Camila

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"Camila" mi chiamò Lauren

"Sì?" Risposi con nonchalance ma poi scattai.

Il mio nome era appena uscito dalle sue labbra, ed improvvisamente ne fui innamorata.
In realtà, non mi era mai piaciuto il mio nome, ma detto da Lauren, suonava come una poesia.
Era una canzone, e la migliore che avessi mai ascoltato fino ad oggi.
Lauren potrebbe persino insultarmi, penserei lo stesso che sarebbe la cosa più sorpendente.

"Hai appena detto il mio nome" le dissi realizzando

"Lo so," ridacchiò lei

"Oh mio Dio! Stai parlando!" Urlai, sentendomi davvero stordita

"Lo so" annuì con un'espressione compiaciuta.

"Oh mio Dio, quindi è così... wow," respirai mentre la guardavo con meraviglia. Non potevo nascondere lo stupido sorriso dalla mia faccia.

"Sei carina" rise Lauren

La sensazione di stordimento che avevo nel buco dello stomaco, evaporò fuori in una risata.
Non c'era nulla di divertente, ero solamente molto felice.

"Oh mio Dio" ribadii con un grande sorriso.

"Grazie per quello che hai detto..." disse Lauren incerta.

"Non ringraziarmi per averti detto la verità." Feci spallucce mentre tutta l'eccitazione si placava. "Non è niente".

"Invece è tutto per me," disse con un'indubbia sincerità nei suoi occhi, i quali mi fecero credere a tutti.

"Perchè?" Domandai, cogliendo qualsiasi opportunità di sentirla parlare. Aveva un comportamento che cambiava di continuo, non avevo idea se domani sarebbe ritornata alle vecchie maniere.

Lauren fece un profondo sospiro prima di rispondermi,
"Posso dirti una cosa?"

"Tutto quello che vuoi" annuii  immediatamente

"Mio... si fermò, ma poi fece un altro profondo respiro per recuperare le forze e continuare, "Mio fratello è morto la scorsa estate"

Non so cosa mi aspettavo di sentire, di certo non questo. Il mio sorriso vacillò un po',
"Mi dispiace..." fu tutto ciò che riuscii a dire.

"È tutto okay... non è colpa tua. È mia. E non so perché te l'ho appena detto, ma sentivo di doverlo dire e portare fuori dal mio petto. Da allora ho solo- " cominciò a spiegare ma la fermai.

"Non è colpa tua Lauren," le dissi con un certo tono. La mia fronte si aggrottò mentre provavo a farle capire la mia serietà riguardo ciò. La sua confessione mi colpì duramente, ma non potevo permettere di che si incolpasse di questa tragedia.

"Si lo è" insistette, e notai i suoi occhi riempirsi di lacrime. I suoi soliti occhi verdi erano di un grigio riflettente ed erano pieni di tristezza.
La mia felicità svanì, scacciata da uno stragrande desiderio di consolarla. Ma non sapevo come.

" Non è... Non puoi incolpare te stessa di un qualcosa come quella... Non- " cercai di rassicurata ma questa volta fu lai ad interrompermi.

"Lo è, Camila. È tutta colpa mia,"disse Lauren, e la sua voce si ruppe.
"Avrei dovuto dargli i soldi... così non sarebbe successo..." continuò, e subito dopo una lacrima scivolò giù dalla sua guancia. L'attirai tra le mie braccia.

Non sono mai stata brava nell'argomento morte, e non sapevo cosa dire alle persone che avevano perso qualcuno.
Ora non era diverso, però mi sentivo in dovere di provare a dirle qualcosa.
Veder piangere la mia ragazza misteriosa era abbastanza straziante, ma la storia dietro le sue lacrime stava minacciando di soffocarmi. Non potevamo piangere entrambe,ora.
Dovevo essere forte per lei, perché era chiaro che nessun altro poteva.

The Silence (Camren) |Traduzione italiana|*SOSPESA*Donde viven las historias. Descúbrelo ahora