ben definiti di entrambi per andare a raccogliersi sul tessuto spugnoso sotto i loro corpi. Uno dei due sta giocando distrattamente con una mano nella sabbia ancora calda, anche se non rovente come qualche ora prima, mentre osserva l'altro che sta dormendo, o forse sta solo riposando gli occhi dalla forte luce del sole che li ha colpiti per tutta la giornata.

"È arrivato il momento" mormora con voce leggermente roca e impastata uno dei due, quello con il ciuffo biondo e i numerosi tatuaggi sulle braccia. Alla fine non stava dormendo.

"Il momento di cosa?" replica l'altro aggrottando la fronte arrossata dal sole, e dire che passa le sue giornate all'aperto da circa un mese e si era già abbondantemente abbronzato.

Federico salta su a sedere inaspettatamente con un sorriso furbo dipinto sulle labbra "il momento di dirmi dove andiamo stasera" esclama.

"Cioè hai passato tutto il pomeriggio a pensarci?" chiede Benjamin stupito "pensavo te ne fossi dimenticato"

"Scherzi, amo le sorprese" poi pare ripensarci "in realtà le odio perché la curiosità mi uccide, ma allo stesso tempo sono elettrizzato" spiega ingarbugliandosi con le parole.

"D'accordo, andiamo allora" cede il moro iniziando a mettere via tutte le sue cose.

"Ma ho tutto il sale addosso e nei capelli, guarda che schifo" si lamenta il più piccolo "a te non dà fastidio?"

"Io sono andato a sciacquarmi mentre tu fingevi di dormire, così sono già asciutto ora" spiega soddisfatto.

"Grazie, potevi dirmelo" si imbroncia "vado ora" decide portando con sé l'asciugamano blu. Quando torna trova il moro già cambiato, con addosso un semplice paio di jeans corti e una maglietta nera, si scrolla l'acqua dai capelli il più possibile e si guarda intorno cercando di capire dove può mettersi i vestiti asciutti.

Driving down the 101 - [Fenji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora