Capitolo 1

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"Today I don't feel like doing anything
I just wanna lay in my bed
Don't feel like picking up my phone
So leave a message at the tone
'Cause today I swear I'm not doing anything"

Quando ieri sera avevo impostato 'The Lazy Song' di Bruno Mars come sveglia, non mi sarei mai immaginata quanto le parole del testo sarebbero state così vere la mattina dopo al mio risveglio. Dopo aver interrotto la canzone, stavo per rimettermi a dormire altri cinque minuti quando il mio telefono iniziò a squillare. Chi poteva essere alle 7:00 di mattina, se non la migliore amica.

"Che vuoi Lydia?" le domandai con voce stanca e roca.

"Non mi dire che ti sei appena svegliata" mi rispose con la sua voce squillante e annoiata. Mugugnai e lei sospirò arrabbiata. Mi immaginai la mia migliore amica dall'altra parte del telefono già truccata, pettinata e vestita un'ora prima di scuola a sbattere il piede spazientita.

"Lo sapevo!" urlò al telefono quando capì che davvero mi fossi appena svegliata "e ora come farai in soli 50 minuti ad essere perfetta per il nostro ritorno a scuola? Sai che non voglio essere una sfigata, a nessuno piacciono le sfigate e soprattutto a Jackson non piacciono le sfigate" mi ribadì come aveva fatto la sera prima e ancora quella prima.

Lydia aveva già preparato il suo outfit due settimane prima dell' inizio della scuola anche se era la terza volta in questi giorni che lo cambiava, e non mi stupirei se quando mi verrà a prendere la troverò con un quarto outfit diverso.

"Tranquilla Lyd sei popolare, ti puoi permettere un po' di ritardo e poi, più farai aspettare Jackson, più lui ti vorrà" dopo le mie parole ci furono stati circa 20 secondi di silenzio in cui la mia migliore amica dai capelli biondo fragola pensò se avessi avuto ragione o no.

"Va bene, va bene ma fatti trovare alle 7:50 sotto casa e non mangiare tanto per colazione" mi ricordò come se fosse mia madre.

"Tranquilla Lyd, non preoccuparti" la rassicurai.

"Ah e ricordati di metterti l'outfit che abbiamo comprato l' altro giorno da Macy's. Quello con la camicetta bianca e la gonna nera. E per favore mettiti degli stivaletti con il tacco, non vorrai andare il tuo primo giorno di scuola con le converse spero" mi rimproverò la mia migliore amica sapendo che non amavo i tacchi.

"Dai Lyd, almeno quello! Mi fai già mettere la gonna, le converse sono comode" mi lamentai come una bambina anche se sapevo che avrebbe vinto lei.

"Lillian, Lillian, Lillian, quando capirai?" la solita drammatica Lydia, ogni volta che mi lamentavo per qualcosa lei faceva la scenetta da drama-queen per farmi sentire in colpa e come potevo dirle di no? Era Lydia Martin!

"Va bene, mi metterò dei tronchetti" sospirai infastidita.

"Lo sapevo che mi vuoi bene, a dopo" mi salutò felice e compiaciuta.

"Si ciao" le risposi affranta anche se ormai aveva già buttato giù il telefono.

***

Dopo una bella doccia rilassante al corpo, la colazione ed essermi vestita esattamente come mi aveva consigliato, o forse meglio dire imposto Lydia, scesi le scale per uscire di casa. Passando dalla cucina vidi mia madre che stava bevendo un caffè.

"Ciao mamma io vado" nessuna riposta "mamma vado a scuola, mi accompagna Lyd, ci vediamo dopo" e ancora nessuna risposta.

A testa bassa e affranta, uscì di casa trovandomi davanti la macchina costosa che i genitori della mia migliore amica le avevano comprato questa estate. Come al solito, la signorina perfettina Martin si stava mettendo il lucida-labbra, chissà quante volte lo avesse ripassato quella stessa mattina.
Non avevo neanche ancora aperto la portiera che lei mi riprese per il mio ritardo di due minuti.
Sempre la solita Lyd.

Innocent | Stiles Stilinski (1)Where stories live. Discover now