Capitolo 1

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Mi siedo e lascio le gambe a penzoloni nel vuoto sotto di me, osservando il cielo cosparso di nuvole grigie e nere all'orizzonte. Sta per arrivare un bel temporale.

"La odio!" Ringhia furiosa Ariel al telefono, la mia migliore amica.
"Anch'io odio mia madre, Al." Sospiro.
"Non puoi... tu non... devi fare qualcosa! Dille qualcosa!" Esclama. Alzo gli occhi al cielo, chinando poi il capo e osservando le punte dei miei lunghi capelli castano scuro. "Pensi che io non ci abbia provato? Ho dato di matto quando mi ha detto che avremmo dovuto trasferirci a Blumenburg! Ma lo sai anche tu com'è fatta, ormai."
"Vuoi che venga lì a dirgliene quattro?" Rido al suo tono minaccioso. "No, Al, non servirebbe a niente. Però grazie lo stesso."

"Ma adesso dove sei? Sei almeno passata a salutare i ragazzi del centro sociale?" Domanda Ariel.
Sospiro. "Sono in giro e sì, sono passata. Però ho potuto salutare solo Daniel, gli altri erano impegnati con il volantinaggio del sabato."
"Ah, peccato... e Mik? Lui come l'ha presa?"
Mi mordo un labbro, non sapendo bene come dirle che il mio "ragazzo" mi ha mollata con un patetico messaggio, subito dopo aver saputo che avrei lasciato la città.
"Kleo? Ci sei?"
"Sì, ci sono. Mik mi ha lasciata." Dico tutto d'un fiato, cercando di rimanere impassibile.

C'è un attimo di silenzio assoluto, poi un improvviso urlo rabbioso che mi obbliga ad allontanare lo smartphone dall'orecchio per non diventare sorda. "Non ci posso credere! Quel brutto bastardo schifoso! Ma cosa ti ha detto?!"

Scuoto il capo. "Ha detto che per lui una relazione a distanza non potrebbe mai funzionare e che mi ama troppo per lasciarmi andare e bla, bla, bla.... ma non importa. Le cose negli ultimi tempi andavano male e sapevo già che mi tradiva con un'altra." Affermo fredda.
"Cazzo, Kleo... mi dispiace. Dove sei? Vengo lì da te."
"Al, ci siamo viste meno di un'ora fa!" Esclamo con un sorriso sulle labbra.
"Lo so, lo so. È che già mi manchi, okay? Non so come farò, qui, senza di te." Dice lei con voce sottile.

"Ti prometto che quest'estate verrò a trovarti, ma te l'avevo già detto, no? Appena finita la scuola, vengo da te." Mormoro.
"Sì, va bene, Kleo. Però promettimi anche che mi chiamerai sempre. Ogni giorno!"
Ridacchio, trattenendo come meglio riesco le lacrime. Non devo piangere. "Lo prometto. Senti, adesso devo proprio andare." Non è vero, non devo andare, in realtà ho già finito di impacchettare tutto a casa. Semplicemente... voglio stare da sola, perchè sentirla al telefono in questo momento mi fa solo stare più male.

"Okay, m-ma chiamami quando sei arrivata. Ciao, Kleo." Sento chiaramente la tristezza nella sua voce spezzata. È sull'orlo del pianto anche lei.

Ariel è la mia migliore amica da sempre. Siamo praticamente cresciute insieme e adesso che sto per andare via per me è troppo difficile separarmi da lei, più difficile di quanto pensassi.

"Ciao Al." Chiudo la chiamata e mi passo entrambe le mani fra i capelli mossi, guardandomi intorno nel tentativo di distrarmi.

Da piccola venivo sempre qua sopra, era il mio posto preferito per passare il tempo con Ariel, oppure semplicemente per rifugiarmi quando i miei litigavano a casa. Certo, fino a una decina di anni fa mi sembrava la casetta sull'albero più bella del mondo perchè l'aveva costruita il mio papà, e forse lo era davvero... ma solo adesso mi accorgo che il legno si è rovinato ed è diventato umido e gonfio per tutta la pioggia che si è preso durante gli anni. Per non parlare di quei simpatici insettini che camminano in gruppo di qua e di là e delle foglie secche incastrate nel pavimento.

Faccio un respiro profondo: inspiro l'aria fredda e poi la butto fuori lentamente. No, sono ancora nervosa. Quindi mi allungo all'indietro, tastando il pavimento di legno bagnato alla mia destra. "Mhh... bingo." Mormoro con un sorrisetto quando, infilato fra una trava e l'altra, riesco a trovare il mio adorato pacchetto di sigarette, la mia unica salvezza. Lo tiro fuori pulendomi le mani sui jeans, ma faccio una smorfia quando vedo proprio due formiche enormi che ci camminano sopra.

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