55. The time.

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-Ne sei sicura? Non ho organizzato l'appuntamento per questo, ma solo per noi due.- chiede Diego stupito della mia frase.

-Si, perché ti amo, Diego.- rispondo.

Mi bacia, semplicemente. Imprime la sua bocca sulla mia come se volesse marchiarla. E a me sta bene. Mi prende la mano poi e lentamente torniamo alla macchina. Non sono nervosa come l'altra volta.

Sono... Io.

Partiamo e girovagando per le strade, osservando le luci e i manifesti, le persone e l'aria di settembre arriviamo a casa di Diego. Entriamo e l'aria notturna ci circonda.

Ma io non posso più aspettare.

Mi giro verso Diego e mi aggrappo al suo collo e lo bacio a trasporto con la lingua. Lui mi cinge con le braccia e ricambia.

-Andiamo piano.- sussurra sulle mie labbra.

-Non voglio più aspettare.- riesco a dire in un sussurro.

Mi prende in braccio a mó di sposa e ridacchio. Le sue braccia muscolose mi circondano facendomi sentire protetta e sicura. Mi porta lentamente in camera da letto e mi fa scendere riprendendomi a baciare a lungo.

Non so bene cosa lo stia frenando, perché ha un'erezione dura come la pietra. É autolesionista, cazzo.

Forse perché se andrebbe troppo veloce, cambieresti idea di nuovo?

Ora non più. Voglio essere completamente sua. Prende il bordo della mia maglietta bianca e la sfila dall'alto mostrando il mio reggiseno in pizzo che fa guizzare i suoi occhi azzurri.

Un sorrisino sghembo si forma sulle sue labbra e arrossisco.

-Il pizzo mi é sempre piaciuto.- ammicca e inizia a baciarmi il collo e il petto.

Mi reggo alle sue spalle perché la sua lingua é una tortura.

-Dio, Diego...- gemo.

Si sfila la sua maglia allontanandosi da me e poi mi prende il volto con le mani.

-Ti amo.-

Sorrido e poi lo bacio tanto. Accarezzo il suo petto nudo e quando inizia a mordermi la pelle del collo, infilzo la sua schiena con le unghie.

-Piccola...- biascica e poi anche il reggiseno se ne va.

Lui mi ammira a lungo e poi prende un seno tra le mani e ci inizia a giocare. Rido e gli accarezzo il capelli annebbiata dalla sensazione delle sue mani su di me.

-Te l'ho mai detto che adoro i tuoi seni?- chiede compiaciuto.

-No, ma grazie. Sono tutti tuoi.- ammicco.

Lui ridacchia e poi fa scivolare via anche la mia gonna insieme ai tacchi. Accarezza la mia pelle e mi bacia profondamente e famelico mordendomi il labbro inferiore continuamente.

Prendo il comando e slaccio i suoi pantaloni che poco dopo sono sparsi insieme agli anfibi nel pavimento della stanza.

Quanto cazzo é bello? Addominali scolpiti, pettorali, gambe muscolose e boxer neri di Calvin Klein. É da capogiro.

Con uno scatto tira giù le coperte del letto e poi mi fa stendere comoda sul cuscino. Si stende su di me senza schiacciarmi e mi bacia il petto succhiando entrambi i capezzoli turgidi, poi passa alla pancia e scende giù pigro. E io mi bagno sempre di più.

-Diego, ti prego.- sussurro inarcando la schiena dal piacere.

Ridacchia e poi si mette in ginocchio. Prende le mie culottes nere di pizzo e le sfila lentamente sulle mie gambe fino ai piedi e poi le lancia nella stanza illuminata solo da un lampada piccola.

Love and SpiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora