Camila

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"Ciao Lauren" la accolsi non appena la ragazza dagli occhi verdi entrò nel negozio.
Lei semplicemente fece un cenno e il mio sorriso precipitò giù.
Temevo che ieri sarebbe stato l'ultimo giorno in cui avrei svoltato la sua voce.

Con un sorriso luminoso,attraversò il negozio venendo fino alla cassa,
"Come stai?"

Non riuscii a fare a meno di espriemere un sospiro di sollievo. "Sto bene... adesso" sorrisi sollevando le sopracciglia.

"Perchè adesso?" Mi domandò sfacciata appoggiandosi alla cassa con gli avambracci.

"Nessuna ragione" sogghignai scusandomi per la posizione. Girai attorno alla cassa e mi fermai di fronte a lei. "Che hai intenzione di fare oggi"?

"Te" disse smplicemente

"Me?" Squittii sorpresa

"Sì, te e sembra che ti abbia trovato" sorrise.

"Perchè me?" Le domandai cercando di ignorare le farfalle scatenate.

"Voglio parlare con te" mi sorrise.

"Okay di che parliamo?" Sorrisi a mia volta

"Seguimi," mi ordinò leggermente Lauren facendo scivolare la sua mano nella mia, portandomi fuori.

"Dove stiamo andando?" Le domandai

"Lo vedrai" mi rispose in modo evasivo, ma il suo sorriso fu abbastanza per crederle. Nonostante il timore, sapevo fottutamente bene che l'avrei seguita seguita comunque.

Camminammo lungo la strada mano nella mano. Le sue dita erano legate alle mie e mi tenevano ben stretta.
Non sapevo il quando o il perché l'atmosfera tra di noi era cambiata, ma lo era decisamente. Sentivo che ieri sarebbe stato l'inizio di una vera e stretta connessione. Anche prima era lì, solo, senza parole.

Ma non potevo permettermi di attaccarmi troppo a lei. Dovevo tenere le mie distanze e con questo pensiero, tolsi subito la mia mano dalla sua stretta.
Mi rivolse uno sguardo divertito, ma non disse niente.

Ci stavamo avvicinando all'entrata di un piccolo parco lì vicino, e le chiesi: "Stiamo andando al parco"?

"Mmh" annuì mantenendo il suo sguardo di fronte all'entrata.

Insieme, camminammo lungo quel terreno erboso. Superammo una collinetta e attraversammo un ponte, prima di finire in un'area desolata che non avevo mai visto.

Di solito non mi avventuravo fino a questo punto quando portavo Sofi. Anche perchè a lei interessavano sempre e solo le altalene, comunque.

Lauren trovò una panchina che non sembrava in condizione di essere usata. Era vecchia e di legno con dei segni neri sul dietro.
Prese posto a sedere e subito cominciò a scricchiolare. Poi però mi indicò di sedermi vicino a lei comunque. L'accontentai e mi guardò in faccia con un piccolo sorriso.

"Perché siamo qui?" le chiesi dopo alcuni minuti di silenzio osservando il paesaggio.

"Amo questo posto. È così lontano, non trovi? Solo per me è te" sorrise, e il mio battito cardiaco aumentò.

Lei sorrise davvero ampiamente, non potevo fare lo stesso ma ricambiai il sorriso. La sua mano si spostò lentamente sulla mia, e subito mi tenne ancora stretta. Questa volta non l'avrei tolta.

"Già... è abbastanza tranquillo. Che significato ha per te?" Le domandai nervosamente. Non volevo che i miei sentimenti aumentassero ancora. Dovevo cambiare argomento.

"Anche a Chris piaceva venire qui" scrollò le spalle in seguito al ricordo.

"Chris...?" Strascicai, non sapendo di chi stavamo parlando.

The Silence (Camren) |Traduzione italiana|*SOSPESA*Where stories live. Discover now