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« Devi fare cosí, guarda..» spiegò Harry a Liam, seduti sulle gradinate del campo dei licantropi. Gli stava facendo vedere come svolgere un esercizio di matematica in modo più semplice. Liam frequentava il college della città, ma, nonostante Harry non fosse uno studente, sapeva bene come risolvere certi problemi di matematica, essendo un tipo molto intelligente.

« Dio, é molto meglio così. Non ci avevo proprio capito niente. Se non ci fossi stato tu! Grazie Haz!» disse abbracciandolo di scatto. Lui ridacchiò, allontanandolo scherzosamente.

L'aria era rilassata e allegra, almeno fino a quando Louis si avvicinò a loro pochi minuti dopo, guardando Harry minacciosamente. Tutti si zittirono, sentendo l'aura nera del loro alpha avvicinarsi sempre di più.

« Oddio che ho fatto stavolta?» mormorò il riccio, spaventato dallo sguardo serio del suo compagno. Arrivato davanti a lui, si fermò. Vide il colore dei suoi occhi cambiare per un solo secondo.

« Alzati, immediatamente» gli disse a denti stretti. Harry si alzó e Louis lo prese per un braccio. Lo trascinò in un luogo un pó appartato, anche se il branco avrebbe ascoltato comunque, avendo il super udito! Harry deglutì rumorosamente. Poche volte era stato così arrabbiato con lui. E se lo sentiva e vedeva lui, che era umano, voleva dire che l'aveva fatta grossa questa volta.

« Lou, mi fai male così. Si puó sapere che ho fatto per farti infuriare così?» gli chiese.

« Cos'hai fatto? Cos'hai fatto?!» urlò fermandosi di scatto e girandosi verso di lui.

« Lou-»

« Non chiamarmi in quel modo! Perché non mi hai detto che avresti preso i tuoi risparmi per studiare, per ristrutturare casa nostra?!» sbottò, dimenando le braccia in aria, esasperato. Harry sbiancò completamente.

« Come fai a saperlo?» bisbigliò.

« Ma come fai a farmi uscire così fuori di testa?! Perchè lo hai fatto?! Ti ho sempre detto di usare i miei soldi! Perché sono i nostri soldi! Quelli che hai usato erano per i tuoi studi, dannazione! Perché non hai usato i soldi che ti ho detto di prendere?! Di certo non mancano!»

« Ma tu come fai a saperlo?» richiese.

Louis ringhió forte, dando le spalle a Harry e tirando fuori gli artigli, e li scaglio al tronco di un albero, lasciando segno profondi. 
Harry lo guardò, e deglutì di nuovo. Era veramente arrabbiato. Si passò entrambe le mani fra i capelli lisci, sospirando profondamente.

« Tuo padre mi ha portato gli estratti conto dei tuoi risparmi per gli studi. Vuoti. Erano vuoti! Non hai preso neanche un centesimo dei nostri soldi! Come pensi abbiano reagito i tuoi genitori?! Pensi mi abbiano fatto i complimenti? Non é così!  Se prima mi odiavano, ora mi vogliono morto! E ora te lo richiedo: perché, maledizione, non hai preso i nostri fottutissimi soldi?!» urló girandosi nuovamente verso di lui. Aveva gli occhi rossi, ma gli artigli li aveva ritirati, almeno quelli!

« Io.. Quella é la nostra casa, e non volevo farti spendere tutto a te. Io ho pensato.... Per adesso non ho bisogno di andare al college, per studiare. Voglio dedicarmi completamente al branco, alla casa, a noi due.»

« Harry, maledizione! Aspettavano solo questo, Harry. Tuo padre aspettava solo una scusa per ritornare a dirmi che ti ho fatto il lavaggio del cervello.»

« Che... Che cosa? E a mio padre, cosa interessa? Non vivo con loro da più di due anni, non mi aiutano a vivere, non si preoccupano più di me... Io faccio qualche lavoretto, mi occupo di Lu-»

« Sei senza speranza. Davvero. Tu, sei davvero senza speranza. Io non so proprio come fare con te. Porca puttana!» sbottó dando un calcio a qualche ciuffo di erba. Poi prese un respiro profondo e chiuse gli occhi. Ci mise qualche secondo e qualche respiro profondo prima di ritrovare un briciolo di calma.

Sequel - Il mio uomo è un lupo -  Larry StylinsonWhere stories live. Discover now