Capitolo 24

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Pov's Dajana

Il malore di Caroline non è naturale, ne sono sicura, avvertivo una potente energia magica, anche se non sono riuscita a capire la sua provenienza, devo investigare, entro in biblioteca andando ormai nella familiare sezione "magia", cerco ciò che potrebbe aiutarmi e per mia sfortuna ciò che cerco potrebbe trovarsi in uno dei giganti volumi che ho preso <<Ci vorranno giorni prima che trovi qualcosa>> dissi affranta <<Ti aiuto io>> mi giro verso la fonte di quella voce e con mio stupore vidi Stefan <<Cosa ci fai qui?>> dissi <<Sospettiamo tutti la stessa cosa, una mano in più non può farti male>> sorrisi <<Ci sarà molto lavoro da fare>> dissi sbuffando.

Sto leggendo ogni pagina di questo immenso libro da ore, nonostante tutto non ho trovato nulla di particolare, mi alzo per andare a vedere altri libri che potrebbero essere utili, nell'alzarmi mi si alza un po' la camicetta, la lascio volutamente alzata e mi muovo sinuosamente verso gli scaffali <<Mi vuoi morto per caso?>> disse Stefan senza alzare gli occhi dal libro che stava leggendo <<Bhe dipende dai punti di vista, non sto facendo nulla in particolare>> dissi sculettando leggermente verso un altro scaffale, lo sto palesemente provocando, e mi sto divertendo troppo devo dire <<Voi donne sapete sempre cosa fare in queste situazioni vero?>> disse più affannato del solito, il mio piano stava funzionando egregiamente <<Bhe, come ho detto prima non so proprio di cosa tu stia parlando>> feci una risatina sarcastica, udii la sedia strisciare nel pavimento e dei passi che venivano decisi nella mia direzione, due braccia forti mi abbracciarono da dietro, <<Sei sicura di essere cosi innocente? Io non credo Dajana>> disse alitandomi volutamente sul collo, incomincia a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio, gemo a quel contatto tanto intimo, mi giro per guardarlo meglio, ma lui non me lo permette, mi preme contro lo scaffale come se volesse mettere in chiaro che quello che comanda è lui, <<Siamo dominanti?>> dissi provocante <<Non penso ti dispiaccia vero?>> tutt'altro, se solo sapesse cosa provoca in me, finalmente mi gira e incomincia a baciarmi come non aveva mai fatto, non più in quel modo dolce e casto, ma in modo violento e rude, è il suo lato animale che sta prendendo il sopravvento, mi lascio andare al contatto e gli tiro i capelli, geme di piacere, e mi prende in braccio, mi conduce fuori dalla biblioteca che si trova a pochi passi dalla casa branco, fuori piove ma non ci accorgiamo di nulla, la pioggia che cade sopra di noi non spegne il fuoco che ormai abbiamo acceso dentro di noi, arrivati finalmente alla nostra stanza, mi sbatte contro la porta e incomincia a levarmi i pantaloni, lo stesso faccio con la sua maglietta, mi strappa la camicetta in due <<Adoravo quella camicetta>> dissi con finto dispiacere <<Non ti servirà a molto in questo momento>> disse ridendo malizioso, gli levai i pantaloni e mi buttò sul letto <<Sei già pronta per me lo sai?>> arrossii, era vero, ero immersa in un immenso piacere, entrò dentro di me con una dolcezza unica e il suo marchio che tanto attendevo finalmente arrivò, al culmine del piacere ci lasciammo andare in un sonno profondo.

Mi risvegliai abbracciata a lui, ma un dolore acuto che partiva dal collo mi fece gemere di dolore <<S-Stefan ce qualcosa che non va>> dissi, lui mi controllò e con voce preoccupata mi disse <<Il marchio è gonfio, non dovrebbe esserlo>> vado immediatamente in bagno per sciacquarlo ma ciò che vedo mi paralizza, dietro lo specchio vedo un'ombra <<Cosa vuoi?>> dissi <<Il marchio deve essere tolto>> e si dileguò, il marchio pulsava, vedevo chiazze nere, caddi su delle braccia forti, ma non capivo cosa mi stesse succedendo

Angolo me

Ehilà, vi ringrazio, la mia storia è 1' in lupi mannari e tutto questo grazie a voi, vi lascio ad un capitolo un po' scottante, lasciate le stelline e buona lettura ;)

The fate of an AlphaWhere stories live. Discover now