CAPITOLO 25

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Mia pov's

-Non ho finito quello che ho iniziato alla festa prima che arrivasse il piccolo Jameson ... Ma ora non c'è, quindi potrei approfittarne ...

-Lasciami andare, sennò urlo!

-Non farlo, o ti ammazzo e tu sai benissimo che lo potrei fare!

Disse con un tono che mi spaventò. So che è pericoloso e che può farmi del male,  se le sue minacce sono vere, sarò morta senza alcun dubbio.

- Così hai capito quello che voglio!

Gli lanciai uno sguardo cupo e mi dibattei. Mi tirò nel gabinetto dei ragazzi che era proprio accanto a noi.

-Lasciami andare!

-Ma stai zitta!

-Sei solo uno stronzo!

Detto questo, mi spinse all'interno del bagno e mi ha sbattè contro il muro. Rimase tra le mie gambe cosi non potei colpirlo. O era intelligente o ha già avuto esperienze con situazioni come la mia. Cercai di liberarmi e lo colpì sul petto. Si avvicinò al mio viso per baciarmi ma lo spinsi.

Incollò le mani sopra la mia testa e mi diede dei baci sul collo. Le mie lacrime erano sul punto di scendere giù per le guance. Gridai di lasciarmi andare, ma mi mise una mano sulla bocca. Quando si staccò da me, dissi con voce tremante.

-Non ti ho fatto niente! Allora perché mi stai facendo questo?

- Tu, tu non hai fatto niente, ma mi devo vendicare  di Jameson  su di te ! so che ci tiene molto a te, allora questa è l'occasione giusta dato che non c'è.

Disse con tono beffardo e accarezzandomi la pancia con la mano libera.

-Ma io sono qui!

Disse qualcuno, aprendo la porta del bagno. Mi voltai e vidi un ragazzo che non avevo mai visto. Ma il mio aggressore sembrava conoscerlo molto bene.

-Lasciala ora!

Disse il ragazzo con sguardo freddo.

-Sennò cosa? il  Signore è tornato in città come vedo! Quindi ti sei divertito in vacanza?

-Beh, mio caro amico, si sono tornato! Allora lascia questa ragazza, altrimenti verrai ricoverato in ospedale!

Il ragazzo lasciò il mio braccio e si tolse me. Si avvicinò all' altro ragazzo e gli diede un pugno. L'altro cadde, ma si alzò, come se il colpo non gli ebbe fatto  niente . Diede un pugno al mio assalitore. Poi la lotta iniziò. Erano entrambi a terra, lottavano,dovevo fare qualcosa, guardai attorno a me e trovai un oggetto. vidi una scopa in fondo il bagno, l'ha presi e la  buttai sulla testa del mio aggressore , lui  cadde a terra privo di sensi. Io stessa rimasi scioccata di quello che avevo fatto ,lasciai cadere la scopa che cadde a terra, la mia mano tremava. Se fosse morto? Cosa succederà? L'altro ragazzo si alzò e vide che ero scioccata. Lui mi si avvicinò e disse.
-Tu tutto bene?
-L'ho colpito ... Oh mio Dio, che cosa succederà? Io..
- ... non preoccuparti , il colpo non era così forte come pensi. Senti, non ha nemmeno sanguinato.  Lui si sveglierà tra pochi minuti ... E grazie per avermi aiutato Mia..
-Ma aspetta come conosci il mio nome? Io non ti conosco e non ho mai detto il mio nome, che io sappia.

-Non mi conosci?

- No,dovrei?

- Bene i boys non sono stati cortesi, non hanno nemmeno parlato di me ... Uff ho l'aria da stupido ora.

-Cosa? Quali boys?

Dissi confusa.

- Parliamo davanti a scuola! Se qualcuno ci vede qui, siamo nei guai!

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