Butterflies and Hurricanes

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"Ben" Federico ha ancora due dita sotto il mento del fratellastro, che però non lo guarda, anzi, tiene gli occhi rivolti verso il basso e la testa girata da un lato "hai capito quello che ti ho detto?"

Il moro gli mette una mano sul braccio per farlo finalmente allontanare "si" dice solamente senza alzare lo sguardo.

Una goccia gli colpisce lo zigomo affilato mentre un tuono rimbomba in lontananza.

"Mi dispiace che tu l'abbia scoperto così" attacca Federico "io non sapevo nemmeno se dirtelo, però quando l'ho vista...insomma...mi ha stupito, mi sembrava una ragazza tanto carina e invece, bè, ci sono rimasto un po' male, anche se non sono io a doverci rimanere male, ma tu ovviamente...e non volevo dirtelo all'inizio, però poi ci ho pensato e mi è sembrato giusto...quindi..." snocciola velocemente senza quasi nemmeno respirare e ignorando le tre o quattro goccioline che ha sentito cadere sulla pelle.

"Smettila" lo interrompe Benjamin con tono piatto, ma tagliente, alza gli occhi finalmente e Federico assume un'espressione confusa, ha lo sguardo duro e cupo.

"C-cosa?" le gocce stanno diventando sempre più frequenti.

"Ti ho detto di smetterla di parlare" ripete per poi avvicinarsi "te lo dico un'altra volta in caso non fossi stato abbastanza chiaro, devi farti gli affari tuoi" scandisce a due centimetri dal suo viso.

Gli occhi sono ridotti a due fessure, ma tra le ciglia folte Federico riesce comunque a cogliere qualche sprazzo di quell'azzurro troppo simile al colore del mare, ha la mascella tirata e questo non fa altro che mettere ancora più in risalto i suoi lineamenti duri, ma allo stesso tempo eleganti, una leggera sfumatura di rosso gli colora entrambe le guance, su fino agli zigomi affilati, le labbra, bè, Federico ne era rimasto affascinato fin dall'inizio, sono rosse e tese, ma pur sempre un capolavoro. Il biondo è ammaliato da ogni più piccolo dettaglio del viso di Benjamin, ma allo stesso tempo è confuso, offeso e anche piuttosto irritato, non capisce cosa passi per la testa del fratellastro, non capisce nulla di ciò che sta accadendo, non capisce il perché del suo astio nei suoi confronti. Gli ha solo detto ciò che ha visto, e certo può far male, ma non è certo colpa di Federico se la sua ragazza lo tradisce, non è giusto che se la prenda con lui, non lo accetta.

Sta ormai piovigginando piuttosto forte quando i due ragazzi smettono di fissarsi a due centimetri l'uno dall'altro a causa del più alto che spinge l'altro allontanandolo.

"Si può sapere che problema hai?" sbotta.

"Non ho nessun problema" ribatte il moro scrollando le braccia "o meglio, non avevo nessun problema" sottolinea.

"Ti ho solo detto quello che ho visto" insiste Federico passandosi una mano tra i capelli ormai resi umidi dalla pioggia.

"Non te l'ha chiesto nessuno" ho uno sguardo arrabbiato e scuro, ma il biondo non intende certo farsi intimidire in quel modo.

"Bé scusa, l'ho solo fatto per te" Benjamin scoppia a ridere amaramente "per me? E che te ne importa di me?" ormai sta piovendo forte e i tuoni sono sempre più vicini, sente la maglietta appiccicata al petto e qualche goccia scivolare giù lungo la schiena.

"Nulla a questo punto" afferma con tono tagliente.

"Bene, siamo d'accordo allora" Benjamin ha i capelli fradici appiccicati alla fronte, l'acqua gli corre lungo il viso e forse con essa è scesa anche una lacrima, ma è impossibile dirlo con certezza.

"Bene" restano li per quelle che sembrano ore, sotto l'acquazzone, con il cielo che sembra fare a cazzotti con sé stesso così come i loro occhi, entrambi solitamente azzurri e luminosi, ma ora grigi e accesi solo dai lampi di rabbia.

Driving down the 101 - [Fenji]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora