22. Breakfast.

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Dopo aver mangiato la pizza e aver bevuto le birre ci accomodiamo sul divano e accendiamo la televisione. Stanno trasmettendo il telegiornale e non lo sto seguendo perché ancora penso che sia una gran palla al piede. Diego sta fissando la televisione e io fisso a lui. La mascella è marcata. Le labbra sono gonfie. Le guance morbide. Gli occhi sono fissi sullo schermo. Si gira verso di me e mi sorride appena. Gli ormoni mi stanno giocando un brutto scherzo, perché ho una voglia di baciarlo che mi fa svegliare ogni parte del mio corpo. Infatti mi sposto e mi metto a cavalcioni su di lui e lo bacio sulle labbra.Sento che non sto controllando nessun mio movimento. Sto letteralmente andando di istinto. Ricambia il mio bacio un po sorpreso, ma continua. Mi accarezza le cosce coperte dai jeans, fino ai miei fianchi. Posa le mani sotto la mia maglietta mentre gli scompiglio i capelli e mi avvicino ancora di più a lui. Le farfalle nel mio stomaco stanno lottando come i lottatori di Sumo. Il bacio continua lento e dolce mentre lo nostre labbra si scontrano perfettamente. Sembrano fatte a posta l'una per l'altra. Sa di birra e menta.

-Piccola, ci conviene andare a dormire se no non riuscirò a fermarmi questa volta.- ammette sulle mie labbra.

Sorrido imbarazzata mentre sento le guance colorarsi. Mannaggia a lui e alle sue verità storte e ombrose. Lo fisso un po e poi gli sorrido. Sono così pazza di lui. Come può una persona come Diego arrivare ad essere uno dei tuoi motivi principali di felicità? Come è successo? Quando è successo? Siamo sempre stati amici intimi, ma amici. Cioè non avevano mai provato ad andare oltre anche se non ci era permesso. É stato tutto un misto di nuove esperienze, frasi buttate là senza una motivazione certa, baci rubati e dolci, occhi belli, abbracci. Da una semplice amicizia ed una complicità siamo arrivati a piacerci. Forse è stato quando mi arrabbiavo più del dovuto per quello che mi faceva, forse quando mi ha baciata per la prima volta fuori della centrale, quando ci aveva beccati a me e a Matteo parlare, forse è stato il momento in cui ha dato una tregua a quel gioco a casa mia, forse sono le sue labbra, forse è stato il giorno del ristorante, quando si è preso cura di me, forse è stato il giorno della missione, quando era così preoccupato per me che io mi sentivo in colpa, forse è stato quando siamo stati una sera insieme e mi ha detto che gli piacevo, forse è stato quando mi ha fatto provare una cosa cosi intima e bella ed è stato così dolce con me, forse è la sua smania gelosa, forse sono i suoi abbracci contro lo sportello della macchina. O forse è semplicemente lui: i suoi capelli, i suoi occhi, i suoi gesti. Forse è stato tutto cosi nascosto dentro di me che non me ne sono mai resa conto. E adesso ne sono  consapevole. Sono consapevole di quello che sento che è forte dentro di me. Sono consapevole che per anni è stato vicino a me e mi ha ascoltato nei momenti difficili. Sono consapevole che la nostra amicizia non è più amicizia, ma c'è qualcosa di molto più profondo e bello. Forse l'unico problema è che solo io sento e provo tutto ciò.

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La mattina dopo mi sveglio appoggiata al petto di Diego. Dopo esserci baciati, la sera prima, siamo andati a dormire ed io mi sono tormentata con quel pensiero per un bel po. Diego dorme beatamente mentre io lo squadro. Gli accarezzo i capelli neri morbidi e sorrido spontaneamente. Sembra un bambino. Sospiro e mi alzo dal letto portandomi con me il cellulare. Indosso solo una maglietta che è sua e le mutande. Viva l'intimità. Mi sono spogliata davanti a lui come lui faceva con me. Ha sgranato gli occhi parecchie volte mentre io ridacchiavo per le sue espressioni. Mi ha lanciato una sua maglietta e me la sono infilata. Non è necessario dire che mi arrivava fino sotto il sedere. Mi ha baciato per un po e poi ci siamo addormentati abbracciati. Vado diretta in cucina e decido di preparare qualcosa per colazione. Cerco e prendo la farina, le uova, il lievito, il latte, l'olio e altri ingredienti dagli scaffali e preparo una torta. Fortunatamente non ci vuole tanto infatti nel giro di una ora ho una torta al cioccolato, la spremuta d'arancio e la caffettiera per il caffè pronta. Mi accascio sullo sgabello e vedo le notifiche che ho su whatsapp.

Love and SpiesWhere stories live. Discover now