Up All Night

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"Amore" lo chiama Federico, è mezzo sdraiato a pancia in giù con le braccia appoggiate al petto di Benjamin, che giocherella in silenzio con i suoi capelli, sono ancora sdraiati tra i cuscini in salotto e fuori la tempesta non accenna a smettere.

"Dimmi" sorride il moro.

Il più piccolo assume all'improvviso un'espressione furba, come se avesse appena avuto un'idea, e scatta in piedi, suscitando una reazione indispettita dell'altro che "ehi ehi dove vai?" chiede mentre fa vagare lo sguardo sul suo corpo nudo.

"Arrivo subito" replica e corre al piano di sopra, tornando pochi minuti dopo con la macchina fotografica in mano "voglio fare delle foto" dice allegramente stendendosi di nuovo accanto al moro.

"Dai amore, ho la faccia stravolta" ridacchia facendogli spazio tra le gambe, ma Federico non si arrende, si posiziona con il viso nella sua direzione, avvicina la macchina fotografica al viso e si prepara a scattare.

"Sei bellissimo" sussurra mentre preme sul pulsante più di una volta, da diverse angolazioni.

Benjamin ride per poi iniziare a fare delle facce buffe, facendo ridere anche il biondo, "dammi qua ora" gliela toglie dalle mani e inizia a scattare a sua volta "dovresti fare il modello" commenta mentre lo fa posizionare tra le coperte, mordendosi il labbro.

"Ma smettila" replica Federico sorridendo e proprio in quel momento Benjamin scatta, catturando sulla pellicola il luminoso sorriso del più piccolo.

"Voglio stare sveglio tutta la notte" decide riposizionandosi tra le gambe del moro.

"Tutta la notte? E cosa pensi di fare per tutta la notte?" Benjamin lo prende per la vita e lo porta più vicino.

"Oh be" sorride furbo, si volta e lo bacia posizionandosi le mani sulle spalle per tenersi su.

"Mh" il moro fa scorrere le mani lungo tutto il suo busto, stringendo forte all'altezza dei fianchi per spingerselo contro.

"In realtà volevo solo parlare con te" ridacchia allontanandosi leggermente da Benjamin, che emette un mugolio insoddisfatto e "parlare?" borbotta e gli morde il collo "e di cosa vuoi parlare?" chiede mugugnando e leccandogli piccole porzioni di pelle nella zona della clavicola.

"Mi è difficile parlare se tu mi tieni le mani sul culo" lo riprende Federico ridendo "guarda che mi rivesto" lo ammonisce poi.

"Non ci pensare nemmeno" replica scandalizzato "d'accordo, cercherò di trattenermi" acconsente poi facendo scivolare le mani più in su verso la schiena.

Federico si riposiziona in modo da stare un po' più comodo e si copre meglio con la coperta, la tempesta ha fatto scendere la temperatura di parecchio anche in casa, poi si morde il labbro "volevo parlare di te".

"Di me?" gli fa eco Benjamin confuso "non c'è nulla da dire"

"Si" riprende "volevo parlare di quello che vuoi fare...intendo...se non ti piace economia, cosa vorresti fare? Non per forza l'università" spiega torturandosi le dita, ha paura di una reazione nervosa da parte dell'altro "anche in generale, tipo un lavoro o...insomma..." si impappina. 

Benjamin sbuffa leggermente "amore, è bello che tu pensi a me..." sorride accarezzandogli i capelli "ma non preoccuparti troppo, usa la tua testolina per altre cose, per raggiungere i tuoi obiettivi..."

"Lo faccio" ribatte "ma...penso anche a te...voglio che tu sia felice" ammette "te l'ho detto, potrei sopportare di stare lontano da te per un po' sapendo che stai facendo qualcosa per te, qualcosa che ti piace"

"Sei speciale" soffia il moro lasciandogli un bacio sulla fronte, poi riprende il discorso che stavano facendo "io...non lo so..."

"Dai Ben ci sarà qualcosa che ti piace, che ti appassiona..." insiste Federico.

Driving down the 101 - [Fenji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora