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Camminavo sul vialetto di ciottoli dell'ospedale, sul fianco dell'edificio in tutta fretta, ansiosa di arrivare da Cameron; ma anche in estremo ritardo!
In genere sono una persona puntualissima, ma quelle flessioni mi hanno stravolta, e per togliere il puzzo di sudore c'è voluta una eternità.
L'imponente edificio bianco sminuiva tutte le casette lì intorno, di un colore simile al rosa ma anche all'arancione, e il verde del prato faceva contrasto con il viola e dei cespugli.
Entro in fretta oltrepassando tutte le infermiere e dirigendomi subito nella stanza di Cameron. Da fuori sento la sua voce insieme a quella di un infermiera

Cameron: avanti, vai avanti, si così così oddio

Lo sento dire con la voce tremante

Infermiera: così va bene

Cameron: non sai usarlo, devi essere più convinta

Infermiera: sto cercando di fare il mio meglio, un conto è farlo agli altri e un conto è farlo se stessi

Cameron: ma dimmi è la prima volta che lo fai?

Rimango con la bocca semiaperta e gli occhi socchiusi per la confusione. Ma cosa stanno facendo?? Apro lentamente la porta ed entro. Non voglio vedere cosa sta succedendo, ma per la curiosità i miei occhi rimangono aperti. Entro e ... ehm cosa?
L'infermiera impacciata cercava di grattare la schiena di Cameron con una manina di legno, mentre Cameron teneva gli occhi chiusi e concentrati per capire dove fosse il punto esatto del prurito sulla schiena. D'impatto mi metto a ridere, e Cameron e l'infermiera si girano di colpo. Intanto io continuo a ridere, e i loro sguardi sono sempre più perplessi

Cameron: cosa stai facendo?

Scuoto la testa e con la mano gli mimo un 'lascia perdere'. Mi siedo sulla poltrona di fianco al letto e l'infermiera, ancora un po' stranita, si dirige verso l'uscita. Quando sentiamo la porta chiudersi, Cameron immediatamente dice

Cameron: sul serio a cosa stavi pensando??

Mi chiede con un mezzo sorriso

Ariana: no no, meglio se lasciamo perdere. Comunque che hai fatto oggi, a parte farti grattare la schiena?

Gli dico togliendomi la felpa e posando la borsa per terra

Cameron: bah niente di entusiasmante, ho giocato a scarabeo con il mio vicino di stanza Reed e poi ho ideato un piano geniale

Ariana: su cosa?

Cameron: ora capirai. Allora, io, pur essendo inchiodato qui al lettino, sto bene, insomma ho subito di peggio ...

Ariana: ... di tre proiettili di cui uno allo stomaco?

Cameron: be .. si

Ariana: del tipo? aspetta ce l'ho: un proiettile ti ha sfiorato la testa ed è per questo che sei così stupido, oh mio dio Cameron, che tragedia!

Cameron: ha ha simpatica, a stare con me e Douglas stai diventando fin troppo ironica e sarcastica

Ariana: forse può darsi, ma vai avanti con il tuo piano geniale

Cameron: allora la sera qui ci sono soltanto tre infermiere che girano nel mio reparto. Quella che ci prova con tutti se la prende Douglas e si nascondono in un posto appartato per loro due, poi quella alla reception tenne devi occupare tu, e l'altra io. In sostanza

Ariana: aspetta aspetta aspetta ... il piano sarebbe quello di farti uscire dall'ospedale?

Cameron: si perché?

Ariana: scusa non basta avvisare del proprio ritorno a casa e firmare qualche documento?

Cameron: si può darsi, ma questo è più divertente.

Dice ridacchiando

Cameron: si quindi, stavamo dicendo: tu la distrai dicendo di essere incinta e che devi partorire

Ariana: ti rendi conto di quanto sia stupido? Non ho il pancione da donna incinta

Cameron: si vabbè mangi un po' bevi tanta acqua e poi gonfi un po' la pancia. Mi è venuta questa idea da un programma televisivo, dove questa ragazza non sapeva di essere incinta perché la pancia era inesistente!

Lo guardo corrucciata per capire se mi sta prendendo in giro o se è serio

Cameron: smettila di guardarmi in quel modo, okay? Devo continuare il piano

Ariana: oh signore

Cameron: quindi, due infermiere sono fuori gioco. Manca l'ultima. Questa è anche la più divertente. Lei mi porterà da mangiare la zuppa di asparagi, quando si girerà, metterò dentro un sonnifero potente rubato qui nell'ufficio del capo dottore, o come cavolo si dice, metterò in atto il mio spettacolo e poi boom lei cadrà a terra e scapperemo

Lo fisso ancora, e capisco che mi sta prendendo in giro probabilmente. Cos'ha nella testa questo ragazzo?

Ariana: tu sei fuori, io mi rifiuto

Cameron: dai! non fare come il cestino

Dice facendo un mezzo sorriso, per poi scoppiare a ridere. Mi passa la risata e inizio a ridacchiare.

Ariana: sei proprio scemo.

Cameron: il tuo scemo no?

Sorrido e arrossisco un po' sulle guance, ma per evitare di farglielo vedere, con la scusa di prendere un caffè esco velocemente dalla stanza.

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