Fuck you.

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Through it all, I made my mistakes
I stumble and fall, but I mean these words
I want you to know
With everything I won't let this go, these words are my heart and soul
I'll hold on to this moment you know, 'cause I'd bleed my heart out to show
And I won't let go  


Le due di notte, la pioggia sui vetri, i lividi ovunque, il sonno completamente assente, gli sguardi fissi nel vuoto, una lametta in mano e il telefono illuminato dalle notifiche di Sharon.

Notifiche che non ricevevano nessuna risposta.


Ignorarla in questo modo faceva male, più di tutto le botte che aveva preso, perché sapeva che stava facendo del male a lei.
Stava facendo del male alla ragazza che avrebbe dovuto proteggere, la ragazza che avrebbe voluto stesse bene, alla ragazza che credeva di amare.

Lo faceva per proteggerlo, certo, lo stava facendo per il suo bene, ma questo la ragazza non poteva saperlo.
Infatti in quel momento Sharon non riusciva a dormire, era letteralmente in panico.

Continuava a mandargli messaggi su messaggi e lui non rispondeva.
Non riusciva a capire perché si stesse comportando così, non riusciva a capire cos'avesse sbagliato.

Iniziò a pensare che, forse, non era vero che Salvatore ricambiava i suoi sentimenti.
Forse l'aveva solo presa in giro.

Scoppiò a piangere, un pianto disperato, ogni lacrima racchiudeva tutta la sua paura, paura di perdere un ragazzo che era diventato fin troppo importante per lei.
Non riusciva a fermare le lacrime e i suoi singhiozzi rumorosi riempivano l'aria della stanza, cercava di trattenerli per non svegliare la madre, ma, purtroppo, lei aveva il sonno molto leggero e era già troppo tardi,

Marta, la madre, entrò cautamente nella stanza per capire cosa fosse successo.

"Sharon, tesoro, tutto bene? Stai piangendo?" domandò preoccupata avvicinandosi alla figlia.
"S-scusa mamma, non volevo svegliarti" si scusò singhiozzando.
"Non devi preoccuparti per avermi svegliata, perché piangi?"

Sharon e sua mamma avevano un rapporto meraviglioso, lei non le nascondeva tutto, difatti Marta sapeva tutto di Salvatore, o meglio, sapeva quello che anche Sharon sapeva.

"Salvatore non mi risponde più, non vuole più vedermi"
Dare voce alla sua paura la fece solo stare peggio.
"Perché non dovrebbe volerti vedere?"
"L'ho baciato mamma, ho fatto una cazzata, non dovevo farlo, gli ho detto che mi piace" confessò.
"E lui come ha reagito?" domandò preoccupata.
"Beh, ha ricambiato, ha detto che gli piaccio, ma a quanto pare non era vero"

La madre ascoltò con attenzione prima di dare il suo parere.

"Salvatore non ti prenderebbe mai in giro, lo sai anche tu- Sharon si asciugò le lacrime- e se gli fosse successo qualcosa?"

"Suo padre...oddio mamma, chissà cosa gli avrà fatto!"
Mise da parte l'idea che l'avesse presa in giro, dopotutto Marta aveva ragione: Salvatore non farebbe mai una cosa simile, non a lei.

"Tesoro, domani a scuola lo vedrai e ti sarà tutto più chiaro, adesso riposati che è tardi"


Le lasciò un bacio sulla fronte e si allontano.

"Buonanotte tesoro"
"Buonanotte mamma"

Dopo un'ora passata a girarsi sul letto cercando di scacciare le sue preoccupazioni finalmente Sharon si addormentò, al contrario di Salvatore che oltre a stare male per lei adesso stava male anche fisicamente.

Aveva una forte sensazione di nausea che andava avanti quasi da tutta la sera, si faceva via via più forte, diventò così forte da costringerlo ad alzarsi per correre in bagno a vomitare.

Dopo vari minuti passati a vomitare anche sua madre si svegliò.

"Piccino, tutto bene?" sussurrò, per non svegliare il padre, facendolo sussultare.
  Aveva vomitato tanto e mangiato poco, era completamente senza forza.  
Si voltò verso di lei e accennò un 'no' con le labbra mente ansimava stremato. 

Reject||SurrealpowerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora