I don't know.

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Salvatore si era svegliato durante la notte, Sharon era rimasta a dormire in quella stanza completamente apatica, per via dell'assenza di colori e decorazioni, infatti era stata la prima ad accorgersi che era sveglio, poiché Lucia dormiva.
Lo aveva sentito mugolare e muoversi leggermente così lei alzò la testa, che prima si trovava appoggiata al suo petto.

Si era stesa accanto a lui, stando attenta a non staccare i vari cavi che lo monitoravano, non si addormentò, temeva che se si fosse sentito male nessuno se ne sarebbe accorto, rimase a coccolarlo, ogni tanto gli sussurrava qualcosa, gli diceva che lo amava e che sarebbe andato tutto bene e, spesso, mentre pronunciava quelle parole, dando sfogo ai suoi pensieri, piangeva.

"Amore..." sussurrò accarezzandogli il viso, lui appena sentì la sua voce aprì gli occhi.
"Salvatore! Oddio, sei sveglio!" alzò la voce, forse un po' troppo, ma fortunatamente non svegliò nessuno.

Lui la guardò negli occhi e si inumidì le labbra visibilmente secche.

"Hai sete?" gli chiese, inizialmente rimase fermo, dopo un po' annuì, ma a giudicare dalla sua espressione sembrava che quel gesto gli avesse causato un'enorme sforzo.
Sharon si alzò dal letto e prese una bottiglietta d'acqua, che si trovava appoggiata sul comodino accanto al letto, gliela porse, ma lui non si mosse per prenderla.
Lei, senza fare troppe domande, lo sollevò in modo da metterlo seduto e, avvicinando la bottiglia alle sue labbra, lo fece bere lentamente.

"Devo chiamare qualcuno, aspettami"
Salvatore assunse un'espressione supplicante, come se non volesse stare da solo.
"Faccio presto, promesso" gli accarezzò il viso e lui si accoccolò alla sua mano.
"Amore, perché non ti muovi?" lo guardò preoccupata, abbassò lo sguardo.
"E perché non parli?" temeva che quella botta gli avesse causato danni permanenti, sospirò e si allontanò da lui andando a svegliare la madre.

"Lucia, si è svegliato" la informò scuotendola leggermente.

"Mh...Salvatore?" chiese e lei rispose con un "Sì"
"Sta bene? Hai chiamato un medico?" si alzò rapidamente dalla sedia avvicinandosi a lui.

"Non parla e non si muove, sembra che muova solo la testa" disse, le due si guardarono entrambe preoccupate, afflitte.
"Chiama il dottore sto io qui"

Sharon uscì dalla stanza, ma non chiamò i medici, chiamò Sascha.
Non sapeva esattamente perché lo stava chiamando, sentiva semplicemente il bisogno di farlo.
Era stato importante per lei, o almeno lo era stato fino a quando non l'aveva sputtanata davanti a tutti.
Mentre stavano insieme lui aveva provato più volte ad andare oltre al bacio, all'abbraccio: voleva arrivare al sesso.
Sharon però non si sentiva pronta e, nel paesino dove abitavano, questa era considerata una cosa da sfigati.
Sascha iniziò a spargere voce del fatto che lei fosse vergine che non volesse farlo e nel giro di poco tempo iniziarono a prenderla in giro e piano piano ad isolarla, poiché era considerata una sfigata, lasciandola sola, esattamente come Salvatore.
Loro due si assomigliano più di quando sembra, solo che Sharon non ci rimase male, cambiò compagnia trovandosi nuovi amici che perse dopo essersi trasferita.
Quel ragazzo l'aveva fatta stare male, e non poco, allora perché adesso si stava nuovamente fidando di lui?

I suoi pensieri vennero interrotti da un mugolio proveniente dall'altro capo del telefono, guardò l'orologio e si maledisse mentalmente per essere sempre così distratta.
Erano le cinque del mattino.
"Cazzo, scusa, non volevo svegliarti io...no niente, scusami, ti richiamo dopo" si affrettò a scusarsi e stava per riattaccare, ma lui la fermò.
"No Sharon, non importa, cosa volevi dirmi?"
"Nulla, volevo solo sentirti" rispose con l'ennesimo sospiro.
"Sei sicura? lei annuì con un 'Mh-mh'
"Come sta il tuo ragazzo?" le chiese poi.

"Non lo so, non lo so cazzo, non parla più, ma soprattutto non si muove e non capisco perché!

Ho paura che gli sia successo qualcosa, ho tanta paura"
"Tu come stai?" gli chiese dopo un'interminabile silenzio.
"Non so nemmeno questo, sono distrutta, spaventata, sto male, sto in tatti modi, ma di sicuro non bene.
Penso di non essermi mai legata così tanto a qualcuno com'è successo con lui, si, nemmeno con te.
Salvatore è speciale, è la cosa migliore che mi sia successa, ed io ho tanta paura di perderlo, non riuscirei più a stare senza di lui" confessò in preda ad un'improvvisa crisi di pianto.
"Se lo ami così tanto, se per te è così importante, perché non sei con lui adesso? Ascoltami, io non so cosa gli sia successo e non m'importa, insomma, per me è irrilevante sapere cos'ha, ma se lui ti ama almeno un po' sono sicuro che ti vorrebbe li con lui e soprattutto non penso sarebbe contento di sapere che stai parlando con il tuo ex" il suo tono di voce sembrò incredibilmente sincero, forse era davvero cambiato.
"Questo significa che non devo più parlarti?" chiese cercando di trattenere le lacrime.
"No principessa- non poteva vederlo, ma era sicura che stesse sorridendo- vai da lui, sbrigati"


Lo ringraziò e riattaccò la chiamata, una volta rientrata fermò un medico, gli spiegò la situazione e in poco tempo lui chiamò un suo collega che si stava occupando di Salvatore, insieme a Sharon si diressero alla camera del ragazzo, ma una volta arrivati non le permise di entrare.
"Scusami, solo i famigliare possono stare dentro mentre lo visito"

Sospirò sentendosi in colpa per averlo lasciato solo e annuì consapevole che non poteva farci nulla e che prima lo visitavano prima le avrebbero fatto sapere come stava realmente.

L'uomo, nel suo camice impeccabile, le sorrise, come a dirle di stare tranquilla, che sarebbe andato tutto bene e poi entrò chiudendo la porta alle sue spalle.

"Buongiorno Lucia, Salvatore" sorrise cordialmente anche a loro, la prima ricambiò il saluto e lui si avvicinò al ragazzo.
"Come ti senti?" gli chiese e lui, ovviamente, non rispose.
Teneva lo sguardo fisso verso la porta, la guardava così intensamente che sembrava volesse sfondarla.
"Vuoi uscire?" continuò cercando di spronarlo a parlare.
"Lui non ha mai parlato, cioè, lo faceva, ma poi ha smesso e aveva ricominciato a farlo con Sharon. Penso che sia lui a non volerlo fare adesso" intervenne Lucia.
"E perché non voleva parlare?" iniziò a testare i vari riflessi.
"Non lo so" si morse il labbro inferiore, stava mentendo.
"E Sharon è la ragazza bionda che era qui prima?" appena lo sentì pronunciare il suo nome Salvatore portò la sua attenzione sul medico iniziando ad ascoltarlo.
"Sì, e la sua ragazza, è praticamente la sua unica amica" rispose.
"Può far entrare la ragazza per favore? Lei deve restare fuori però"


Lucia annuì lasciando entrare Sharon che si avvicinò subito a Salvatore.
"Hey, scusami, non volevo lasciarti solo, non vado più via, promesso" gli accarezzò il viso guardandolo negli occhi, lui lentamente mosse la mano mettendola sulla sua per poi far intrecciare le loro dita.
"Ah, quindi riesci a muoverti" esordì il medico e lei sorrise rassicurandosi.
"Amore, perché non vuoi parlare?" gli accarezzava dolcemente la mano, non rispose.
"Lo sai che non c'è bisogno che parli con le altre persone, parla con me, con il dottore, vogliamo aiutarti, ma la parte più importante la devi fare tu"

Salvatore abbassò lo sguardo poi sussurrò 
"Va bene"
L'uomo si avvicino ai due.
"Mi vuoi dire cosa ti è successo? Sei caduto?" gli chiese e lui scosse la testa, restò un attimo in silenzio, si mordeva il labbro insicuro, sembrava che stesse disperatamente cercando la risposta.
"Non me lo ricordo, non so cosa stavo facendo, non so con chi ero, non so dov'ero, non mi ricordo nulla..." iniziò ad agitarsi appena si rese conto di non riuscire a ricordarsi assolutamente niente.
"Non agitarti, stai tranquillo può capitare, è normale.
Starai qui ancora qualche giorno, ti faremo degli accertamenti e appena ti ricorderai qualsiasi cosa ce la dirai, va bene?"

Salvatore annuì incerto,
Le sue parole, insieme alle carezze di Sharon, lo stavano lentamente facendo calmare, dopotutto si era svegliato, stava abbastanza bene e questo era già molto.

Presto quest'inferno che stava vivendo sarebbe finito.

HEY!
I was doing just fine before I met you.
-

Okay, forse no.

Allora, sono riuscita a trovare un momentino di pausa per poter aggiornare, adoro, e sto iniziando a scrivere Nineteen 2 quindi potrebbe arrivare un capitolo anche di quello :)
Vi è piaciuto questo? Cosa ne pensate?
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