Capitolo 21: fuga

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Robert era davanti alla finestra, il chiarore del tramonto contornava il suo corpo di raggi dorati; sembrava che fluttuasse in tutta quella luce. Guardava l'orizzonte ma era distratto dalle preoccupazioni. Ripensava a ciò che aveva rischiato di perdere la notte precedente, alla disperazione che aveva provato quando aveva sentito gli spari e la corsa frenetica per raggiungere Paine. Quando l'aveva vista davanti a sé, in trappola, il cuore gli si era fermato. Avrebbe desiderato correrle incontro, ma non poteva muoversi dal punto magnetico o l'avrebbe condannata a morte certa. Afferrare la sua mano l'aveva riempito di adrenalina e per un solo istante aveva pensato che fossero in salvo, ma Marco aveva aperto il fuoco e lui in un attimo si era figurato la scena di Paine riversa al suolo con la schiena perforata; allora aveva fatto l'unica cosa che poteva: farle scudo con il proprio corpo. Anche se immortale, non era esente dal dolore, ma era un supplizio che avrebbe affrontato volentieri, c'erano tipi di dolore che avrebbero ucciso persino un essere immortale: come la perdita della persona amata.

Si voltò verso Paine, la sua figura sinuosa era coperta dal lenzuolo. Aveva finalmente trovato il coraggio di combattere le sue paure e di ascoltare il proprio cuore, e ora era felice. Quell'unico istante trascorso con lei l'aveva ripagato di tutte le sofferenze, della solitudine e della disperazione provata in mille anni.

Ripensò a ciò che era accaduto qualche ora prima e provò ancora vergogna per averla aggredita. Non era in grado di comprendere per quale motivo avesse perso il nume della ragione e provò a far mente locale. Ricordava di essersi svegliato durante la notte, in preda al delirio. Aveva perso molto sangue e l'operazione l'aveva lasciato privo di energie. Era madido di sudore e i vestiti lo soffocavano, così si era spogliato e aveva spento la lampada vagando per la stanza come un'anima in pena.

Cercava qualcuno, una donna. Nei recessi della propria mente si era detto che non l'avrebbe trovata, perché non era altro che un fantasma della sua infanzia, eppure non aveva smesso. Si era trascinato lungo la parete con le poche forze rimanenti e pian piano aveva perso i contatti con la realtà, dimenticando persino cosa gli fosse accaduto. Stremato, si era coricato, chiedendosi perché provasse un tale dolore alla schiena. Alla fine la stanchezza aveva avuto la meglio e si era addormentato con il viso della donna davanti agli occhi, il desiderio di vendetta che lo tormentava. Si era svegliato quando aveva udito la voce di Paine; in quel momento, però, ancora preda del delirio, aveva pensato che si trattasse di lei e l'aveva aggredita.

Si volse nuovamente alla finestra e poggiò le mani sul davanzale, scuotendo la testa come se quel gesto avesse il potere di cancellare ciò che aveva fatto. Aveva il terrore di domandarsi cosa sarebbe accaduto se non si fosse ripreso, se avesse continuato a scambiare Paine per la donna che l'aveva condannato.

Paine si svegliò dolcemente, colpita in volto dai caldi raggi del sole morente. Allungò la mano sul letto in cerca di Robert e si mise a sedere di scatto quando le sue dita sfiorarono il posto vuoto e freddo accanto a sé. Si rasserenò nel vederlo immerso nel sole abbagliante; i raggi creavano degli strani giochi d'ombra e sembrava che Robert fosse dotato di ali dorate.

Scivolò giù dal letto e con passi silenziosi lo raggiunse. L'uomo non si accorse di lei. Gli poggiò una mano sulla spalla e lui sussultò.

«Credevo che dormissi.», le disse. Intrecciò le dita attorno a quelle di Paine e rimasero per qualche minuto in quella posizione, assaporando entrambi la vita che si svolgeva fuori da quel rifugio. Entrambi provarono nostalgia della propria terra, prigionieri di una realtà che non avevano scelto.

«Pensi che sia finita per me?», gli chiese ad un passo dalle lacrime. Sotto le dita sentì Robert fremere. «Ormai l'Ordine conosce la mia identità e portare avanti la mia missione sarà impossibile.» Scostò la mano dalla sua spalla e si stropicciò gli occhi per arrestare il flusso delle lacrime.

L'Angelo della Morteحيث تعيش القصص. اكتشف الآن