Capitolo 17

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Pdv di Haylay

Caro diario.
Lo sai, il tempo è l'unica cosa al mondo che davvero mai si ferma. In realtà mettere in pausa il tempo è come chiedere a una gocciolina di pioggia di non cadere, o ai bambini di non crescere ma di rimanere al seno delle loro madri così affettuose. Ho ben paura di questo. Se io non posso fermare il tempo, come posso permettermi di perderne tanto?
Vorrei essere più forte, e invece sono debole. Vorrei saper dire che le armi tra le mie mani fanno uno.... E neanche riesco a toccare una pistola piu lunga di 10cm, se non se funziona a piccoli getti d'acqua, cristo sarebbe tanto meglio.
Vorrei vantarmi che mi vendicherò ma con quale paura della morte lo sto dicendo? Diario, non servo a un cazzo. Sono inutile quanto non lo sono stati i miei tanti anni fa.
Vorrei il loro coraggio, almeno la metà della loro forza e della loro astuzia.
Oppure anche solo ritrovarli. Ah ma dove sono?! Non ne ho la minima idea, e oggi mi chiedo se lo saprò mai un giorno.
Chissà se l'arrivo di quello che un giorno chiamerò fratello saprà aiutarmi come si deve.

Una lacrima solca la mia guancia e cade giù, sulla pagina del mio diario, sudicia di sfregamenti causati dalle miei mani sulle scritte a penna.
Mi asciugo le guancie. A che cazzo mi serve essere coraggiosa? In fondo nessuno mi ha chiesto di esserlo, e nessuno è devvero qua a vedere gli sforzi che faccio almeno per provarci.
Qualcuno bussa, Jeff entra. Un sorriso stampato in faccia.
Quando si rende conto del mio stato butta il suo telefono sul mio divano, mi tira dalla mia sedia e mi fa stendere accanto a lui sul mio letto nero e rosa con piccoli unicorni disegnati e dipinti di rosa e dorato.
Non parla, sembra leggermi nel pensiero, una ciocca dei miei capelli mori attorno a un suo dito.

Con lo sguardo, seguo le sue bellissime vene sul braccio.
Sono leggermente violacee, e segnano con forza il braccio.
Mi sorprendo a vederlo fissarmi di rimando.
Il bacio è inevitabile. Un dato di fatto.
E infatti mi bacia.
Con calma e delicatezza. Senza irruenza.

Ma le labbra sulle sue, come un senso di colpevolezza, il pensiero che qualcosa non va per il verso giusto.

Pdv di Jonathan

Il verso di un singhiozzo, corto d nascosto, non può che provenire dalla camera di Haylay.
Mi accendo una sigaretta con calma e mi dirigo nella sua camera a passo lento.
Quando spingo un po' la porta, mi trovo davanti a lei e Jeff che con la bocca un po' troppo affamata al mio gusto, si stanno baciando.

Nella mia mente squilla un allarme.
Che cosa devo vedere di tanto importante che io non vedo??

Morgane passa nel corridoio. Con il braccio destro la afferro per i fianchi e inizio a baciare il suo collo fine.
Lei si lascia fare, e con un gridolino prima di stupore e poi di piacere, lascia che io la baci con violenza.
Sempre nel corridoio la spingo dalla parte sinistra, sperando che Haylay mi vede. E senza sapere il perché di questo pensiero inquietante e incomprensibile.
Infine, voglioso di casino, decido di portarla in camera mia. Dove vi lascio voi e le vostre menti annebbiate dagli ormoni, riflettere a tutti i scenari possibili.

Qualche ore dopo

Morgane si fuma una sigaretta sul mio balcone quando il campanello suona.
Mi infilo solo un pantalone sopra le mie mutande e scendo ad aprire, gli occhi curiosi degli altri insistenti nella mia schiena.
Che diavolo succede?
Apro la porta e mi ritrovo davanti a un ragazzo alto, con occhi celesti e capelli marroncino chiaro quasi quanto quello di Haylay.
E sfortunatamente per me lo conosco.
Il suo sguardo sorride nonostante nel vedere la mia faccia, abbia pensato che scappare sarebbe meglio per la sua faccia da testa di cazzo.
Il mio pugno parte da solo, e ovviamente da solo lascia dei segni celesti e viola sulla sua guancia.

Io: Te lo eri meritato stronzo mio.

Ciaoooo bimbi vi voglio bene amoriiiiih❤🔥
Come state? Io bene...

Baci❤

Io. Bad Girl. IIIWhere stories live. Discover now