-Acquamarina-

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Titolo: Acquamarina - Racconti e segreti di una fata
Autore: NinaBlueStar
Genere: Fantasia
Stato: Completo

1) Trama

Una storia commovente, che ci mostra un'evoluzione di tempo, stile e trama impressionante

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Una storia commovente, che ci mostra un'evoluzione di tempo, stile e trama impressionante.

La nostra protagonista è Marina, una bambina orfana di madre e figlia di un pescatore. Vive la sua infanzia immersa in un fantastico mondo di fate e magia, iniziandoci a quella sua realtà fatto di povertà, odore di salsedine e una casa costruita accanto al mare.

Suo compagno di giochi è Andrea, un bambino ancor più povero di lei, ignorante ma curioso di imparare. Sarà Marina, bambina assetata di conoscenza e istruita dal padre, ad insegnarli poco a poco a scrivere e leggere, ad aprire la sua mente ancor più di quanto già fosse.
Assieme, inconsciamente, creano una leggenda: le fate eleggono come loro regina chiunque sia stato in grado di scoprire e comprendere i sette saperi, sette verità nascoste all'occhio incapace.
Così si avvia l'avventura di Marina che, crescendo, mano a mano, imparerà a scoprirne uno per uno.
Ma il suo mondo immaginario di fate, castelli e sogni lucidi verrà presto sconvolto dall'adolescenza e dai dubbi.
Sua madre era davvero una fata, come le raccontava suo padre? O era semplicemente una donna morta di tubercolosi?
Continuerà lentamente a scoprire i sette saperi, andando incontro ai continui ripensamenti e dubbi. Più crescerà e più sentirà di non riuscire a credere alle fate, messa a dura prova dal dolore e dalle delusioni della vita. La forza del suo amore per Andrea non riescirà sempre a salvarla dalla crudeltà della realtà.
Il tutto si concluderà con un finale pazzesco, che non starò qui a spoilerarvi, ma che mai potrete aspettarvi.

La trama è lineare, un lento crescendo in tutta la sua unità: la storia si avvia e ci ritroviamo di fronte ad una favola, una favola leggera vista con gli occhi di Marina, che ancora dà per scontata l'esistenza delle fate.

Il tempo passa, Marina cresce, va a studiare in un collegio di suore, scopre il dolore della morte, combatte contro i suoi demoni, e, quelle certezze infantili, traballano.

Ci troviamo di fronte ad un perfetto romanzo di formazione, l'evoluzione è impeccabile e il percorso tracciato dai sette saperi da scoprire segna un impeccabile sentiero luminoso in grado di guidarci.

Ho giusto due appunti.

-Nel capitolo 5 Marina racconta ad Andrea di sua madre.
Sono sincera, sarebbe piaciuto anche a me sentire i loro discorsi. Sebbene probabilmente si tratti di una semplice fantasia, l'immagine della madre-fata ci rimane troppo oscurata. Passino OVVIAMENTE le incoerenze della poca storia che sappiamo, come ogni favola ed invenzione risulta in alcuni punti forzata, ma è qui che assistiamo al potere dell'immaginazione dei bambini, in grado di vedere un filo logico anche di fronte ad un rubino a forma di cuore. Sono incoerenze dovute, favoleggianti, che mantengono la dimensione traslucida nella quale ci muoviamo. Eppure il passato immaginario della madre-fata ci è molto oscuro.
Autrice, un lieve approfondimento aggiunto al già presente sono certa darà un'ulteriore pizzico di credibilità alle fantasie di Marina.

La Critica [Recensioni]Where stories live. Discover now