Capitolo 9

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Pdv di Haylay

Mi giro a guardare Jonathan addormentato poco vicino, decido di cambiarmi velocemente.
Mi tolgo prima la maglietta che cambio per un top nero e stretto, in seguito mi alzo e mi tolgo con fretta i jeans. Infilo poi i miei leggings in cuoio nero.
E dire che mi ero promessa di non metterli mai. Ma in fondo mi stanno bene.
Nel farmi una treccia di lato, mi giro a guardare nuovamente Jonathan.
Il quale, il mento appoggiato alla sua mano, mi fissa le cosce: Ehi tutto bene bella vista? Mi hai vista vista?

Lui alza leggermente gli occhi come esasperato: Tutta tutta. E de una sega se non ne approfittavo uomo non ero.

Io: E io di questa situazione cosa devo tirare? "Ehi Haylay non ti preoccupare almeno ora sai quale sesso piace allo strano tipo che ti vuole accompagnare ovunque?"

Questa volta si alza e si toglie la maglietta: Qualcosa del genere cucciola.

Omg. Wtf?!

Si gira per farmi un occhiataccia: Ehi puoi farmi la lezione, ma non sei di meno pervertita!

Pervertita io? Ma che dice questo.

Io: Mania...

Non riesco a finire la frase che questo mi trattiene il polso in aria: Calma.
Mi molla subito quasi con violenza, poi mi dice che andiamo, spingendo il motorino ci dirigiamo verso il centro della città.

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LA è bellissima. Grande, anzi enorme.
Viva. Cioè piena di vita ma anche nel senso piena di cose che ci fanno capire a quale punto qui alla gente piace divertirsi.

Il motorino ormai va, e piano, ci dirigiamo verso la nostra destinazione.
Una grande discoteca, non una qualsiasi. Una discoteca vietata alla gente normale. Alla gente senza "peccati " come mi ha detto Jonathan.
La gente come me.

Quando glielo ho chiesto, Jonathan ha fatto una strana faccia.
Come se sapesse qualcosa di me che neanche io so. E non era una cosa positiva ne sono sicura.
Cosa avrei fatto? Non lo so, spero di scoprirlo presto.

Jonathan si ferma: Ci siamo.

Io: No, beh non è possibile qui è abbandonato credimi.

In effetti il luogo è quasi somigliante ai luoghi pieni di fantasmi nei film.
E non parlo dei ghosbuster... ma piuttosto mi fa pensare ai polterguys.
Ew.

Jonathan mi tira per un braccio e entriamo nell'edificio.
Su una porta, una enorme Gioconda di Da Vinci è disegnata con inchiostro nero, giallo e rosa fosforescente.
Jonathan sorride: Dai vieni!

Spinge la porta e di colpo la musica invade le mie membra.
Mio Dio è bellissimo qua....
Le luci sono del tutto spente, rimangono unicamente accesi dei strano neon viola.
La gente che balla ha i denti stranamente fosforescenti.

Al soffitto sono appese delle gabbie nelle quali danzano delle ragazze dal corpo affusolato, travestite da conigliette hot.
Non so se capite ciò che dico, ma per caso le vere conigliette vanno in giro con dei reggiseni #Dpiena e dei tanga?
Ok penso che avete la scena in mente.
Si stringevano alle sbarre strusciandosi. Una le leccava avida.
Su un palco enorme allestito nel bel mezzo della sala, dei ragazzi iniziano a spogliarsi, dando inizio a uno striptease lento e cadente.

Intorno gente e gente.
Come troveremo mai im ragazzo Alex?

Jonathan mi fa segno di separarci.

Oh ehi aspetta no! Bruttaaaa idea!

E ora come faccio da sola?
Decido di avanzare il più possibile per arrivate alla DJ lassù. Magari lei sa qualcosa.
Mi sembra che una mia amica tempo fa mi disse che i DJ sono spesso loro ad organizzare le feste.

Quando la raggiungo le faccio segno per sapere se possiamo parlare.
Lei accenna e lascia il posto a un suo compagno vicino. Che ubriaco a me sembra barcollare.
Usciamo da una piccola porta dietro una tenda rossa.

Lei: Che vuoi?

Io: Senti non volevo darti noia ma cerco qualcuno è molto importante...

La tipa si accende una sigaretta, me ne propone una. Solo dopo il mio rifiuto imbarazzato mi risponde: Dimmi chi cerchi e poi io vedo se posso, poi se voglio aiutarti. Afferri il concetto?

Cos...

Io: Afferrato. Spero. Cerco un certo Alex.

Lei allarga gli occhi sorpresa: Sei sicuro che è un "lui" che cerchi?

Non capisco, cosa mi sta chiedendo??: Beh non ne ho idea in realta.

Mi chiede il cognome del tipo, e quando finalmente glielo do lei mi guarda dritto negli occhi: Te lo dico io che non è un lui. È una lei. Beh in realtà per essere più precisi ancora, la persona che cerchi sono io. Piacere sono Alex.

Ah.

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Pdv di Mess

Il poliziotto esasperato continua a ripetermi la stessa cosa, come se fosse sicuri che a un certo punto avrei annuito alle cazzate che dice: Signora, mi dispiace suo marito è morto, deve capirlo.

Io: No, non è morto. Le dico che non è morto. Mi creda.

Ma lui si massaggia la fronte: No signora... Se non è morto allora cosa è? Nominate forse la morte diversamente.

Mi prende per stupida o...?: No certo che no, ciò che voglio dire è che quell'uomo non è mio marito.

Lui: Sta parlando metaforicamente vero? Dice così solo per convicervi che da morto si diventa un altra persona?

Questa volta gli rispondo chiara: No, quello non è mio marito. Mio marito é altrove. Non so dove. Ma mio marito non è morto. Merita ben più bella morte. Ben più bella della vostra signore.

Ok cosa ne pensate?
Dio solo sa come mai sono nuovamente riuscita ad arrivare alle 2k viste anche su questo libro! Vi amooooooooooo😍😍😍
Cosa pensate... È morto o no Nate?

Ragazzi ho una domanda, e vorrei che voi tutti rispondiate.
Quale è la prima parola che vi viene in mente per definire il mio libro??
Perfavore commentate, voglio sapere! ❤

Notte e tanti baci a tutti👽❤

Io. Bad Girl. IIIWhere stories live. Discover now