Capitolo 57

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Le promesse devono essere mantenute, sempre. 

- Allora - disse la donna camminando lentamente tra le tombe - Come stai Clare? -

Non risposi e mi guardai intorno spaventata.

- Sento che sei impaurita - 

- Cosa volete da me? - 

- Un favore in cambio di un altro, era il nostro patto - si voltò e mi guardò - Saresti dovuta venire a cercarmi Clare ma non l'hai fatto. Ti sei goduta la tua vita senza problemi -

Abbassai lo sguardo e deglutii.

- A proposito. Come va a casa Mikaelson? So che li hai perdonati per tutto ciò che ti hanno fatto. Anche se pensandoci la scelta di restare con loro è particolarmente egoista. Preferisci stare con persone che ti hanno distrutto pur di non restare sola - 

Si voltò nuovamente e continuò a camminare.

- Mia figlia è morta a causa dei Mikaelson - disse freddamente. Poi si fermò e mi guardò.

Io ero confusa e tanto spaventata.

- Una passeggiata nei boschi, mentre il sole tramontava. Era andata a raccogliere qualche fiore per sua nonna. Passarono ore prima che tornasse. Quando aprii la porta notai che aveva un 'enorme morso di vampiro sul suo collo. Morì nel giro di qualche minuto - 

 Morì nel giro di qualche minuto - 

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Spalancai gli occhi.

- Mi sono ripromessa che mi sarei vendicata di quei vampiri, in un modo o nell'altro -

- E se non fossero stati i Mikaelson? -

- I Mikaelson sono i mostri, hanno trasformato le persone di questa città. E' loro la colpa, chiunque abbia morso mia figlia - 

Abbassai lo sguardo e notai che eravamo proprio accanto la tomba di sua figlia.

- Mi dispiace tanto per vostra figlia..  nessuno merita di morire così giovane -

- Tu lo meriti -

Alzai lo sguardo velocemente.

- Ma sarebbe troppo semplice farti morire, qui, adesso. Non avrebbe alcun senso, non soffriresti abbastanza - 

- Vi farò quel favore, qualunque esso sia -

- Oh no - sorrise - E' tardi, per tutto -

Alzò le mani in cielo e chiuse gli occhi. 

Provai ad utilizzare i miei poteri ma non ci riuscii. Mi guardai intorno confusa. Le streghe mi avevano fatto qualcosa, avevano bloccato i miei poteri.

Improvvisamente sentii il mio corpo essere trascinato verso il basso. Cominciai a contrarmi per il dolore, provai a fare resistenza ma non servì a nulla. Nel giro di pochi secondi ero con le ginocchia ancorate al terreno freddo e i polsi dietro la schiena. 

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