«Al mio via entriamo.», gli sussurrò. «Tu stammi dietro e tieniti pronto a puntare l'arma.»

Giacomo annuì, era teso come una corda di violino.

Jack poggiò la mano sulla maniglia della porta e diede una veloce scorsa ai cavalieri. Abbassò la maniglia e contemporaneamente diede il via. Con un movimento veloce spalancò la porta ed entrò insieme a Giacomo e una decina di cavalieri. Perlustrarono sommariamente le stanze del piano terra, trovandole vuote, mentre Jack e Giacomo salivano al piano superiore, nella stanza che poc'anzi avevano visto abitata.

Jack fu il primo ad arrivare, la pistola puntata in avanti e l'espressione di vittoria che sfumava dal suo viso contratto. Il letto era disfatto, sul pavimento c'erano garze e lenzuola sporche di sangue scuro. «Sono fuggiti...»

In quel momento la ricetrasmittente emise il segnale di chiamata.

***

Prima di entrare nel vicolo, il cavaliere aveva avvertito con un segno un suo collega che, non vedendolo tornare, decise di controllare cosa fosse accaduto. L'uomo seguì il medesimo percorso del compagno e quando vide la scia di sangue che colorava il suolo cadde nel panico. Si avvicinò e vide il cavaliere riverso al suolo. Prima di accertarsi delle sue condizioni, azionò la ricetrasmittente e chiamò Jack.

«Cosa succede?» La voce di Jack risuonò terribilmente furiosa.

«Si tratta di un nostro uomo, è stato ferito. Temo che la donna sia...» Fu interrotto da qualcosa che lo colpì alla schiena. La ricetrasmittente gli sfuggì dalle mani e si girò per guardare negli occhi il suo assalitore. Era lei.

«È...!», tuonò, ma Paine non gli lasciò il tempo di chiamare i soccorsi. Gli piantò un calcio in pieno petto e al cavaliere mancò il respiro. Alle sue spalle, Robert gli cinse il collo con il braccio ed esercitò una forte pressione finché l'uomo non perse i sensi.

«Dobbiamo andarcene prima che ci raggiungano.», disse Paine.

***

Jack udì il grido strozzato dell'uomo che l'aveva contattato e digrignò i denti. «Hanno raggiunto il mercato.», disse ai suoi uomini e contemporaneamente si chiese come avessero fatto a muoversi tanto in fretta. «Devono averci visti arrivare.»

Giacomo fremette; era sua la colpa, si era sporto disobbedendo agli ordini ricevuti e la donna l'aveva visto.

«Se facciamo in tempo riusciremo a raggiungerli.», disse Jack concitatamente e mentre usciva di casa avvisò i cavalieri sparsi in paese della nuova posizione del nemico.

***

I cavalieri si privarono dei loro travestimenti e impugnarono le armi, spaventando i cittadini che fuggirono in preda al panico.

Paine, però, era fuori dalla loro portata; conosceva centimetro per centimetro le strade del centro abitato e si muoveva silenziosamente da una casa all'altra, seguita da Robert che teneva il passo egregiamente. Giunti al secondo piano di una casa diroccata, Paine si sporse da uno squarcio sulla parete per studiare la situazione. Erano in molti e si aggiravano in formazione da un punto all'altro della strada, sarebbe stato molto difficile evitarli, ma non impossibile.

«Il punto magnetico è a tre chilometri da qui, fuori dalle mura del paese.», le ricordò Robert.

«Non dovrebbe essere un problema raggiungere la periferia, ma una volta lì saremo in pieno deserto e non avremmo modo di nasconderci; temo che la sorveglianza sarà più difficile da eludere. Dovremmo uscire allo scoperto e muoverci in fretta, senza indugiare.» Si ritrasse quando un cavaliere guardò nella loro direzione. «Sei pronto?»

L'Angelo della MorteOnde histórias criam vida. Descubra agora