Camila

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Saltai la pausa e lavorai per tutto l'intero turno, aspettando Lauren.
Generalmente quasi nessuno veniva qui, quindi non avevo molto da fare. Nessuno tranne Lauren, ma non era ancora arrivata.
Guardavo nervosamente l'orologio ogni cinque minuti, notando che era in ritardo.

Lauren non era venuta. L'ho aspettata tutto il giorno, ma non è mai arrivata. La tristezza che provai non aveva assolutamente senso. Non conoscevo la ragazza, però mi mancava.
Le persone andavano e venivano ogni giorno. Non mi interessava se li avrei rivisti ancora e non mi faceva differenza. Ma Lauren non era venuta, e il mio umore calò sempre di più.

Pochi minuti prima che chiudessi, sentii il familiare tintinnio della porta. La mia testa scattò in quella direzione e il mio cuore battè un pò più velocemente, sperando che fosse Lauren.
Quando vidi il suo beanie, mi si formò il più grande sorriso che avessi mai avuto. Il mio cuore tremò alla sola vista della ragazza e il mio umore aumentò in una maniera esponenziale.

"Ciao Lauren," feci cenno

Guardò in mia direzione e fece un cenno seguito da un ampio sorriso

" Mi sei m-" cominciai a dirle ma riuscii a fermarmi.
Perchè cazzo volevo dirle che mi è mancata? Ma più importante, cosa le sarebbe importato?

Lauren sollevò un curioso sopracciglio, invitandomi a finire la frase.
Scossi la testa " non importa..."

Arrossii e mi colpii il viso con una mano.
Dio come sono cretina...
Scivolai da dietro la cassa e arrancai oltre al suo corpo. Lei si chinò e cominciò a scorrere le righe dell'album che aveva indicato. I suoi capelli caddero oltre le sue spalle, ostacolando così la vista del suo viso.
Mi chinai contro lo scaffale nella speranza di poter darle una sbirciatina, ma non tutto andò secondo i calcoli.

Il mio braccio mancò il davanzale e una devastante quantità di album fece un boato per terra. Inciampai, ma riuscii a recuperare l'equilibrio appena prima di cadere su Lauren.
La mia goffaggine la spaventò e la sua mano battè sul suo cuore per lo spavento.

"Mi dispiace..." borbottai mentre velocemente raccolsi tutti i cd che si erano sparpagliati per terra.

Mi sentivo mortificata fino a quando sentii un suono che non avevo mai ascoltato. Lauren stava ridacchiando.
Mi fermai e la guardai, le sue mani coprivano la bocca mentre strizzava gli occhi. Se pensavo che prima fosse bellissima, ora non avevo idea.
La sua risata era semplicemente la cosa più bella che avessi mai sentito. Le farfalle nello stomaco non volevano fermarsi ed ero certa che la stavo guardando come se fosse Gesù o qualcosa del genere.

Quando si calmò, sì piego sulle ginocchia per aiutarmi a riordinare gli album.
I successivi cinque minuti li passammo in silenzio. Fu anche per colpa mia, perché non mi fidavo a parlare*, ero veramente imbarazzata, ma soprattutto perchè cercavo di riacquistare compostezza.
La presenza di Lauren mi  suscitò nuovi sentimenti e non sapevo come comportarmi.

Mentre li raggruppavamo per terra in modo da avere solo qualche album accantonato,ne afferravo altri a caso.
La mia mano toccò l'ultimo, ma sentii la mano di Lauren sulla mia. Il mio respiro si fermò in gola, mentre con aria mortificata tirai e misi a posto l'ultimo album con gli altri.

Mi alzai stiracchiando le gambe. Lauren rimase per terra, riprendendo la sua ricerca. Ne recuperò uno e me lo porse. Tornai indietro verso la cassa e Lauren prese esempio facendo lo stesso.

"Cinquecento dollari" le dissi mentre prezzavo il suo album.

Lauren spalancò gli occhi e ridacchiò ancora. Quel bellissimo suono quasi mi fece indebolire le ginocchia, ma mi imposi di restare inpiedi. Lei scosse la testa e mi diede un cinque e un dieci, come sempre.

The Silence (Camren) |Traduzione italiana|*SOSPESA*Where stories live. Discover now