Capitolo 10

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Muovo la testa a tempo della musica metal frastornante che risuona nel locale, bevendo un sorso dal mio drink ghiacciato di redbull e limone gentilmente offerto dalla compagnia di Dominik.

Ho imparato a conoscerli un po' di più, alcuni dei suoi amici, e ho scoperto che sono tutti molto simpatici e devo dire che mi trovo bene. Persino le nostre idee politiche e non, coincidono.

"Ti piace la musica?" Mi chiede all'orecchio Dominik. Il suo fiato è quasi fresco in confronto alla mia pelle, che invece va a fuoco, e mi fa rabbrividire.
Lo guardo negli occhi scuri e annuisco con un sorriso. "Sono fantastici!" Esclamo. "Peccato che Gary e Beck non siano potuti venire, anche loro avrebbero adorato questa band... aspetta, ma tu li conosci?"
Il bel ragazzo annuisce al mio fianco, indicando con una mano il chitarrista che salta sul palco come uno svitato. "Quello stronzetto è uno dei miei amici d'infanzia... vuoi conoscerlo?" Domanda con un sorrisetto sulle labbra rosee.

Sgrano gli occhi, poi annuisco e saltello come una bambina emozionata. Dominik ride e mi sfiora con un gesto voluto i capelli morbidi, che stasera ho deciso di lisciare.
Il ragazzo mi si avvicina ancora. "Ti va di avvicinarti al palco?"

Sorrido e accetto silenziosamente il suo invito e poi, con il cuore che batte a mille e la testa un po' annebbiata, lo prendo per mano e mi faccio largo fra i ragazzi che scuotono furiosamente il capo e saltano a tempo di musica.
Mi alzo in punta di piedi ma, nonostante io non sia poi così bassa, non riesco a vedere granchè da questa posizione.

Sospiro rassegnata.
All'improvviso, però, mi sento sollevare. Lancio un urletto quando Dom mi prende in braccio e mi posiziona come niente fosse sulle sue spalle. Io mi aggrappo con un braccio al suo collo e rido, alzando l'altra mano verso l'alto.

La parte razionale di me mi dice che il bel ragazzo si sta prendendo troppe confidenze; mentre all'altra parte di me il calore della sua vicinanza piace. Molto.

Passiamo la sera così, a divertirci fra la massa agitata di ragazzi, godendoci il locale e la buona musica e ballando come se non ci fosse un domani. Per la prima volta da quando sono qui, ammetto, mi sento un po' più me stessa.

Nonostante questo, alla fine della serata sono un po' frastornata, lo stomaco sottosopra e la vista leggermente offuscata. Non ho bevuto niente, se non la mia redbull, quindi non capisco a cosa sia dovuta la mia nausea.

"Hans, questa è la nostra nuova arrivata, Kleopatra. Kleopatra, lui è il mio amico chitarrista, Hans."
Cerco di sorridere nonostante non mi senta molto in forma, stringendo la mano al ragazzo dai capelli mori e gli occhi verde smeraldo che mi sorride con malizia. "Piacere di conoscerti, Kleopatra. Sei bellissima... per caso ci conosciamo?"

Mi trattengo per qualche istante, ma poi non posso far a meno di scoppiare a ridere di fronte al suo tenero tentativo di provarci con me, mentre Dominik scuote il capo. "Kleo è fuori discussione, fratello. È nostra amica. Quindi, se proprio devi, scendi dal palco e cercati un'altra ragazzina da sedurre." Afferma con un ghigno Dom.

Sorrido. "Devo dare ragione al tuo amico, Hans." Dico io mentre annuisco. "Suoni da Dio, però. Davvero, complimenti!" Esclamo ignorando il forte giramento di testa che mi assale all'improvviso.

"Ti ringrazio, tesoro." Ammicca Hans. "Aspetta, quindi sabato sei con noi, alla manifestazione?"
"Mh.. ." Annuisco debolmente e mi appoggio a Dominik, che mi guarda confuso quando per un attimo chiudo gli occhi e barcollo all'indietro.

Faccio fatica a mettere a fuoco ciò che mi sta intorno. "Tesoro, ti senti bene?" Chiede una voce lontana, forse Hans. "Kleo!"
Le gambe mi cedono, ma due mani forti mi sostengono. Quando mi sollevano da terra, scuoto il capo e mi poso una mano sulla fronte bollente. L'aria sembra più opprimente che mai. "Ho caldo. Cristo, che caldo." Mormoro stordita, dopodichè svengo.

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