Il silenzio ricominciò ad impadronirsi la stanza e distolsi lo sguardo e guardai la televisione
Si sedette sul divano
- Elena- mi chiamò dolcemente
Cos'era quel tono di voce?
Lo ignorai sapendo quello che voleva
Era il suo modo di avvicinarsi per insultarmi.
Prima con il tono calmo e poi boom.
-piccola-
Dentro di me urlava dicendo di non guardarlo rimanendo ferma
Sospirò e si avvicinò
Mi alzai dal divano e lui fece lo stesso
- cosa vuoi? - sbottai
Mi guardò seriamente
-una conversazione tranquilla con la mia ragazza, si può? -
- tu vuoi troppo. Se apro bocca e dico qualcosa pensi male, è meglio se mi lasci stare-
Mi prese il viso
-Ti amo- disse guardandomi negli occhi
Solcai le mie sopracciglia confusa
Avrà battuto la testa?
-smettila di giocare - dissi infastidita cercando di togliere le sue mani
-non sto giocando, voglio solo dirti che ti amo e se mi comporto così è perché sono arrabbiato e ci tengo a te. Voglio solo che questo ragazzo non si avvicini a te. È pazzo Elena- disse
-ma non è così che ci si comporta- tolsi le sue mani - non devi farti venire strane idee perché con lui ho chiuso e non è giusto che mi tratti in questo modo. -
- hai ragione- annuì
-dici sempre che ho ragione ma poi dimentichi tutto e mi tratti male- forzai una risata
- okay scusa, hai sempre ragione ma anche io ho ragione, non credi? -

Prima mi stava massacrando e adesso era dispiaciuto
- che ti è successo? - lo guardai attentamente - sei cambiato-
- perché mi manchi e non sopporto questa distanza-
- bel modo di mostrarlo- dissi applaudendo -  tutto è iniziato per un foglio di merda, dicendo delle cose bruttissime, fai l'offeso e stamattina mi hai preso in giro e per di più hai detto quelle cose a tavola. Non pensi di avere esagerato? -
- Perché odio quando lo difendi, quando cerchi di nasconderlo e quando dici bugie-
- ieri ti ho dato ragione per questo, ti ho dato il foglio ma non l'ho difeso, ho solo detto di ragionare con la testa. Non voglio che ti succeda qualcosa o magari, non voglio vederti dietro le sbarre- dissi - di lui non mi importa ma di te si e molto. Smettila, smettila di insultarmi, dirmi che sono una bugiarda. Io ho gli occhi solo per te se non l'hai ancora capito-
Fece un piccolo sorriso
Come se fosse imbarazzato
-beh, grazie per averlo detto. Avevo bisogno di sentire questo -
Rimasi in silenzio e tutta la mia rabbia svanì
-Prego- sospirai - ed io ringrazio te perché ci tieni a me e non vuoi che la nostra finisce ma, facendo così non risolvi nulla-
Abbassò lo sguardo e serrò le sue mascelle
- Puoi, almeno per una volta, fidarti di me? Per favore- lo guardai
-io mi fido di te, sono gli altri- disse guardandomi - è lui che si mette sempre in- lo interruppi
- lo dici sempre ma non sembra. Vedo solo che nom ti fidi di me-
Non rispose
- Justin, per tutti questi anni desideravo che tu fossi accanto a me ogni giorno e che andassimo d'accordo. Pensi davvero che possa tradirti? Pensi davvero che nonostante l'ho tradito, tradisco anche te? Mi sono sentita male quando ci siamo baciati e ho tradito una persona per la prima volta e non ci sarà la seconda-
Forzò una risata
-  lui ti ha tradito per primo e quindi non hai fatto niente, anzi ti ho salvato da questo psicopatico traditore- disse cercando di rimanere calmo
-Allora rispondi alla domanda, pensi davvero che possa tradirti? - lo guardai con serietà

Mi prese per mano
-no, non penso che tu possa tradirmi e mi fido di te- disse
- è la verità? -

-si-
-bene- sospirai- cosa ti ha fatto cambiare idea? - chiesi
- avevi ragione prima- sospirò - di quello che hai detto prima di andartene-
- beh, l'ho detto per rabbia Justin -

-ma in fondo in fondo lo pensavi davvero- mi accarezzò una guancia
- ammetto che mi hai fatto del male ma quello che ho detto in cucina non lo penso veramente- dissi
Mi sorrise dolcemente
- mi piace farti arrabbiare perché sei troppo sexy ma lo sei ancor di più quando sei calma- scherzò
Ridacchiai
Aggiunse uno sguardo confuso
- che c'è? - solcai le mie sopracciglia
- non ricordo, cosa voleva tuo fratello? -
- chiamare la tua amica Sofia- risi
-oh, è vero- mi prese per i fianchi sorridendo - vedi? Per colpa tua ero distratto -
- non incolpare qualcuno quando sai che la colpa è tua - morsi il labbro per non ridere

-mmh, hai ragione- si avvicinò
-no- lo fermai- niente baci- dissi sorridendo
-andiamo, solo uno- cercò di avvicinarsi ma mi allontanai
- hai resistito per un giorno, penso che resisterai per una settimana intera-
Sgranò gli occhi e spalancò la sua bocca
-cosa? Perché? - solcò le sue sopracciglia
-mi piace vederti soffrire perché sei sexy-
Mi guardò per poi ridendo
- vuoi imitarmi per caso?-

-può darsi-

***

Justin stava al telefono con quella ragazza, Sofia se avevo capito bene il nome. Era dolcissimo in cui voleva rendere felice mio fratello.
Ero distaccata, non che volevo esserlo ma quelle parole sono state abbastanza dolorose e per fortuna Justin mi capiva e sapeva che doveva darmi tempo.
Ritornò con il sorriso sulle labbra
-È libera e stasera andremo tutti al ristorante- disse per poi chiamare mio fratello urlando -Porta il tuo culo qui, ho una bella notizia per te-
-Justin non mi va di uscire, poi Giovanni dovrebbe ritornare stasera- dissi
-beh lo aspetteremo e no, non ti lascerò qui da sola - venne verso di me - poi voglio farti conoscere un'amica e chissà, diventerete amiche-
- spero solo che non sia una tipa che se la tira -
-perché dici questo? - chiese ridendo
- Niente, vado a prepararmi- dissi
Mi prese per un braccio
-So che hai bisogno di tempo, so che ce l'hai ancora con me ma non essere troppo distante- disse appoggiando la sua fronte sulla mia per poi accarezzando la mia guancia
- stai tranquillo, non ce l'ho con te- feci un piccolo sorriso
- dicevi sul serio che non potrò baciarti per una settimana? - guardò le mie labbra come se fosse ipnotizzato
Non risposi e presi il suo viso tirandolo verso di me
Poggiai le mie labbra sulle sue.
Le nostre lingue si ricorrevano
Amavo quella sensazione in cui mi abbracciava, il modo in cui mi baciava.
Lo amavo così tanto
-amico ha detto si?- urlò mio fratello scendendo velocemente dalle scale
Sussultai sentendo le sue urla
Mi staccai velocemente
-perché ogni volta che ci baciamo qualcuno ci interrompe? -
Ridacchiai e arrossii
Gli diedi un bacio a stampo
-ti lascerò andare ma prima rispondi, cosa ha detto? - ci guardò mio fratello impaziente
- ha detto si e adesso puoi andare- disse Justin sfacciatamente
Risi
- Tu sei un fottuto genio- urlò felicemente - fatti baciare-
Lui sgranò gli occhi e cominciò a correre.
-non ti azzardare-
Li lasciai soli salendo in camera mia continuando a ridere
-piccola aiutami- urlò Justin

***

20:33

Eravamo in macchina
-sono ancora traumatizzato e non guardarmi. -
Andrea era riuscito a dargli un bacio a stampo a Justin
- andiamo mica stavamo facendo sesso- parlò mio fratello dietro
Combattevo di non ridere.
-peggio- disse

-andiamo non prendertela, comincio a preparare il matrimonio? - li guardai e scoppiai ridere
- ridi piccola, ridi pure- disse

Arrivammo sul posto e scendemmo
Andrea sorrideva
Entrammo e vidi quattro ragazze venendo verso di lui
Alzai un sopracciglio e guardai Justin

È STATA DURA MA CE L'HO FATTA
SONO RIUSCITA A COMPLETARE QUESTO CAPITOLO
ERO BLOCCATA HAHAHA
30 VOTI E CONTINUO

MINE [JUSTIN BIEBER]Where stories live. Discover now