Annabeth

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Annabeth si incamminò verso le stanze al fianco di Percy: il ragazzo aveva un'aria devastata e stanca e la ragazza non era da meno.

Si sentiva così male: non avrebbe mai pensato che Luke potesse farle del male, e non pensava neanche che il ragazzo potesse sbagliare, non un'altra volta e quello che aveva detto.

Quello che aveva detto l'aveva lasciata senza parole: non pensava che il semidio provasse rancori nei suoi confronti, non pensava si sentisse tradito dopo che lei si era fidanzata con Percy, l'unico che aveva amato e avrebbe ami amato.

E Annabeth non riusciva a levarsi dalla testa quello che aveva detto Luke a proposito di delle visite negli inferi.

La ragazza si chiedeva di che stesse parlando, ma non le sembrava il momento giusto per parlarne con il figlio di Poseidone, non era il momento giusto, e non lo sarebbe stato per un po' probabilmente.

I ragazzi entrarono nella stanza e rimasero per un momento nell'atrio: tutti iniziarono a guardare Percy, come se il ragazzo da un momento all'altro potesse mettersi a fare acrobazie e capriole e cantargli una canzone di incoraggiamento.

Ma il figlio di Poseidone non sembrava in vena di discorsi, così Annabeth lo fece al posto suo "Domani le nostre vite cambieranno, ancora una volta dovremo affrontare sfide che potrebbero risultarci fatali" fece una pausa, in cui prese un profondo respiro e realizzò quello che l'avrebbe attesa nelle prossime settimane, se non di più "ma almeno noi ragazzi saremo tutti insieme, se devo affrontare un'altra missione, sono contenta di essere con voi"

I semidei sembrarono rilassarsi a quelle parole, Annabeth fu contenta di vederli sorridere.

"Visto che questa potrebbe essere l'ultima notte per un bel po' di tempo in cui dormiremo in letti normali, direi non ci saranno punizioni se decidessimo di cambiare i compagni di stanza no?" disse Jason guardando Piper con un sorriso malizioso.

"direi di no" disse la ragazza restituendo il sorriso.

I due si incamminarono verso la stanza con Leo che rideva dietro di loro e diceva "ragazzi mi raccomando: il coach Hedge vi osserva"

"io il mio letto me lo tengo" disse Nico che si incamminò verso la camera con una certa fretta.

"Annabeth non ti dispiace se Frank sta con me questa notte vero?" chiese Hazel dolcemente.

La figlia di Atena le fece un sorriso "nessun problema"

Alla risposta, i due si incamminarono mano nella mano verso la camera delle ragazze: era così contenta che Hazel avesse trovato qualcuno che la proteggesse dal mondo, da tutto il male e lo sporco che lo inquinava.

"hey amico, posso prendere il tuo letto per questa notte?" chiese Grover con un tono incerto e lanciando delle occhiate alla porta della camera dei ragazzi.

Percy lo guardò e poi disse "vai pure amico"

Grover belò e poi corse verso la camera trotterellando: era bello vedere il satiro e Percy di nuovo insieme, che si facevano gli scherzi e trovavano conforto l'uno nell'altro come ai vecchi tempi.

Percy si girò a guardare Annabeth "mi sa che mi tocca il divano" disse sistemando le coperte lasciate sul divano da Grover.

"ci tocca il divano testa d'alghe" rispose la ragazza prendendo un cuscino.

Il ragazzo fece un sorriso e si sistemò, la ragazza fece o stesso di conseguenza; appoggiò la testa sul petto di Percy, mente il ragazzo la avvolse in un abbraccio caldo e famigliare.

Annabeth era felice, anche se si sentiva ancora in colpa per la discussione che avevano avuto prima lei e il figlio del mare, in fondo era stata lei a sbagliare e doveva rimediare.

Si voltò verso Percy "Percy mi dispiace per quello che è successo, hai ragione, avrei dovuto dirti quello cos'era successo con Draco"

Percy la guardò per qualche istante, poi disse "Nessuno aveva ragione, e io comunque, non avrei dovuto reagire così, mi dispiace"

La ragazza non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere: pensava che le avrebbe fatto una scenata di gelosia o che almeno si sarebbe fatto desiderare un po' prima di perdonarla, ma in fondo quel ragazzo lo sorprendeva sempre.

"ti amo, lo sai vero?" disse lei.

Ogni volta che pronunciava quelle parole sentiva un brivido che partiva dalla fine della schiena e arrivava al collo, facendole dimenticare tutto quello che stava attorno a lei.

"certo che lo so ragazza saggia, chi non mi amerebbe?" disse lui con tono ironico.

Ed ecco di nuovo il suo Percy: sarcastico e pieno di voglia di vivere, di fare qualcosa di nuovo, di aiutare i più piccoli al campo mezzosangue ad imparare a combattere.

"sei davvero un idiota a volte" disse Annabeth allontanandosi leggermente da lui, cosa che faceva ogni volta per farlo innervosire.

"ma mica mi amavi?" disse lui guardandola.

La ragazza roteò gli occhi e si avvicinò per baciarlo: la distanza tra i due si ridusse fino a diventare uno spazio così piccolo da essere una fessura.

Lei poteva sentire il respiro caldo sul collo di lei e l'odore salmastro che le faceva venire in mente la spiaggia dove Percy la portava ogni volta che avevano bisogno di distrarsi e non pensare alla realtà per qualche ora.

"anch'io ti amo sapientona" disse lui.

Si baciarono: quel bacio fece risvegliare la felicità che c'era in lei, la fece sentire meglio.

I baci di Percy erano la medicina più efficiente che lei conoscesse, riuscivano sempre a farle tornare il sorriso e la mettevano di buon umore.

Rimasero lì, abbracciati a godersi il calore l'uno dell'altro.

"Ti immagini se il coach Hedge fosse qui?" disse improvvisamente Percy ridacchiando tra sé e sé.

"non credo supererebbe lo shock" disse Annabeth ridendo, ripensando allo strambo satiro...Probabilmente in quel momento stava dormendo accoccolato a Mellie, o magari stavano coccolando Chuck per farlo addormentare.

"già.." rispose il ragazzo.

Dopo un po' in cui i due parlarono del più e del meno, dalla ricetta per i pancake blu al professore di filosofia della scuola, ad Annabeth le si chiusero gli occhi per la stanchezza.

"buona notte Percy"

"buona notte Annabeth"

I due ragazzi si addormentarono abbracciati, un po' più felici e spensierati, nonostante la missione imminente.

Quando Annabeth si svegliò davanti a lei si presentò un volto con un ghigno stampato sulla faccia.

"buon giorno belli addormentati"

SPAZIO SCRITTRICI

Ma buon salve

Partiamo subito con i ringraziamenti: 600 visualizzazioni, O MIEI DEI, GRAZIE MILLE!

Siamo veramente contente che la storia vi stia piacendo e speriamo che, andando avanti, continuerà ad appassionarvi, e magari anche ad emozionarvi (comunque noi non siamo così cattive come lo zio Rick o la Rowling)

Anyway, hope you enjoy the story and bye bye

SERENA&SOFIA

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