SETTANTADUE

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Esposito aveva approfittato dell'assenza di Castle per andare a prendere il pranzo, per tutti, per parlare con Beckett. Si era avvicinato alla sua scrivania senza dire nulla, con le braccia incrociate sul petto, mentre lei finiva di compilare un modulo.

- Cosa c'è Espo? - Chiese Beckett senza alzare lo sguardo dal foglio

- Gli hai parlato? - Il tono grave dell'ispanico fece interrompere Kate che poggiò rumorosamente la penna sulla scrivania ed alzò la testa per guardarlo.

- No. - Gli occhi di Kate sfidarono quelli di Javier che non gradì quella risposta.

- Come sarebbe no? Andiamo Beckett, mi pare che i rapporti tra voi sono buoni adesso, no? - Chiese ancora Esposito sarcastico.

- Abbiamo avuto cose più importanti di cui parlare. Ok Javier? - Lo sguardo truce che Kate gli lanciò convinsero il detective a non chiedere altro e a mugugnare solo un "ok" poco convinto. Alle sue spalle, però, Price si alzò intromettendosi nella discussione.

- Cosa c'è di più importante di sapere chi è che ha provato ad ucciderti, Kate? Di chi ha fatto uccidere persone innocenti, i nostri colleghi? - Price girò intorno alla scrivania per andare davanti a lei, vicino a Esposito, come a volerlo fisicamente spalleggiare.

- Non ti devo spiegazioni Nick. E non devi chiedermele. - La voce calma e bassa di Beckett che nel frattempo si era alzata in piedi arrivò al detective come una lama sottile.

Castle aveva in mano le buste con le scatole di hamburger che aveva appena comprato al fast food sotto il distretto, si avvicinò al gruppetto in piedi, dove solo Ryan rimaneva seduto più a distanza.

- Cosa succede? Un omicidio? - Chiese Castle poggiando le buste sulla prima scrivania libera.

- Diccelo tu Castle cosa succede. - Gli disse Nick con tono ostile.

- Cosa? - Chiese lui non capendo nulla e cercando una risposta nello sguardo di Kate che era dritto sui due colleghi.

- Il nome Castle. Chi stai proteggendo? - Lo accusò Nick.

- Proteggendo? Di cosa parli? - Rick spostava lo sguardo tra Price, Esposito e Beckett in attesa che qualcuno gli spiegasse cosa volevano.

- Ora basta Nick. Basta! - Si intromise Beckett.

- No, Kate, non basta. Siamo stati mesi fuori dal mondo mentre qui era tutto sotto controllo perchè lui aveva già capito tutto, non è così? Ed ora non vuole dirci nulla. - Poi il detective si voltò verso Castle - Delle persone sono morte per colpa di quel nome, quando pensi di dircelo e mettere la parola fine a tutto questo eh?

- Non ho nulla da dire a te, Price. - Rick si voltò cercando nella busta l'hamburger da dare a Kate, ma Nick non accontentandosi della sua risposta lo prese per un braccio facendolo girare. Non si aspettava lo strattone del detective e la scatola del panino che aveva tra le mani gli cadde a terra, aprendosi e macchiando il pavimento ed i suoi pantaloni con degli schizzi di ketchup.

- Lascialo Nick! - Lo riprese Beckett ancora una volta.

Castle si piegò per pulire e buttare tutto dentro il cestino, mentre la Gates si affacciò dal suo ufficio.

- Cosa sta succedendo qui? - Chiese il capitano

- Niente Signore, abbiamo solo sprecato un ottimo hamburger facendolo cadere a terra! - Esposito tirò fuori tutti da quella situazione spinosa.

- Sarà meglio parlarne da un'altra parte... - Intervenne per la prima volta Ryan.

Si spostarono così tutti nella stanza dove c'erano tutti i resoconti delle loro indagini.

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