«Sono Rei Roberts, sono qui per il colloquio alla D.Dyshing Company» mi affretto a rispondere. La ragazza, che deve avere sicuramente un paio d'anni in meno di me, batte velocemente qualcosa sulla tastiera del suo PC e mi porge un badge: «Ventisettesimo piano. Buona fortuna» mi sorride, questa volta con un po' più di sincerità. Che sappia del mio ritardo colossale?

Afferrato il badge mi affretto a raggiungere i tornelli per l'ingresso, successivamente mi catapulto verso uno dei cinque ascensori d'acciaio e schiaccio il pulsante che mi porterà al piano indicato poco prima. Inizio così la mia rapida salita fin quando la scatola di metallo non rallenta e le porte si aprono con un rumore sordo. Mi si forma immediatamente un cipiglio incuriosito e inclino il capo quando, proprio davanti a me, si apre un openspace con una sfilza di cubicoli e uffici... Non ha tutta l'aria di essere un'azienda grafica questa, penso facendo qualche passo nella piccola area riservata alla reception. Mi guardo un attimo attorno disorientata mentre alle mie spalle le porte dell'ascensore si chiudono e una donna sulla quarantina vestita molto elegante si avvicina sbraitando contro quella che credo sia la sua segretaria: «Una! Ce ne fosse una dico io; ma dove diavolo studiano le ragazze al giorno d'oggi? Abbiamo ancora altre candidate Missy?» domanda seccata e si toglie gli occhiali dalla montatura rossa; prende a massaggiarsi una tempia e mi sfila accanto senza degnarmi neanche di uno sguardo mentre la sua segretaria consulta freneticamente un tablet: «In realtà avremmo ancora un appuntamento, ma...»

«Ma cosa? Dov'è questa ragazza?» la interrompe la donna arrestandosi e voltandosi verso di lei. «Ehm... credo sia leggermente in ritardo Mrs Dunney» bisbiglia impacciata la biondina mentre la donna sbatte gli occhi incredula: «Come sarebbe a dire che è leggermente in ritardo?» sputa indignata, come se non si capacitasse di sentire parole simili. Oh-oh, vuoi vedere che stanno parlando di me e la ragazza sta tentando di pararmi il culo?

«Sono io» esclamo richiamando così l'attenzione di entrambe: «Sono io e scusate il gravoso ritardo, ma ho avuto un piccolo contrattempo con... ehm...» mi blocco sulle mie stesse parole e cerco di formulare una scusa, una qualsiasi che possa sembrare credibile. La donna, Mrs Dunney, mi guarda sbalordita e inarca le sopracciglia piacevolmente sorpresa. Mi squadra dalla testa ai piedi ed emette un basso verso di apprezzamento: «E cosa ci fa lì impalata? È qui per il colloquio che le è stato fissato con il responsabile delle risorse umane, giusto?» domanda sbrigativa e mi affretto ad annuire.

«Bene, non perdiamo altro tempo che ho una riunione esattamente tra...» si guarda l'elegante orologio al polso «trentadue minuti e ventisei secondi» conclude abbassando di scatto il polso e sorridendomi sbrigativa. «Prego, mi segua nel mio ufficio. Missy prepara la documentazione necessaria per l'incontro con Ethan e non combinare pasticci» le intima marcando con tono severo la parola "non". La giovane annuisce in segno di conferma e gira sui tacchi dirigendosi verso la sfilza di cubicoli, svolta a sinistra e la sua lunga coda di cavallo sparisce con lei.

«Signorina?» mi richiama con tono stizzito Mrs Dunney, «Da questa parte» ribadisce indicandomi con un gesto del braccio di seguirla verso un ufficio che dà sulla strada principale. Appena entrate mi colpisce la totale assenza di manifesti pubblicitari; menabò; storyboard... Non c'è niente in questo ufficio che faccia pensare a qualcosa di creativo e grafico; sembra piuttosto uno di quei noiosissimi e comuni uffici che si vedono spesso e volentieri nelle serie TV sui polizieschi.

Una volta accomodate Mrs Dunney poggia la schiena contro l'elegante schienale in pelle della sua poltrona e incrocia le mani davanti a sé, in attesa della mia presentazione. Mi schiarisco la voce e cerco di sistemare come meglio posso la gonna a tubino color giallo canarino che mi sono messa per l'occasione: insomma, il giallo è un colore allegro no? Ispira gioia; ricorda il sole, elemento che si vede ben poco anche da queste parti ed è.... Carino?

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