«oh andiamo hai capito benissimo cosa voglio dire» sbottò Erwin sbuffando appoggiando il volto sul palmo della mano sinistra mentre con la destra giocava con il bottoncino della sua amata penna.
Vorrei tanto spaccargli il cranio con quella stupida e orribile penna rosa.

«non ti preoccupare, vedrai che ti troverai molto molto bene con lui, in fondo è anche un bel ragazzo» mi provocò ammiccandomi un sorriso malizioso.
questo bastardo....gli conviene che sia vero altrimenti nemmeno una bomba nucleare fermerà il mio tentato omicidio nei suoi confronti.
Prima che potessi ribattere le porte si aprirono mostrando un ragazzino dalla folta chioma castana disordinata che facevano da contorno a due occhi smeraldo con varie sfumature.
Il corpo flessuoso era evidenziato da un paio di jeans neri aderenti e una camicia bianco puro. Nel momento in cui si voltò di spalle per chiudere la porta rischiai di avere un erezione istantanea nel vedere il movimento del suo sedere che lasciava spazio a un'audace immaginazione.

«oh! eccolo qui...» il ragazzo avanzò e mi sorrise amorevolmente scoprendo una fila di denti bianchissimi allungando la mano nella mia direzione in simbolo di educazione e formalità «Salve, lei deve essere il signor Levi Ackerman, è un vero piacere conoscerla. Io sono Eren, Eren Jaeger» ...signore?... oh, su dai!
non sono poi così vecchio...
Posai il mio sguardo sulla sua mano tesa verso di me, per poi puntarlo nei suoi occhi che mi ipnotizzarono discostandomi dalla realtà, in cui tornai sentendo un lieve colpo di tosse proveniente da dietro la scrivania. Improvvisamente ripresi coscienza di me e mi ricordai il motivo di tutto quanto.
«ascoltami bene moccioso» sbottai aspro e apparentemente calmo puntandogli l'indice contro il petto
«IO, sono il miglior agente speciale di questa agenzia, ho risolto milioni e milioni di casi da solo e non ho la minima intenzione di ritrovarmi in coppia con un novello, tantomeno con un moccioso senza palle, quindi, se non ti dispiace, gradirei che sparissi dalla mia vista» notai un espressione alquanto confusa sul suo volto e per un NANOsecondo mi sembrò di scorgere anche una scia di delusione nei suoi occhi, chissà, forse si aspettava un partner un po' più socievole... oh beh! non preoccuparti tra un po' non sarò più nemmeno quello. Potrò sembrare un'egoista vanitoso ma non ho intenzione di modificare le mie abitudini e fare da baby-sitter a un moccioso.

«LEVI» sbraitò Erwin, mostrando notevolmente la sua alterazione.
So perfettamente di starmi comportando come un bambino viziato ma è lui che mi vuole rifilare questo moccioso.
«Eren... caro... potresti, gentilmente, aspettare due secondi fuori, per favore» chiese Erwin al moccioso, in una maniera stucchevolmente dolce. Il diretto interessato ancora confuso dall'accaduto, annuì e fece come chiesto uscendo dall'ufficio.
Erwin affondò letteralmente nella sua poltrona con espressione stanca e annoiata, sospirò pesantemente massaggiandosi le tempie.
« Levi... ascolta...» sussurò portandosi in avanti col busto, poggiando i gomiti sulla superficie vetrata e posando il capo sulle falangi strette a pugno con i dorsi delle mani rivolti verso il soffitto.
Incastrò il suo sguardo nel mio lasciandomi vedere attraverso essi la sua preoccupazione mostrando un espressione seria e lievemente agitata simile a quella di chi sta per dire qualcosa di veramente importante senza saper usare parole adeguate.
«Levi ascolta... so che pensi che sia una completa scocciatura... ma vedi... Eren al momento è il più adatto a questo ruolo... lui... lui è diverso dagli altri agenti....» spieghò impacciato bloccandosi all'inizio, facendo nascere in me una certa curiosità.
Decisi di accomodarmi su una delle due sedie bianche e con lo sguardo lo incitai a continuare, cosa che accade poco dopo.

«vedi... un mesetto fa si è presentato ai soliti addestramenti per i novelli... lui fu il primo a scontrarsi con il loro istruttore scelto... e in un piccolissimo lasso di tempo è riuscito a metterlo letteralmente a tappeto... ed ecco... Edward non è poi così scarso,no? ... quindi... abbiamo ipotizzato... che la sua fosse stata solo fortuna, così... lo abbiamo fatto sfidare contro alcuni agenti ma il risultato è stato sempre lo stesso, lui ne usciva vincente in ogni situazione... così... in seguito abbiamo deciso di... sottoporlo ad alcuni test fisici, culturali e psicologici ed il risultato è stato eccellente in ogni test... soprattutto quello culturale... quindi, così, io e il consiglio abbiamo preso la decisione di dargli il ruolo di tuo partner, essendo il più adatto. Vedrai che le sue abilità compenseranno la mancanza di esperienza, quindi non preoccuparti di ciò» concluse Erwin puntando il suo sguardo nel mio «allora... potresti farmi il favore di collaborare con Eren?» mi domandò con un luccichio di speranza negli occhi che lo fecero sembrare un cane bavoso costipato... odio quando fa così!
oh e va bene! potrei sempre fare un tentativo... chissà, forse... se lo addestrassi un po' non ci dovrebbero essere problemi... potrebbe rivelarsi una novità interessante... ma rimarrà comunque un moccioso.

KINGS MAN ~ Rirenحيث تعيش القصص. اكتشف الآن