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(Allison)

È passato un anno da quando ho finto la mia morte. Non volevo farlo, ma ho scoperto di essere una Shadowhunters e quella era l'unica possibilità che avevo. Non potevo raccontare niente ai miei amici. Quando sono arrivata a New York, all'istituto di Shadowhunters, ho conosciuto Alec, sua sorella Izzy e Jace e Clary. Sono simpatici, e Alec è diventato il mio parabatai. Oggi finalmente tornerò a Beacon Hills con gli altri.

Quando mi sveglio trovo Alec che mi guarda dal bordo del letto, sorride e mi tira un cuscino
«sei Inquietante Alec» rido e mi alzo, ride anche lui e mi da un bacio sulla guancia «buongiorno anche a te Alli» lo guardo male e gli do un pugno sulla spalla «esci dalla mia stanza Alec» sorrido e lo spingo fuori, lui ride e si allontana «LA MIA PARABATAI MI MALTRATTA»,  ridacchio sentendolo e mi preparo, do un ultimo sguardo alla mia stanza ed esco prendendo le valige. Quando scendo in salotto sono già tutti li, Alec mi guarda e sorride «allora sei pronta?» Jace si avvicina e mi prende le valige dalle mani «prontissima.»

Quando arriviamo a Beacon Hills mi sale come un nodo alla gola, guardo fuori dal finestrino. Vedo la mia vecchia casa, casa di Lydia, quella di Scott...Come gli dirò che non sono mai morta? Come gli spiegherò perché gli ho mentito? Come gli racconterò di quello che è successo veramente? Mi faccio mille domande mentre Isabelle parcheggia l'auto davanti casa. Scendo e fisso la casa accanto a me, appena entrerò li dentro comincerà la mia nuova vita a Beacon Hills, e da una parte non vedo l'ora. Mentre dall'altra sono totalmente terrorizzata.

Alec mi prende la mano, lui non è solo il mio parabatai, fin da subito è stato il mio migliore amico e senza di lui mi sentirei persa. Gli sorrido e entriamo insieme, la casa è grande, abbastanza per tutti e 5. Salgo al piano superiore ed entro in una camera, ci sono due letti, il che significa che probabilmente la condividerò con Izzy, o con Alec. Poso le valige su uno dei due letti e guardo fuori dalla finestra. Forse è stato uno sbaglio tornare qui...Sospiro e torno di sotto, Izzy mi guarda con un telefono in mano, si avvicina  e me lo porge «chiama i tuoi amici» prendo il telefono senza sapere cosa fare, guardo tutti gli altri che mi incitano a chiamare. Chiudo gli occhi per un secondo pensando a cosa fare, poi digito il numero di Scott e lo chiamo.

Quando Scott ha risposto ero entrata nel panico, ma alla fine ce l'ho fatta...Mi vedo con lui e con gli altri tra un'ora. 

Finisco di prepararmi e mi avvio verso il parco...Quando arrivo c'è pochissima gente, ma d'altronde è inverno e fa freddo. Mi stringo nel cappotto nero e mi siedo aspettando Scott e gli altri. Dopo poco arrivano, ci sono tutti, Scott, Malia, Lydia, Stiles, Kira...e tre ragazzi che non ho mai visto. Lydia mi corre incontro e mi abbraccia «Allison!» la sento piangere e mentre la stringo a me scoppio a piangere anche io, quando ci stacchiamo dall'abbraccio tutti gli altri mi guardano e Scott si avvicina «com'è possibile... Tu eri morta...» lo guardo negli occhi e scuoto la testa «era tutta una finta. Dovevo trovare un modo per andarmene...Poco prima che Void Stiles ci mandasse a Oak Creek ho scoperto di essere una Shadowhunters, dovevo andare via e a voi non potevo dire niente» non fanno domande annuiscono e Scott mi abbraccia «mi sei mancata» sussura dandomi un bacio sua guancia «anche tu» sorrido e guardo i tre ragazzi «io sono Allison» uno dei ragazzi mi guarda, è alto moro e con gli occhi azzurri «io sono Theo e lui è Liam» indica il ragazzo accanto a lui che mi sorride tendendo per mano una ragazza «io sono Hayden» sorride e io ricambio il sorriso «torni a scuola?» Stiles mi guarda e io annuisco «torno con i miei amici. Anche loro sono Shadowhunters. Li conoscerete domani» annuiscono e poco dopo torno a casa.

Quando rientro a casa trovo Alec seduto in cucina, alza lo sguardo su di me e sorride «sono usciti tutti, Izzy è andata non so dove e Clary e Jace stanno a cena da qualche parte» ridacchia e mi da un bacio sulla guancia, sorrido e mi siedo accanto a lui «e noi che mangiamo?» alza un sopracciglio e si alza «cuciniamo noi!» ride porgendomi la mano, la prendo e mi alzo «credo sia meglio ordinare la pizza» mi guarda negli occhi poi scoppia a ridere «hai ragione» «io ho sempre ragione» ridacchio prendendo il telefono «se se» gli tiro un cuscino mentre ordino la pizza «LA MIA PARABATAI MI MALTRATTA PARTE DUE» urla dalla cucina ridendo «OH MA STAI ZITTO» «mai tesoro» mi compare alle spalle e mi lascia un bacio sulla guancia ridendo «sei uno stupido» «il tuo stupido.»

Quando arriva la pizza io e Alec ci sediamo sul mio letto e guardiamo un film al computer, mi circonda i fianchi con un braccio e mi stringe a se, mentre guardiamo il film gli accarezzo le rune che ha sul braccio, passo la mano su quella dell'amicizia e sorrido guardando la mia, sposto lo sguardo su di lui e ci troviamo vicini, sento il suo respiro sulle mie labbra. Sorride e si avvicina, dovrei allontanarmi ma non ci riesco, in questo momento Alec è come una calamita. Si avvicina ancora fino a che le sue labbra sono sulle mie, ricambio il bacio sorridendo, quando lui si stacca mi guarda mordendosi il labbro «abbiamo appena infranto le regole del legame tra parabatai» annuisco e abbasso lo sguardo, ma lui mi alza il viso dolcemente e mi sorride «facciamo finta di niente okay?» «va bene» accenno un sorriso e lui mi da un bacio sulla fronte «parabatai?» sorrido e annuisco prendendogli la mano «parabatai.»

against the bond from parabataiWhere stories live. Discover now