Capitolo 13: Ancora una notte

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Ero sdraiata sul letto di Roberta, con le mani sotto le testa, e fissavo il soffitto, pensierosa. Roberta era seduta a gambe incrociate accanto a me e guardava il telefono mentre ascoltava delle canzoni ad alto volume. Saltò in aria quando sentì la sua canzone preferita e sorrise debolmente, continuando a guardare lo schermo del telefono e tornando seria e triste.

Time for the main attraction
The Story must be told
Time for a chain reaction
It never gets old
Some bots get satisfaction
Breaking the mold
Some bots are just distractions
Some bots are just gold!

Non capivo ciò che le piacesse di quella canzone, ma ella mi fece riflettere. Ricordai tutti i momenti passati insieme a Lorenzo, dalla prima volta che avevo visto i suoi occhioni verdi. Mi era stato subito simpatico e mi faceva ridere il modo in cui si comportava con me. Da fratello maggiore, così lo definiva Roberta. Mi ricordai della nostra prima settimana al Freddy's e ciò mi spinse a ricordare anche il mio primo bacio della mia vita. Il ricordo delle labbra di Freddy premute contro le mie non si toglierà mai dalla mia testa. Quello era un momento importante della mia vita, ma un cazzo di robot di merda mi aveva rubato ciò che volevo donare al ragazzo con cui sarei stata. Ma, in un certo senso, mi era piaciuto quel contatto. Le labbra di Freddy sapevano di metallo ed erano ghiacciate, eppure sembravano così morbide. Non sapevo spiegarmi bene il perché. Ripensando a tutto ciò, mi sfiorai il labbro inferiore con un pollice ed arrossii violentemente, per poi sorridere come un ebete. Sentii Roberta cantare l'ultima strofa della canzone e ciò mi fece tornare in me, così alzai lo sguardo verso di lei. La vidi che stava versando un po' di lacrime sul cellulare, bagnandolo.
-Roby...- sussurrai, spostandole una ciocca di capelli biondi dalla fronte.
-Abbiamo...abbiamo così poche foto con lui...così poche cose per ricordarlo...- sussurrò lei, scorrendo la galleria. Sospirai, togliendole il telefono dalle mani e guardandola negli occhi. -Sai, Roberta- le dissi, richiamando la sua attenzione -le persone più importanti sono quelli con cui hai meno foto. E sai il perché?- lei scosse il capo, asciugandosi le lacrime rimaste. -Perché ti ricordi ogni momento passato con loro a memoria, senza aver bisogno di aprire la galleria- risposi, sorridendo. Lei sorrise debolmente e gettò lo sguardo sul telefono, che vibrava. Lesse il nome di chi la stesse chiamando e sbarrò gli occhi. -È... È la zia di Lorenzo...- gridò, spaventata. Presi il telefono al volo e risposi, cercando di imitare una voce calma che in quel momento non mi apparteneva.
Perla: "Hey, Alicia! Sai per caso dove sia finito Lorenzo?"
Alicia: "no. Non lo vedo da stamattina"
Perla: "ah. Lo sto cercando, se lo sentite ditegli di correre a casa immediatamente, ok?"
Alicia: "va bene. Ci sentiamo"
La zia di Lorenzo riattaccò ed io sospirai sollevata. -È inutile che diciamo a qualcuno della morte di Lorenzo. Tanto non ci crederebbero- dissi a Roberta, che mi guardava con grande disappunto. Sospirò e poi si alzò per andare in bagno. Anche quella sarebbe stata una lunga notte.

Corremmo come matte verso la pizzeria. -Come cazzo abbiamo fatto ad addormentarci di colpo?!- urlò Roberta, cercando di togliersi i capelli davanti che il vento le faceva arrivare in faccia. -Ma che cazzo ne so!- gridai, inciampando poi su una pietra, ma non caddi. Davanti al locale c'erano due ragazzi che stavano chiudendo la porta alle loro spalle. Uno era Mike, l'altro non lo avevo mai visto. Aveva i capelli lisci e biondi e gli occhi azzurri. Anche lui era vestito con i vestiti da guardiano notturno, ma non portava il berretto in testa. Mike ci notò e ci salutò sorridendo. -Hey, ragazze!- disse, mettendo un braccio attorno alle spalle del ragazzo -questo è Jeremy, farà la guardia notturna la prossima settimana al posto vostro!-.
Guardai il ragazzo, che intanto aveva un sguardo nervoso e un po' spaventato. -Se ci siamo riuscite noi, ci riuscirai anche tu- gli dissi, per poi salutare i due ed entrare nel locale, seguita subito dopo da Roberta.
-Aly, non capisco una cosa...- disse Roberta. -Cosa?- le chiesi mentre tiravo fuori i vestiti dell'armadietto e le davo i suoi. -Perché erano vestiti con la divisa se qui ci lavoriamo noi?- mi chiese, cominciando a cambiarsi. Ci pensai su e scrollai le spalle.
-Non ne ho idea- risposi, cambiando a mia volta i miei vestiti. Evitavamo entrambe di guardare la botola sotto al tappeto, perché eravamo sicure che saremmo scoppiate a piangere. Appena fummo pronte, corremmo verso l'ufficio, ma la mezzanotte scoccò appena varcammo la soglia dell'ufficio del direttore. -Cazzo!- urlai, correndo come una matta verso il nostro ufficio. -Porca troia, sbrighiamoci!- urlò Roberta, seguendomi. Arrivate nel nostro ufficio, sentimmo il carillon di Puppet ed io mi precipitai a caricarlo.
-Per un pelo!- disse Roberta, sedendosi. Mi sedetti anch'io e notammo che il Phone Guy stava ancora parlando. -Spegni questo coso!- le dissi a Roby e lei lo spense.
-Non lo posso più sentire! Anche lui mi fa antipatia!- le dissi. Sorrise debolmente e prese il tablet. All'una avevamo mandato via Toy Freddy e ricaricato la Music Box, visto che si scaricava sempre più spesso.
-Aly, Toy Chica è nel condotto- mi disse Roberta, mettendosi la maschera. La misi anch'io e quando Toy Chica entrò, ci fissò e scoppiò a ridere. Il suo atteggiamento mi dava sui nervi e mi fece crescere una rabbia innaturale che mi attraversò tutto il corpo. -Dov'è il vostro amichetto? Lo avete perso?- disse Toy Chica, ridacchiando. Roberta mi strinse la mano ed io mi morsi il labbro pur di non rispondere a quella puttana. Toy Chica andò via e noi ci togliemmo le maschere. -La odio quella puttana!- urlò Roberta, incrociando le braccia al petto.
-Che parole brutte, tesoro- disse Foxy correndo per il corridoio. Gli puntai la luce sul viso e lui si fermò a metà strada. -Ah! Fottuta torcia! Tanto prima o poi farete la stessa fine del vostro amico- disse, andando via ridendo. Roberta sbuffò e si accasciò sulla sedia. Presi il tablet e ricaricai il carillon. Dopo un po' Freddy spuntò dal corridoio e mi guardò, sorridendo ed inclinando la testa di lato. -Mettiti quella fottuta maschera!- urlò Roberta. -So benissimo cosa fare!- le urlai di rimando. -E allora perché non lo stai facendo?!- mi chiese lei. -Perché tu mi stai sgridando senza motivo!- risposi, agitando le braccia con fare nervoso. Stavamo litigando anche se quello non era il momento giusto per farlo. La risata di Balloon Boy risuonò per tutto il locale e ciò ci ricordò che Freddy continuava ad avanzare verso di noi. Ci mettemmo le maschere velocemente, aspettando che se ne andasse. -Cazzo, la Music Box si sta scaricando!- mi sussurrò Roberta. Non potevamo fare nulla finché Freddy non fosse andato via. Freddy ridacchiò e poi si avvicinò a me sempre di più, mentre potevo sentire i passi di Toy Bonnie venire dal condotto destro. No, no, no! Siamo nella merda! Pensai, mentre l'aria cominciava a mancare da sotto la maschera. I due robot ci fissarono ridendo e poi andarono via. Roberta si tolse la maschera e ricaricò la Music Box. -Aly. Non litighiamo più, ok? Non ci tengo a morire- mi disse, sospirando di sollievo. Risi lievemente ed annuii.
Le tre. Quella notte sembrava non finire mai e come se non bastasse gli humatronics ci facevano "visita" sempre più spesso. -Roberta, Balloon Boh è nel condotto- le dissi, prendendo la mia maschera e mettendola. Lei fece lo stesso e commentò: -Guarda, ci manca solo sto bambino stronzo. E pensare che mi stava simpatico!-. Ballon Boy entrò nell'ufficio e rise con la sua voce fastidiosa. Mangle uscì dall'altro condotto e si arrampicò sul soffitto, guardandoci con le fauci spalancate. Rimanemmo immobili finché entrambi non se ne andarono, ma non ci accorgemmo di una cosa: la Music Box era completamente aperta e Puppet non c'era già più. -CAZZO! ALICIA DOBBIAMO CORRERE!- disse Roberta, lanciando il tablet in un angolo dell'ufficio, che si spense come se si fosse rotto. Presi la sua mano e mi infilai nel condotto di sinistra, gattonando per tutto il tragitto.
Stavamo girando ancora un po' per il locale, non sentendo stranamente alcun rumore o voce, quando ad un tratto uscimmo in una stanza completamente buia. -Ci nascondiamo qui?- le chiesi, guardandomi intorno alla ricerca di una qualche fonte di luce, ma nulla. Non riuscii a trovare nemmeno l'interruttore. Roberta rispose con un flebile "sì" e cominciò leggermente a tremare. La sua paura più grande era lì, intorno a lei, e non poteva farci nulla. -Aspetta, cerco un interruttore- dissi, tastando il muro. Quando credetti di aver trovato l'interruttore della luce, cercai di premerlo ma una mano mi afferrò il polso e sentì un braccio stringermi la vita. Cacciai un urlo, ma la figura misteriosa lasciò il mio polso e mi tappò la bocca.
Sentii l'alito di qualcuno sul mio collo e ciò mi fece rabbrividire.
-Che ci fanno due belle ragazze qui?- chiese una voce maschile profonda. Un urlo attirò la mia attenzione: avevano preso anche Roberta.

Zau ragazzi!

N. Jane: *saluta annoiata*
Catherine: *saluta e sorride*
Vincent: *mette un braccio intorno al collo di Sara* CIAU MIE FANS!

Madò, che modesto.

Vincent: u.u
N. Jane: ti odio.
Catherine: non è una novità. Odi tutti.
Alicia: MA IO LI ODIO QUEI CAZZO DI ROBOT!
Roberta: HANNO UCCISO IL MIO LORI! *piange*

OK CALMI! Meglio che ci vediamo al prossimo capitolo, ciau!

P.S= il disegno è stato generosamente fatto da Melody_The_Fox, che ringrazio tantissimo! Sarebbero Alicia, Roberta e Lorenzo!

FNaF 2: Non è finita...Where stories live. Discover now