Prologo - La Creazione

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In principio era il Nulla. Ed il Nulla era Dio.

Quando la Solitudine si fece opprimente, Dio creò l'Universo.

Infinito, luminoso e silenzioso, l'Universo era il Giardino di Dio.

Contemplando la desolazione della sua Creazione, tuttavia, il Padre desiderò che qualcuno vi abitasse. Nella sua infinità Bontà, dunque, generò i Principi del Cielo, suoi Figli ed Arcangeli. Il primo fu Gabriel, possessore del cuore del vero credente. E poi Ezekiel, Raphael, Michael, Raziel, Uriel e Lucifer. Di seguito, Dio creò gli animali ed il resto delle Gerarchie angeliche.

I fratelli vivevano in armonia e serenità nell'Eden, e il Padre li osservava compiaciuto.

C'era grazia nella creazione di Dio, ma anche varietà nella sua accezione più positiva.

Dopo qualche tempo, tuttavia, Lucifer maturò un odio sconosciuto al Giardino del Padre; caduto in un'inarrestabile spirale di rancore ed invidia, egli decise di radunare i suoi proseliti in segreto, ed opporsi al Creatore con l'obiettivo di conquistarne il trono.

Gli Arcangeli tentarono di far desistere Lucifer in ogni modo. Tuttavia, il Ribelle non voleva sentire ragioni. La sua avidità divenne scudo impenetrabile di fronte ad ogni preghiera, rimprovero o parola d'affetto. Progressivamente Ezekiel, Raphael ed Uriel si stancarono di cercare di farlo ragionare, e non gli rivolsero più la parola. Non volevano ammettere che l'odio di Lucifer si stava lentamente impossessando dei loro cuori, predisponendo le basi di un potenziale, catastrofico conflitto.

Gabriel e Raziel provarono a dialogare con Lucifer fino alla sera prima della battaglia. Nella disperazione, Gabriel abbandonò la sua caratteristica gentilezza, e fu molto duro e severo con Lucifer.

Comunque, fu tutto inutile. Lucifer attaccò come aveva pianificato.

Nonostante la potenza degli Arcangeli fosse superiore a quella dei semplici angeli ribelli, l'esercito del Padre si trovò in difficoltà perché in inferiorità numerica, rimettendo l'attacco nei poteri degli Arcangeli.

Fu uno scontro durissimo. Gli Arcangeli, pur sempre e comunque dalla parte del Padre, combatterono con amarezza e frustrazione. Gabriel si pentì della durezza dimostrata nei confronti di Lucifer, e tentò di far ragionare il fratello minore persino durante lo scontro. Ma Lucifer, prendendolo alla sprovvista, lo ripagò tranciandogli un'ala di netto e marchiandogli il petto a fuoco col suo stemma maligno.

Le grida di Gabriel scossero il Cielo.

Unite le forze e sgominati i Ribelli, alla fine gli Arcangeli riuscirono a sconfiggere Lucifer e a consegnarlo al Padre. Poi provarono a guarire Gabriel con i loro poteri.

Riuscirono a salvargli la vita, ma non a spezzare il legame che lo legava a Lucifer.

Il Padre, manifestatosi al termine della Battaglia, spiegò con grande amarezza che il marchio sul petto di Gabriel lo vincolava a Lucifer in un rapporto di sottomissione. Essendosi quest'ultimo, infatti, ormai abbandonato alla malvagità più primigenia (in totale contrasto con la natura degli Arcangeli), non c'era più nulla da fare. E il Padre stesso nulla poteva contro il Libero Arbitrio che aveva concesso ai suoi Figli al momento della loro nascita.

Lucifer rideva follemente.

Sapeva, infatti, che grazie al suo marchio aveva reso Gabriel una sua proprietà, e se il Padre avesse mai voluto esiliare lui ed i suoi Seguaci, Gabriel li avrebbe seguiti, che Dio lo volesse o no.

Il Padre era combattuto.

Lucifer non poteva certo restare in Cielo come nulla fosse, ma mai e poi mai avrebbe voluto perdere il suo primo figlio.

Alla fine, nonostante le preghiere di pietà degli Arcangeli, il Creatore prese la decisione definitiva: Lucifer ed i suoi Seguaci sarebbero stati esiliati nella Fossa, e così automaticamente anche Gabriel.
L'Arcangelo Maggiore, il Principe Gentile, chiuse gli occhi con amarezza e rassegnazione.
Il Padre lo guardava con grande tristezza.

-Figlio mio...

-Lo capisco, Padre- mormorò tra le lacrime -Non devi preoccuparti per me... Andrà tutto bene.

Gli altri Arcangeli non potevano credere a quello che stava succedendo. Caddero in ginocchio davanti al Padre.

-Ti supplico!- lo pregò Michael -Non possiamo lasciarlo nelle mani di Lucifer. Sai che lo torturerà, Padre. Ti prego, risparmialo.

Il Padre non rispose. Dopo qualche momento, tuttavia, si rivolse a Lucifer con voce tonante.

-Tu, traditore e omicida, sarai esiliato nella Fossa con chi ti ha seguito. Non rivedrai mai più il Cielo, e sarai La Maledizione del Mondo. Perchè nella tua malvagità hai voluto dannare anche tuo fratello, che tra tutti ti amava immensamente, sappi che non l'avrai per sempre: nascerà una creatura che avrà il suo stesso cuore, e lo salverà dalla prigione di dolore in cui lo rinchiuderai. Lei, la vera credente, assieme agli Arcangeli tuoi fratelli, ti annienterà per sempre.

Detto questo, lasciò che gli arcangeli salutassero Gabriel con molte lacrime. 

Poi esiliò Lucifer.

E anche Gabriel sparì dalla loro vista.


Author's corner
Ehilà gente! Se siete arrivati fino a questo punto, vuol dire che la storia vi ha interessato almeno un pochino, e che quindi non sono totalmente un disastro come scrittrice! Be', che dire? Il tema del sovrannaturale è visto e rivisto, ma spero che The Heavenly Connection possa divertirvi e farvi evadere un po' da questa monotonia primaverile. Ammetto che l'inizio ha toni un po' seri, ma nei prossimi capitoli avremo scene più distese e quotidiane. Sono davvero affezionata a questa storia (soprattutto ai protagonisti) e spero che vi emozioni quanto ha emozionato me. Commentate con i vostri consigli e impressioni, mi rendereste la persona più felice del mondo.
Dunque... ci vediamo al prossimo capitolo!
Eli

P.S. Vi lascio la bellissima copertina di Hilary07  - grazie mille! 😘

 Vi lascio la bellissima copertina di Hilary07  - grazie mille! 😘

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The Heavenly Connection: Volume 1 - La Connessione CelesteWhere stories live. Discover now