Capitolo 4: Intrugli

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La maggior parte dei Serpeverde detestava Pozioni e l'unico motivo era che la lezione si svolgeva insieme ai Grifondoro.
Severus non rientrava affatto in quella maggioranza. Erano passate poche settimane dal suo arrivo ad Hogwarts e, nonostante un inizio deludente, il piccolo si stava iniziando ad ambientare. Aveva degli amici, più di quanti non ne avesse mai avuti, e i professori tessevano le sue lodi. Solo una cosa era in grado di rovinargli la giornata e corrispondeva al nome di James.
Proprio in quel momento, il fastidioso bambino stava bisticciando con Alice Pupp per ottenere il posto vicino a Lily, la quale era rossa dalla rabbia. Severus sorrise tra sé e sé: sapeva bene che Lily detestava i prepotenti. James aveva iniziato a mostrare interesse per lei nell'esatto momento in cui aveva capito che era ciò a cui Severus teneva davvero. Il suo dispetto però stava fallendo miseramente, per la gioia di Severus. Questi sussultò quando vide Lily staccarsi dai Grifondoro per andare a sedersi a fianco a lui, sbuffando. I Serpeverde iniziarono a bisbigliare tra loro indignati ma bastò un'occhiata per zittirli.
"Insopportabile, quel James" commentò Severus.
"Mi chiedo come abbiano potuto metterlo in Grifondoro" si domandò Lily roteando gli occhi al cielo. In quel momento entrò in classe il professore di Pozioni, un certo "Lumacorno".
Aveva uno sguardo vispo marcato da folte sopracciglia. Passò parte dell'ora a raccontare di come era quasi morto andando a procurarsi delle particolari radici che sarebbero poi servite per quella lezione. Visto che gli studenti avevano fatto grandi progressi in poco tempo, aveva deciso di proporre una pozione diversa dal solito, quel giorno. Li aveva però sopravvalutati, perché non passò molto che i calderoni iniziarono ad esplodere, man mano che venivano aggiunte le radici. Severus sentì il bambino amico di James esclamare "Stupida radice! Non si taglia" e James rispondere "Non importa, mettila dentro intera".
Il dialogo fu seguito dall'ennesima esplosione, segno che non era stata una buona idea non seguire le istruzioni.
Severus prese in mano la radice e se la rigirò tra le mani. In questo modo poté notare che l'interno era spugnoso, ma la corteccia era impenetrabile.
"Sev, lascia stare" suggerì Lily, preoccupata dalla reazione delle pozioni degli altri. Severus non le rispose, concentrato ad analizzare la situazione. Quindi prese una pinza e la conficcò nella parte spugnosa della radice, per poi sfilarla dalla corteccia. La appoggiò sul tavolo e mise via le pinze, vicino alla corteccia vuota.
Lily sbarrò gli occhi, prese il coltello e provò a tagliare, questa volta riuscendoci. Una volta sminuzzata e pestata nel mortaio, la fine polvere di radice fu lasciata cadere nel calderone, dove assunse un colore bluastro. L'intruglio ribollì ma poi si calmò. Con tempismo, il professore iniziò a passare tra i banchi. Superò le prime file senza smettere un attimo di scuotere la testa, poi si fermò davanti a Lily e Severus.
"Per la barba di Merlino, forse voi due avete fatto qualcosa di buono. Date qua, devo verificare". Il professore travasò l'intruglio in un'ampolla con annesso vaporizzatore e ne spruzzò qualche goccia su una piccola pianticella rinsecchita che teneva sulla scrivania.
La piccola pianta gorgogliò, si allargò e tremolò, e infine crebbe a dismisura invadendo la stanza. I ragazzini si ritrassero e qualcuno cacciò un urletto. Il professore annuì e, a incantesimo finito, si complimentò con Lily e Severus, segnandosi su un taccuino i loro nomi.
Poi borbottò "Signorino Black, vada a chiamare il professore Beery, dovrebbe essere nella serra. Va bene anche la sua assistente, la signora Sprite". Il bambino con i capelli lunghi, amico di James, scattò in piedi e partì in corsa.
"La lezione è finita" annunciò il professore.
Lily diede un buffetto sulla spalla di Severus e tornò dai suoi compagni Grifondoro.
Il suo sorriso si spense.

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